Chi è Gregorio Paltrinieri, il fuoriclasse eterno (per chi non lo sapesse)Arrestato super latitante legato al clan AbbinanteBagagli persi, boom di polizze assicurative: cosa coprono e cosa no
Scambiano stramonio per fiori di zucca, tre persone salvate dall’avvelenamento: l'antidoto in tempo recordIl reportageIn aiuto all’Alta Vallemaggia, aiutoallAltaVallemaggiamilitida ogni partedel VOL militi da ogni parte del TicinoViaggio nelle piazze di lavoro della protezione civile per ripristinare i danni del maltempo di fine giugno - «Vedere il disastro di persona fa effetto, ma qui ci rendiamo utili e conoscere le persone del posto è un’esperienza toccante»Protezione civile all’opera già dalle prime ore dopo il disastro, qui nella sede dei pompieri di Lavizzara a Prato Sornico; in primo piano, Patrik Arnold, comandante della Protezione civile regione Locarno e Vallemaggia Jona Mantovan29.07.2024 06:00Lassù, a quasi duemila metri di altitudine, l’automobile «quattro per quattro» si arrampica sballonzolando. La strada non è asfaltata e ogni tanto si sente qualche colpo causato dai massi sporgenti che emergono dal terreno. Oltre ai rumori dei sassolini più piccoli, scagliati come proiettili contro la parte interna della carrozzeria. Attorno al veicolo, bianco e con logo della protezione civile di Locarno e Vallemaggia sul cofano, alberi e ancora alberi. Nient’altro. Il comandante, Patrik Arnold, nonostante gli scossoni non si scompone e continua a parlare al telefono. Con un auricolare, ovviamente. Lo sta facendo da circa mezz’ora, poco dopo aver oltrepassato la passerella di Visletto. Tante chiamate brevi, una dopo l’altra. Militi da spostare, materiale da verificare e soprattutto i contatti con i colleghi delle altre regioni. Dopo la buzza di fine giugno, infatti, militi da tutto il Ticino sono accorsi in aiuto all’Alta Vallemaggia. Le piazze di lavoro sono decine.«È la seconda settimana»Appena finita la conversazione (l’ennesima. E da una verifica successiva è risultato un «picco» di 180 chiamate in un giorno) ecco che la foresta rivela il panorama delle montagne circostanti: l’aria dell’alpe Brunescio (Brünèsc, zona Corte Grande secondo le mappe), sopra Broglio, è fresca e una squadra di «tute arancioni» è già all’opera attorno a una frana. Spostano massi e tirano picconate a rocce gigantesche, facendo leva con pale e aste di metallo. Il coordinamento tra loro è tutto. «Stiamo sistemando questo passaggio, affinché sia percorribile dagli animali al pascolo. Siamo qui da questa mattina, già dalle 7.30 per approfittare del fresco», afferma il caporale Sean Natali. Il 28.enne, che nella vita è imprenditore, abita a Pregassona. «Sono una persona ‘da ufficio’, ma sono qui volentieri e sento che sto facendo qualcosa di utile per la valle. È la seconda settimana di servizio e abbiamo partecipato a varie operazioni un po’ ovunque». «Fa effetto, vedere la catastrofe di persona, con i propri occhi, anziché attraverso le immagini diffuse dai media. Ci si rende conto della dimensione dei danni. Conoscere le persone del posto, vittime del disastro, è un’esperienza toccante».Se non ci fossero stati loro a dare una mano, avrei lasciato perdere: l’azienda era sommersa dal fango e distrutta, ma ora ho speranze Ivan Mattei, titolare dell'omonima azienda agricola«Ci si sveglia presto, alle 5.30»Di fianco a lui, mentre afferra una bottiglie d’acqua, il 27.enne Gioele Monopoli, ingegnere informatico. Pure lui di Pregassona, ammette che apprezza stare all’esterno, immerso nella natura, ma non è mai stato in Vallemaggia. «Ogni anno frequentiamo un corso di un paio di settimane in protezione civile, nei pionieri di salvataggio, nel quale siamo formati a usare queste attrezzature. È la prima volta che mi capita di rispondere a una chiamata ‘di emergenza’. Non torniamo a casa alla sera come di solito, ma pernottiamo in una struttura della