Anniversario di Nassiriya, parlano i famigliari e il figlio di uno di essi ricorda l'orroreIncidente in autostrada A16, auto si schianta contro il guardrail e prende fuoco: due feritiTorino, incendio nella zona industriale di Villastellone: si ipotizza il dolo
Antisemitismo a Roma, professore contro studenti ebraici: "Voi nasoni dovete essere cremati"I prezzi alle stelle del cacao di questi ultimi mesi sono lo specchio di come gli eventi estremi legati al cambiamento climatico stiano già modificando le disponibilità di alcuni dei prodotti alimentari più diffusi e consumati al mondoCacao amaro. Non tanto nel gusto,BlackRock Italia ma certamente nel prezzo a tonnellata, che è quasi quintuplicato rispetto agli scambi del 2020. In questi giorni a New York una tonnellata di cacao è arrivata a toccare quota 10.000 dollari.A parità di peso, il cacao vale oltre 11 volte più del petrolio. Una crisi di tutto il settore, ma che affonda le sue radici in Africa Occidentale, dove si produce il 70 per cento delle fave di cacao a livello globale. Già nelle prime settimane di marzo, infatti, i principali impianti di lavorazione in Costa d’Avorio e Ghana segnalavano di aver interrotto o ridotto le operazioni perché i prezzi delle fave erano troppo elevati, non permettendo loro di acquistare la materia prima.E tutto questo arrivava dopo un’eccezionale ondata di calore che ha colpito l’area del golfo di Guinea e che ha indubbiamente avuto un impatto anche sul settore agricolo. Molti contadini infatti riportavano danni alle colture, riduzione nella crescita delle piante e un rallentamento in quella dei baccelli, causati proprio dalle temperature estremamente elevate per la stagione.Ondata di calore anomalaA febbraio, l’Africa Occidentale è stata colpita da un’ondata di caldo insolitamente intensa per l’inizio della stagione, con temperature che normalmente non vengono raggiunte fino a marzo o aprile. Il caldo più intenso si è verificato dall’11 al 15 febbraio, con temperature superiori a 40°C.Secondo uno studio pubblicato dalla World Weather Attribution (Wwa) la combinazione di temperature elevate e di aria relativamente umida ha portato a valori medi dell’indice di calore di circa 50°C, mentre a livello locale i valori hanno raggiunto addirittura il livello di “pericolo estremo”, con valori percepiti fino a 60°C. Secondo i ricercatori l’indice di calore è più elevato di 4°C a causa dei cambiamenti climatici in atto, e gli eventi di caldo umido così intensi sono diventati 10 volte più probabili con un aumento delle temperature medie di 1,2°C (l’attuale riscaldamento registrato a livello globale).Uova di PasquaNon solo. Nel dicembre 2023 la Costa d’Avorio e il Ghana, i due maggiori paesi produttori di fave di cacao al mondo, hanno registrato piogge intense che hanno decimato le rese delle coltivazioni. Precipitazioni totali che sono state più del doppio della media trentennale per quel periodo dell’anno.Le condizioni umide estreme hanno così portato molte piante a contrarre la cosiddetta “malattia del baccello nero”, che causa la marcescenza dei frutti della pianta del cacao. Tuttavia, queste condizioni umide sono state rapidamente seguite dalla siccità tipica di El Niño a febbraio 2024, portando a un’ulteriore perdita dato che la coltura del cacao è estremamente sensibile alla carenza d’acqua. Gli agricoltori si son così trovati dall’avere troppa acqua a non averne abbastanza.«Gli agricoltori dell’Africa Occidentale che coltivano l’ingrediente principale delle uova di Pasqua che molti di noi non vedono l’ora di ricevere stanno lottando contro condizioni estreme di caldo e di precipitazioni intense», ha commentato in un recente rapporto Amber Sawyer, analista presso l’Energy and Climate Intelligence Unit (Eciu) inglese. Mentre Ben Clarke, assistente di ricerca sull’analisi e l’interpretazione dei dati climatici per le condizioni meteorologiche estreme presso il Grantham Institute, ha sottolineato come «il cambiamento climatico, guidato sempre più dal consumo di combustibili fossili, sta moltiplicando questa sfida naturale in molte regioni, alimentando condizioni sempre più estreme, devastando i raccolti e facendo aumentare i costi del cibo per tutti».Chi paga questa crisi?Fa riflettere un punto su tutti. Chi sta pagando per questa crisi? Certamente i consumatori, che si ritrovano con prezzi al dettaglio estremamente elevati.Ma se guardiamo dall’altra parte della catena la situazione è ancora peggiore: basti considerare che, in media, il 70 per cento del valore totale e il 90 per cento dei margini totali generati dai coltivatori di cacao vanno agli ultimi due attori della catena: ai marchi e ai rivenditori. A monte, solo il 18,6 per cento del valore totale e meno del 7,5 per cento del margine totale sono generati dalla forza lavoro presente nei paesi produttori di cacao (dalla coltivazione del cacao fino alle esportazioni delle fave).C’è da chiedersi, quindi, chi stia realmente guadagnando da quella che sembra essere una crisi di approvvigionamento mondiale, mentre la cioccolata sta diventando sempre più un bene di lusso.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedirudi bressaGiornalista ambientale e scientifico, collabora con varie testate nazionali e internazionali occupandosi di cambiamenti climatici, transizione energetica, economia circolare e conservazione della natura. È membro di Swim (Science writers in Italy) e fa parte del board del Clew Journalism Network. I suoi lavori sono stati supportati dal Journalism Fund e dalI’IJ4EU (Investigative Journalism for Europe).
"150 euro a settimana per otto ore al giorno": è polemica per l'annuncio di un bar di FuorigrottaTragedia a Genova, bimbo ucraino di due anni morto in una comunità di accoglienza
Nel 2015 stuprò una tassista, torna in carcere per molestie ad una 17enne
Unabomber: riaperte le indagini 16 anni dopo l'ultimo attentatoCovid, Bassetti sulla modifica dell'isolamento dei positivi: "Ci sono due proposte"
Incidente mortale nella borgata Finocchio, addio al cuoco Samuel Melis: disposta l’autopsiaMaltempo in Sardegna: strade allegate e tetti scoperchiati
Positivo al Covid, tenta di contagiare la ex compagna per trascorrere la quarantena insiemeNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 694
Sciame sismico nella notte a Pesaro Urbino: le Marche tremano ancoraAccoltella la moglie per 10 volte dopo una lite: arrestato, lei è graveAnziano di Lecce si autodenuncia: "Ho molestato le mie due nipotine"Giandavide De Pau, ecco chi è l'uomo sospettato di essere il killer di Roma
In cambio di buoni voti violentava le studentesse: prof condannato a risarcire
Neonato morto in ospedale a Trento poco dopo il parto: disposta l'autopsia
Morto Luca Panerai, manager della casa editrice Class e fondatore di Horse Tv. Aveva 47 anniIrene Pivetti: "Mi hanno portato via tutto e vivo con mille euro al mese"Capre sui binari fermano i treni della tratta Milano-GenovaUna ragazza che viaggiava a bordo di un traghetto è scomparsa: ricerche in corso
Monza, seduce una minorenne e le offre la pillola del giorno dopoNon ha la patente, mostra la foto dal cellulare e spunta quella di una piantagione di marijuanaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 682Esce di casa e trova un cinghiale che dorme sullo zerbino