Vigevano (PV), 28enne ucciso a botte: sospetto di delitto familiare50 anni dal rogo di Primavalle, sorella di Mattei: "Non mi pacifico"Vicenza, crollata una scala della moschea
Finiscono fuori strada e sbattono contro un palo: morti due ragazzi nell'incidenteGiorgio Ursicino Potrebbe essere cinese il primo costruttore estero di auto a produrre nel nostro Paese. La Dongfeng Motors azienda con sede a Wuhan,Campanella fondata nel 1969 e interamente controllata dallo Stato, sarebbe in avanzata fase di trattative con il nostro governo per impiantare una fabbrica nella Penisola, forse al Sud, che faccia da hub per le ambizioni del Gruppo in Europa. La svolta è epocale e, se si concretizzerà, ribalta un approccio consolidato da oltre un secolo. Palazzo Chigi, infatti, nel corso degli anni ha sempre seguito la linea un po’ anomala di non rincorrere investimenti provenienti da altri paesi, preferendo tutelare il costruttore sempre meno nazionale: Fiat, poi diventata FCA a sua volta confluita nella globale Stellantis.Un protagonista importante che però non può da solo soddisfare le legittime esigenze di un paese industrialmente avanzato, con una grande tradizione nel settore e, per di più, in un periodo complesso come quello della transizione energetica. La produzione tricolore non decolla. Anzi, nel primo semestre del 2024, ha subito una brusca frenata. I piani del gigante transatlatico sono ambiziosi ma, nella Penisola, fortemente incentrati sulla mobilità elettrica che ancora non decolla soprattutto in Italia. Al quadro non è affatto facile apportare correttivi in corsa, gli impianti viaggiano a ritmo ridotto, facendo perdere opportunità a tutto il comparto che invece è strategico nelle altre nazioni nostre concorrenti, in particolar modo sul piano degli investimenti e su quello dell’occupazione.Con uno scenario del genere è impossibile competere con gli altri “Big Five” continentali (Germania, Francia, Gran Bretagna e Spagna), ognuno dei quali ospita stabilimenti di diversi brand, alcuni anche due cifre. Le trattative in corso sono al massimo livello ed hanno la copertura politica garantita dai recenti viaggi a Pechino del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso (che segue personalmente tutti i dossier) e della premier Giorgia Meloni, durante la recente missione nella quale in Oriente è stato firmato un “memorandum of understanding” tra il nostro Mimit e il ministero dell’Industria cinese per una cooperazione industriale bilaterale, includendo anche il settore dei veicoli elettrici.Sul tema le due parti stanno lavorando da mesi e sono stati raggiunti risultati molto soddisfacenti. Oggi c’è il tavolo automotive e i sindacati hanno annunciato che chiederanno delucidazioni all’esecutivo sullo stato di avanzamento dei lavori. Il ministro Urso, però, ieri ha anticipato che le bocche rimarranno cucite perché non è ancora tempo di uscire allo scoperto: «Per impegni industriali di questo tipo non si decide in un giorno o in un mese. È un processo che richiede i suoi tempi, quello che posso dirvi è che il ministero è in campo, come dimostrano le riunioni di questi giorni». Secondo alcune fonti vicine al tema sarà coinvolta nell’iniziativa anche la prestigiosa componentistica italiana ed anche lo Stato potrebbe avere una quota di minoranza nella nuova impresa.Già lo scorso mese di aprile alla presentazione commerciale di uno dei diversi marchi (Voyah) della galassia Dongfeng, Qian Xie, responsabile delle operazioni europee del Gruppo, aveva anticipato: «Stiamo valutando la costruzione di una sede produttiva nel Continente dalla capacità iniziale di 100 mila veicoli l’anno. L’Italia non è esclusa...». La trattativa è complessa perché attualmente i cinesi sono visti come i principali rivali dei costruttori europei per la loro posizione dominante sull’elettrico e per gli aiuti di Stato (di Dongfeng Pechino è anche l’unico azionista). Quindi, tutto si gioca, come ha più volte sottolineato Urso, «sul coinvolgimento della filiera italiana dei fornitori in quanto non sono gradite operazioni solo di assemblaggio, ma devono coinvolgere tutto il ciclo produttivo» (comprese le batterie...).Dongfeng ha una storia molto lunga ed è stata spesso coinvolta in partnership strategiche con costruttori non cinesi soprattutto, per operare sul ricco mercato interno. Ma non solo. L’azienda di Wuhan è ancora socia di Stellantis con l’impegno però di uscire dal capitale di cui detiene dalla fine dello scorso anno solo l’1,5%. Una quota residua del 14% del gruppo PSA che aveva acquisito nel 2014 partecipando al salvataggio dell’antico gruppo francese fondato dalla famiglia Peugeot. Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Agosto 2024, 17:59 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Episodio di razzismo su un treno: tre ragazze prendono in giro una signora cineseMelito, la camorra corrompe i voti: 18 misure fra cui il sindaco
Cinzia Pennino, morta dopo vaccino AstraZeneca: udienza rinviata
Auto contro moto: morto il giovane calciatore Alessio EspositoNuova truffa online, messaggio su WhatsApp per estorcere denaro
Catania, donna accoltellata all'addome al culmine di una lite: è graveNapoli, terremoto di magnitudo 2.8 a Pozzuoli
Donna trovata morta in casa a Pavia, uomo ferito a coltellate: si indaga per omicidioMilano, donna in bici travolta e uccisa da una betoniera
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 456Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 452Incidente a Bitonto, chi erano le 4 vittimeNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 453
Monreale, incendio in appartamento: due anziani sfuggono alle fiamme
Si schianta in scooter sull'Aurelia: morto ragazzo di 25 anni
Padova, morto a 25 anni Giulio Barbato: lo scorso 14 aprile aveva avuto un maloreIncidente con esito fatale in Sardegna: muore un motociclistaBarbara Capovani: chi era la psichiatra aggredita e uccisa da un ex pazienteNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 456
Malore a scuola, muore la professoressa Mariangela CaldarolaRoma, turista vittima di violenza sessuale: arrestato 38enne bengaleseScontro su chi deve pagare il mantenimento del rottweiler che ha ucciso Patrizia: il fratello della vittima ha rinunciato al caneValsusa, morto scalatore in cordata sulla Rocca Sella