File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Le parole di Beppe Grillo su Salvini prima delle elezioni

Figuccia si dimette: 'sono un uomo libero e porterò avanti le mie idee'Rosatellum: la nuova proposta di legge elettorale del pd, ok entro giugnoPost fake reddito di cittadinanza, Gabanelli replica a M5s

post image

Manovra 2018, emendamento Pd salva venditori ambulantiNiente esclude cha il contenuto di queste conversazioni inneschi indagini investigative penali. Se proprio i destinatari e i custodi di tali relazioni ne pubblicano invece il contenuto,investimenti rivelando i reconditi disegni dei detenuti al 41 bis, risulterebbe vanificata l’essenza stessa del trattamento ex art. 41 bis, siccome volto ad isolare il detenuto dall’associazione criminale. Nel suo intervento alla Camera il 31 gennaio scorso, il Vicepresidente del Copasir, Giovanni Donzelli (FDI) ha espresso una banalità, e cioè che le formazioni mafiose plaudono allo sciopero della fame intrapreso da alcuni mesi da Cospito per ottenere l’abolizione dell’art. 41 bis. Ha inoltre ventilato un allarme, e cioè che i mafiosi possano appoggiare dall’esterno, al limite con attacchi stragisti, il proposito di Cospito. Infine ha sostenuto che «Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando, che andavano a incoraggiarlo nella battaglia» (resoconto stenografico parlamentare). Quest’ultima non è una conclusione sillogistica né aspira ad esserlo, perché non ha alcun legame logico – sintattico con le premesse. A corto di pertinenti argomenti nei confronti del PD, alla Camera Donzelli si dimostra pignolo sia nel trascrivere fedelmente le conversazioni intercorse tra Cospito e due mafiosi al 41 bis (Francesco Presta e Francesco Di Maio), sia nell’indicare le proprie fonti di conoscenza, i «documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia» (resoconto citato). E così che l’implacabile accusatore diventa improvvisamente imputato: chi gli ha fornito tali documenti ministeriali? E tali atti erano e sono ostensibili? La questione, esclusivamente giuridica, chiama in causa il competente Ministro, Carlo Nordio (FDI). Ma si è interposto immediatamente, tra Donzelli e il Ministro, Andrea Delmastro Delle Vedove (FDI), Sottosegretario alla Giustizia con delega al Corpo di Polizia Penitenziaria, per accollarsi la responsabilità di affermare che il documento citato da Donzelli era accessibile a tutti, sicché egli avrebbe fornito a «qualunque amico» le stesse informazioni somministrate al Donzelli per il suo discorso alla Camera! Essendo sottosegretario alla Giustizia, sulla materia Delmastro non poteva esprimersi come un quisque de populo e neppure come un collega di partito di Donzelli, perché «i sottosegretari esercitano i compiti ad essi delegati con decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale» e inoltre essi «impegnano la responsabilità politica e i poteri di indirizzo politico dei Ministri» (art. 10 L. 23 agosto 1988, n. 400). Ma resta fin qui fuori campo, nell’ombra, sebbene già ‘impegnato’ dal sottosegretario, il Ministro. Il quale potrebbe (o dovrebbe?) attendere l’esito dell’inchiesta penale per tempo sollecitata sulla questione e pendente davanti alla Procura capitolina. Ma non potrebbe omettere, intanto e comunque, di accertare se atti segreti ministeriali siano stati illegittimamente propalati all’esterno, al fine d’impedirne l’ulteriore diffusione. È a questo punto che si verifica la metamorfosi: la questione giuridica si trasforma – più esattamente viene trasfigurata - in questione politica, e più esattamente partitica, in frontale violazione degli artt. 54, 2° e 97, 2° Cost. Soltanto così è spiegabile, restando tuttavia tecnicamente incomprensibile, il comunicato con cui il Ministro ha sostenuto che «La comparazione tra le dichiarazioni rilasciate dall'onorevole Giovanni Donzelli e la documentazione in atti disvela che l'affermazione testuale dell'onorevole - 'dai documenti che sono presenti al ministero della giustizia' - è da riferirsi ad una scheda di sintesi del Nic (Nucleo investigativo centrale, ndr) non coperta da segreto. Non risultano apposizioni formali di segretezza e neppure ulteriori diverse classificazioni sulla scheda». Quanto al contenuto dei colloqui tra i detenuti Cospito ed altri, riferiti dall' onorevole Donzelli, Nordio ha precisato che «non sono stati oggetto di un'attività di intercettazione ma frutto di mera attività di vigilanza amministrativa. In conclusione, la natura del documento non rileva e disvela contenuti sottoposti al segreto investigativo o rientranti nella disciplina degli atti classificati». «La rilevata apposizione della dicitura "limitata divulgazione", presente sulla nota di trasmissione della scheda, rappresenta una formulazione che esula dalla materia del segreto di Stato e dalle classifiche di segretezza, disciplinate dalla legge 124/07 e dai Dpcm di attuazione ed esclude che la trasmissione sia assimilabile ad un atto classificato, trattandosi di una mera prassi amministrativa interna in uso al Dap a partire dall'anno 2019, non disciplinata a livello di normazione primaria» (comunicato Ansa). Al riguardo sia consentito osservare in diritto che le conversazioni tra i detenuti al 41 bis sono diuturnamente monitorate da specializzati agenti della polizia penitenziaria, che ne danno riservatissima comunicazione ai loro superiori gerarchici e alle competenti Autorità, soprattutto al fine di valutare la condotta dei detenuti e prevenire per tempo gravissimi reati e progetti criminali. E niente esclude cha il contenuto di tali relazioni inneschi indagini investigative penali. Orbene, se proprio i destinatari e i custodi di tali relazioni ne pubblichino invece il contenuto, rivelando i reconditi disegni dei detenuti al 41 bis, risulterebbe vanificata l’essenza stessa del trattamento ex art. 41 bis, siccome volto ad isolare il detenuto dall’associazione criminale. Nella specie infatti le riservate interlocuzioni tra Cospito e i mafiosi sono state oggettivamente comunicate ai loro rispettivi sodali - ad opera del sottosegretario Delmastro e di Donzelli - all’esterno del carcere di ...massima sicurezza! Pertanto non è condivisibile l’affermazione secondo cui lecitamente l’on Delmastro poteva esternare ai propri amici le conversazioni dei detenuti al 41 bis, poi testualmente diffuse dal Donzelli: è un ossimoro un carcere ‘duro’ e trasparente. Viene in rilievo non tanto il segreto di stato (regolato dalla legge 124/07), ma il segreto d’ufficio previsto per i pubblici dipendenti dall’art. 15 D.P.R. n. 3 del 10 gennaio 1957, la cui violazione è sanzionata dall’art. 326 c.p., in una fattispecie paradigmatica, in cui di per sé lo specifico trattamento carcerario presuppone ed impone il più rigoroso isolamento dei detenuti. Il ministro Nordio, che tra l’altro dispone il particolare trattamento, ha invece offerto copertura alle combinate esternazioni dei due protagonisti della vicenda sicché, a suo avviso, l’on. Delmastro potrebbe continuare a disvelare a «qualunque amico» le relazioni di servizio anzidette, come ha pubblicamente sostenuto. Ma la Procura della Repubblica di Roma condivide tale indirizzo giuridico? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediRosario Russo già sostituto procuratore presso la Corte di Cassazione, oggi in quiescenza

