File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Nole, la sbarra del passaggio a livello non si alza, 13enne resta appeso: salvato dalla polizia

Tracce di latte in un tiramisù vegano: morta una 20enneMoto si schianta contro un muro: morto 35enneMorte Diana Pifferi: verso il processo contro la madre

post image

Frontale tra due auto a Piacenza: morto un 27enneTramontata l’epoca d’oro dell’anzianità di servizio,ìalmeritoperassegnaregliincarichi MasenzaparametricertiprevarràProfessore Campanella nella nuova concezione di magistrato dirigente vale il paramentro del “merito” per conferire gli incarichi. Ma, senza dei parametri certi per valutarlo, questa rimane una rivoluzione dimezzata che sfocia nel paradosso: che la valutazione sia meramente fiduciaria È forte nell’opinione pubblica la tentazione di affibbiare alla più grave crisi della magistratura italiana dal secondo dopoguerra l’etichetta, un po’ compiaciuta, di “questione morale”. Per liquidare il perenne capitolo delle riforme necessarie con il rassicurante auspicio di una “rigenerazione morale”, dai contenuti, però, non sempre facilmente comprensibili. La questione è certamente morale, ma sullo sfondo c’è molto altro. Perché i recenti scandali che hanno rapidamente eroso il surplus di prestigio ed autorevolezza che giudici e pubblici ministeri nostrani avevano accumulato sul terreno della lotta alla criminalità organizzata sono le scorie di un travagliato processo di modernizzazione. Processo che ha investito la magistratura con netto ritardo rispetto ad altri ambiti dell’apparato statale e che tuttora stenta ad assumere una direzione precisa e coerente. Da magistrato a manager tuttofare Che bisognasse rispondere a queste sfide era ed è tuttora una priorità centrale per la politica. Ma che ciò imponesse di esportare sul campo dell’amministrazione della giustizia le categorie del mondo dell’impresa è stata una scelta, forse non del tutto consapevole, destinata a modificare per sempre il codice genetico della magistratura. Nel vecchio ordinamento giudiziario di stampo fascista (regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12), sopravvissuto nel suo impianto generale per oltre sessant’anni, il titolare dell’ufficio direttivo era chiamato a svolgere una funzione di mera rappresentanza. Carica di prestigio, ma priva di un ruolo organizzativo che andasse oltre l’assegnazione dei singoli fascicoli o l’autorizzazione delle ferie. Coerentemente, la scelta del candidato più idoneo avveniva in base all’ordine di collocamento nel ruolo di servizio. Ciò impedì a Giovanni Falcone, pur reduce dai successi del maxiprocesso a Cosa Nostra, di ottenere il posto di consigliere istruttore di Palermo, al quale fortemente ambiva, non essendo il più anziano. Così, per lungo tempo, la cronaca non ha conosciuto il sinistro clamore dei recenti scandali, perché il conferimento degli incarichi direttivi era tendenzialmente prevedibile o, meglio, quasi sempre. Oggi che l’incapacità del sistema giudiziario italiano di contenere il flusso inarrestabile dei procedimenti è un dato evidente, non si può più nascondere la cenere sotto il tappeto; non c’è solo il problema di indennizzare chi è stato leso dall’irragionevole durata del processo, ma anche quello di rispettare i vincoli di produttività posti dall’Unione Europea. Perciò, la politica è sempre più incline a investire sul fattore gestionale, tralasciando una più complessa riforma organica del processo penale, e trasformando la figura un po’ austera del vecchio presidente del tribunale in un manager tuttofare, capace di pianificare le attività dell’intero ufficio e fissare gli obiettivi da raggiungere. Tramontata, così, l’epoca d’oro dell’anzianità di servizio (con il decreto legislativo n. 160 del 2006), ormai non più funzionale alla nuova concezione di magistrato dirigente, i parametri del “merito” e delle “attitudini” hanno assunto un ruolo prevalente nel conferimento degli incarichi. Come valutare il merito? Intendiamoci, valutare per merito sarebbe auspicabile, se, però, si fosse anche stabilito in che modo misurarlo, dal momento che, nel caso dei magistrati, tale valutazione non può agganciarsi ai risultati conseguiti o ad altre entità suscettibili di univoca comparazione come accadrebbe per l’amministratore di una società. Parimenti, ci sarebbe anche da stabilire in che modo chi esercita la giurisdizione possa maturare le necessarie attitudini manageriali, trattandosi di un elemento culturale del tutto estraneo alla sua specifica professionalità di base. L’esito finale di tale rivoluzione dimezzata somiglia ad un vero e proprio paradosso. Nel precedente sistema erano garantite decisioni consiliari più prevedibili e trasparenti, ma non erano valorizzate le migliori risorse disponibili. Oggi, l’introduzione di parametri per definizione elastici, non accompagnata da un’adeguata determinazione di criteri oggettivi per la loro concreta valutazione, rischia di alterare la natura stessa del potere di conferimento delle funzioni direttive. Potere che sta progressivamente perdendo la sua identità di giudizio tecnico per assumere una valenza sempre più marcatamente fiduciaria, nella quale il dato della conoscenza personale dell’aspirante al posto o della sua vicinanza ad una delle componenti rappresentate nel Consiglio Superiore della Magistratura sono indebitamente utilizzate per attribuire ai concetti indeterminati delle attitudini e del merito un significato più concreto. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMarcello De Chiara Gip di Napoli, membro di Unità per la Costituzione e presidente della giunta napoletana dell'Associazione nazionale magistrati