protezione civile di Lodano». Il giovane racconta la «routine» delle giornate: «Sveglia presto, attorno alle 5.30, poi attorno alle 6.20 partiamo con i furgoni. Finiamo attorno alle 17 e torniamo a Lodano, un’altra quarantina di minuti di viaggio, e infine, tra le 21 e le 22, andiamo a dormire».Si rimonta in auto, si torna più in basso, verso il Piano di Peccia, zona Sant’Antonio. «È un evento particolare, anche perché le piazze di lavoro sono molto distanti una dall’altra, tra Bavona e Lavizzara», dice Arnold. Luoghi che richiedono anche lunghe trasferte. Duemila giorni di servizioAlnedo, Brontallo, Fontana, Fusio, Giumaglio... l’elenco è lungo. Per lavori che vanno dalla pulizia alla ricostruzione del parco giochi di Prato Sornìco, al rispristino del collegamento dell’acquedotto tra due frazioni in Valle di Peccia, spesso svolti in collaborazione con gli esperti del campo o con i titolari delle aziende agricole. «Noi della protezione civile di Locarno e Vallemaggia siamo supportati dalle altre cinque regioni, che hanno prestato 1.850 giorni di servizio svolti da 450 militi. Si sono annunciati centinaia di volontari, oltre 500, buona parte impiegati su vari cantieri per 300 giorni di lavoro e le richieste sono una cinquantina».«C’è ancora tanto da fare»«Abbiamo iniziato da piccoli, a creare quest’azienda. Qui ci sono trent’anni delle nostre vite», spiega Ivan Mattei una volta salutato il comandante. Due militi hanno quasi spazzato via la sabbia e il fango che aveva sommerso il piazzale usando una lancia captando l’acqua del fiume con una motopompa. Tutt’intorno, la strada è distrutta. «Sono rimasto colpito dal lavoro di gruppo. Qui, ad oggi hanno, operato una trentina di persone». Il 39.enne conclude commosso: «Se non ci fossero stati loro, avrei lasciato perdere. Ora vedo un po’ di speranza per il futuro, ma c’è ancora tanto da fare».Il confronto nella mappa di Swisstopo: link quiLe foto delle aree colpite nella mappa di Swisstopo: link quiIn questo articolo: Disastro in VallemaggiaDisastriMaltempoLocarnoLocarnese
Alta Velocità, treni in ritardo tra Milano, Roma e Napoli: orari e newsSagre agosto e settembre: dalle fettuccine ai porcini alla Mangialonga, tutti gli appuntamenti da non perdere
Ondata Covid estiva, +26% contagi in 7 giorni. Crescono i ricoveri. L'epidemiologo: «Numeri importanti»
Francesco Chiofalo cambia colore degli occhi e non può più viaggiare fuori dall'Italia: ecco perchéStrage Bologna, Meloni: «Radici nella destra di governo? Attacchi ingiustificati». Schlein: fa vittimismo
Meloni a Shanghai, la tappa cruciale: perché è importante, cosa ha detto«Un'oasi per gli anziani scartati»
Il Papa: «In Medio Oriente non si estenda il conflitto». Pace in VenezuelaGoogle consiglia di disabilitare il 2G sugli smartphone per evitare le truffe: come funziona l'Sms Blaster
Polizia e scatoloni: a Sesto lo sgombero della storica Casa MezzanottiBiglietti aerei, ritardi e cancellazioni record: quando conviene pagare un'assicurazioneLa fede di Lindon, l’uomo dei dieci talentiDecreto omnibus, da contributo per sfollati Scampia a flat tax più alta per Paperoni: il testo
Corsi gratuiti per nuovi talenti digitali
Milei, i cento giorni del Leone con la motosega
Serenissima Ristorazione: nel 2023 fatturato a oltre 535 mln, +17%Coppie vip scoppiate nel 2024: Chiara Ferragni, Tiziano Ferro, Melissa Satta, Michelle Hunziker e Belen. Tutti i “caduti in amore”Yoga nelle scuole elementari, così i bambini imparano a gestire lo stressIl Papa: la letteratura apre agli altri. Ecco la "biblioteca" di Francesco
Mara Venier: «A 17 anni facevo la parrucchiera e sono rimasta incinta. Ho sposato il mio primo amore, ma la sera stessa mi ha mollata»L'essenza dell'arrampicata: gli Spiderman delle OlimpiadiL'Italia che invecchia: la spesa per gli anziani oltre il 28% del PilInflazione risale a luglio a 1,3%, frena carrello della spesa