Luigi Di Maio presenta i candidati "esterni" del M5SSalvini respinge attacco della Cei su giuramento sul Vangelo

Notizie di Politica italiana - Pag. 802

Franco Avanzini, Autore a Notizie.itToto-ministri, le ipotesi per il governo Conte

Di Maio, nuova gaffe: "La Russia è nel Mediterraneo"Elezioni 2018: videomessaggio Berlusconi, "rimango regista"

Web Tax: Gentiloni spinge sulla proposta di legge al vertice Ue

Matteo Salvini: polemica per i post contro il SudElezioni 2018, Tajani: "Moscovici sull'Italia non parla a nome Ue"

Ryan Reynold
Picchiato esponente di Casa Pound: può perdere un occhioTorino G7: Palazzo Madama e Palazzo Reale potranno essere sedi del vertice dei MinistriPaura per Silvio Berlusconi, cade sul palco

VOL

  1. avatarLegge elettorale, salta il patto sul testo tra Pd-FI-LegaMACD

    Giovanni Verrecchia, Autore a Notizie.itSalvini e la Lega votano Bernini e la coalizione si spacca.Salvini si difende: "Non temo fascisti, sono non violento"Berlusconi-Salvini: nuova querelle sui dazi doganali

    ETF
    1. Oliviero Toscani fa ridere la sinistra con il nuovo logo di Mpd, gruppo scissionista del Pd

      1. avatarM5S – Lega: i punti del contratto di governoProfessore Campanella

        Senato: via libera al decreto Lorenzin sull'obbligo dei vaccini

  2. avatarDi Maio: il contratto di governo si vota onlinetrading a breve termine

    Elezioni 2018, la maggioranza alla Camera è incertaBossi contro Salvini, la Lega non è un partito nazionaleMacerata, Orlando: "Minacciato dai fascisti ma non mollo"Elezioni, femen a torso nudo contro Berlusconi al seggio

  3. avatarNotizie di Politica italiana - Pag. 816Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Matteo Renzi: 'Futuro Premier? Lo decide il Parlamento'Rosatellum: cos'è e come funzionaGiovanni Brusca: Cosa Nostra inviò Mangano da Dell'Utri e BerlusconiInchiesta Consip: Orlando: "Abuso nelle intercettazioni"

M5S: dalle lauree sospette al tesoriere con la terza media

Pesce d'Aprile di Pizzarotti: "Mi vogliono come premier"Ministro Poletti, nuova polemica: per il lavoro, meglio il calcetto del curriculum*