Madre e figlio non possono vedersi per 2 anni per le troppe liti: la decisione del giudiceTerremoto di magnitudo 7.0 nelle isole Fiji: qual è la situazioneSuo padre uccise la madre e la matrigna quando era un bambino: lo realizza solo dopo anni
Zelensky al G20: "Con la Russia o sarà pace oppure è una truffa"Giovani di fronte alla Chiesa di San Giovanni a Qaraqosh nella provicia di Ninive (AFP or licensors) CHIESA Iraq guerra terrorismo Louis GuglielmoRaphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose Iraq, il cardinale Sako: "Il male non durerà" A dieci anni dai massacri di Daesh contro i cristiani e gli yazidi, il patriarca di Baghdad dei Caldei ricorda la sofferenza che accomuna tutti gli iracheni: "Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma 'cosa hai fatto con il fratello?'" Stefano Leszczynski – Città del Vaticano Il mese di agosto di dieci anni fa rappresenta il simbolo di una tragedia collettiva che è patrimonio della memoria dell’intero Iraq. Non solo centoventimila cristiani furono costretti nella notte tra il 6 e il 7 agosto ad abbandonare le loro case e i loro averi sotto la spinta omicida del sedicente Stato islamico, ma un intero popolo – quello degli yazidi – subì il tentativo di sterminio con oltre 3000 uomini, donne, bambini e bambine uccisi e almeno 6800 persone, soprattutto donne, bambini e bambine, rapiti da Daesh. Un dramma che le Nazioni Unite hanno riconosciuto come genocidio. In Evidenza 07/08/2024 Dieci anni fa la fuga dei cristiani dalla Piana di Ninive, Sako: "Tragedia collettiva" In 120 mila furono costretti in una notte di agosto a lasciare le loro abitazioni nel nord dell'Iraq a causa dell'avanzata jihadista. Il patriarca caldeo all'agenzia Fides: "L'Isis ... È stata "una tragedia collettiva” per il popolo iracheno, spiega a Vatican News il cardinale Louis Raphaël Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei. Una tragedia che ha coinvolto i cristiani e le altre minoranze, che resta ancora impressa nelle menti. È vero, l'Isis è stato sconfitto ma la sua ideologia resta forte, e non solo in Iraq". Ascolta l'intervista al Patriarca di Baghdad dei Caldei Eminenza, cosa resta ancora oggi del dramma vissuto dai cristiani e dalle altre minoranze irachene dieci anni fa? La gente non ha tanta, tanta fiducia nel futuro. Tutti continuano a domandarsi: quando avremo finalmente uno Stato moderno, democratico, civile, dove tutti possano essere cittadini con pari diritti e doveri? È anche per questo che in tanti partono e lasciano l’Iraq, non solo i cristiani. Io cerco di parlare con le persone, di rassicurarle dicendo che il male non durerà, che bisogna avere pazienza. Cosa significa per l’Iraq l'assenza dei cristiani nella Piana di Ninive? I cristiani continuano a temere per la propria sicurezza perché il Paese non è stabile e loro sono una piccola minoranza. In più tutti sono preoccupati per le tensioni che derivano dalla crisi mediorientale. È una situazione di angoscia che accomuna tutta la popolazione? Sia i cristiani della piana di Ninive, come anche come anche gli yazidi, tutti hanno paura. Bisognerebbe riuscire a cambiare la mentalità che è alla base delle guerre, della vendetta, bisogna sapere come dialogare e risolvere i problemi non con le armi, ma con il dialogo. Un dialogo serio e coraggioso. Bisogna cambiare i programmi di educazione scolastica, il linguaggio, i discorsi che si fanno. Ci sono delle responsabilità anche da parte dell'Occidente per la situazione che descrive? L'Occidente è un po’ timido di fronte a coloro che pensano che l'unica soluzione sia la guerra. Come dice Papa Francesco: la guerra mai è una vittoria. Tutti perdono! Il problema dell’Occidente è l’indifferenza. Tutti sono concentrati sulle logiche del profitto e mancano valori morali e spirituali. Lo possiamo vedere anche con quello che sta accadendo in Ucraina. È triste! Cosa ci insegna quello che sta vivendo oggi la comunità cristiana, senza dimenticare quello che è stato il genocidio degli yazidi per mano di Daesh? Non sarà mai facile cancellare questa memoria. Continuano ad esserci tanti atti d’odio, come l’attentato che l’anno scorso a Qaraqosh ha provocato oltre 133 morti durante una festa di matrimonio. E il genocidio degli yazidi... come si può immaginare nel XXI secolo che le donne siano vendute, separate delle loro famiglie solo perché di un’altra etnia? Quali valori ci sono? È una cosa terribile, terribile, non solo per noi ma per il mondo intero che non riesce ad impedire che avvengano cose del genere. Eminenza, qual è il suo appello alle società del mondo perché aprano nuovamente gli occhi sulla situazione dell'Iraq? Io penso che non bisogna dimenticare questi fratelli e sorelle nell'umanità. Siamo fratelli e la vita è una cosa splendida. Non si può lasciare che le persone muoiano senza fare nulla, sia che accada in Iraq o altrove. Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma ci chiederà: che cosa hai fatto con il fratello? Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Iraq guerra terrorismo Louis Raphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose 08 agosto 2024, 12:20 Invia Stampa
Ragazzina di 13 anni trovata priva di sensi e legata nel bosco: aggredita mentre andava a scuolaUsa, morto a 12 anni per una roulette russa fatale
Lavrov ricoverato a Bali: malore al G20 per il ministro degli Esteri russo
Monaci thailandesi positivi alla metanfetaminaMigranti, la Francia espelle 44 passeggeri della Ocean Viking
Guerra in Ucraina, Zelensky: "Se Putin fa saltare la diga dichiara guerra al mondo"Trova uno scarafaggio nel cibo, la compagnia aerea: "È zenzero saltato in padella"
Usa, gru crollata sulla Interstate 95 a South Fort Lauderdale: segnalati feritiMissili in Polonia, chi erano le vittime: due operai di 58 e 60 anni di un'azienda italo-polacca
L’Ucraina riconquista Kherson, la città è in festa. Zelensky: “I residenti abbattono i simboli russi”Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 324Due pistole sul comodino, polemica sul post di Elon MuskGenitori adottivi mettono il figlio di 7 anni nella lavatrice e lo uccidono
Muore in casa per malore, due anni dopo arrestato il figlio: "Uccisa per l'assicurazione"
Zelensky: "Con gli Usa stiamo approntando uno scudo aereo"
Iran, il governo applicherà tolleranza zero verso le protesteUcraina, arriva la petizione delle madri russe per far cessare la guerraMorti due vigili del fuoco a Lima in un incidente aereoSposa una bambola di pezza ma si separa dopo un anno: "Mi ha tradita, lo hanno visto in un motel"
Messico, terremoto di magnitudo 6.2 a Baja CaliforniaBimbo di 11 anni morto per il morso di un serpente, il padre non lo aiuta: accusato di omicidioMacron in visita negli Usa: “Un negoziato di pace con Putin è ancora possibile”. Mosca smentisce ParigiIn guerra uccisi o feriti più di 200mila soldati fra russi ed ucraini