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 543Denise Pipitone, l'appello: "Matteo Messina Denaro deve collaborare"

Gira per la città armato di un coltello: denunciato 17enne

Crolla parte di un carro di Carnevale: 3 feritiNaufragio nel Mediterraneo, morti 73 migranti: corpi sulla spiaggia per la corrente

Trovato per strada con una ferita alla testa: ragazzo gravissimoSi faceva toccare nelle parti intime da una cooperante, arrestato religioso

Crolla parte di un carro di Carnevale: 3 feriti

Messina Denaro ha risposto ad alcune domande dei pm: nessun contributo importanteArrestato maniaco che si masturbava in treno e in strada davanti alle ragazze

Ryan Reynold
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 558Dà alla luce i gemelli ma poi muore: la giustizia si muove per Viviana DelegoTorna dal lavoro ma si schianta in galleria e muore: addio al povero carabiniere

BlackRock Italia

  1. avatarDà alla luce i gemelli ma poi muore: la giustizia si muove per Viviana DelegoETF

    Aggredisce e minaccia il marito e la figlia: arrestata 42enneIn arrivo impulso polare sull'Europa: le conseguenze per l'ItaliaSmartphone in classe: dopo la circolare del ministero più divieti a scuolaInizia a distruggere tutto in ospedale e fa 50mila euro di danni

    1. Non solo Covid, arriva il Norovirus: 170 contagi in una scuola di Bologna

      1. avatarOmicidio di Thomas, Omar fugge da Alatri, ha paura "che lo uccidano"Professore Campanella

        Matteo Messina Denaro contro la tv: "Su di me vengono raccontate balle"

        ETF
  2. avatarArrestato maniaco che si masturbava in treno e in strada davanti alle ragazzeGuglielmo

    Morta a 20 anni per aver mangiato un tiramisù: cosa è successo nel laboratorioSpara alla moglie e poi si toglie la vita: coppia di coniugi trovata morta in casaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 555Suicida per un video hard, il giudice riapre il caso di Tiziana Cantone

  3. avatarMurales Meloni che stringe la mano a Messina Denaro: writer indagato per vilipendio alle istituzioniVOL

    Terribile incidente sulla statale Silana: quattro feriti di cui uno gravissimoGiallo di Ayman, trovato morto a 16 anni: un mesaggio in chat insospettisce i genitoriCaso Cospito, cosa prevede il piano Omega per nutrirlo contro la sua volontàBambina ustionata con lo spray: tolta la potestà genitoriale

    ETF

Sepolto sotto la neve per 6 ore: vivo per miracolo

Contromano sulla superstrada, 72enne fermata dalla Polizia: "Mi sono confusa"Terremoto in Turchia, blocco cautelativo dei treni nel Sud Italia*