Hamas, le condizioni per il rilascio degli ostaggiArgentina, calciatrice uccisa dall'ex maritoKate Middleton ha il cancro: per il medico non c'è veridicità
Mozambico, oltre 90 persone morte in un naufragio: fuggivano da epidemia di coleraIn Rai oppure,Guglielmo ancora meglio, su La7. Due leader al centro della scena, venti giornalisti di tutte le sensibilità intorno. Via le clessidre, via i regolamenti. E buttate la chiave. Tre ore di domande vere, a raffica, senza salamelecchi. Unico limite, quesiti non più lunghi di 30 secondi. In prima serata. Questo sì che sarebbe servizio pubblicoMan mano che procedono le vaste operazioni di preparazione del fatidico confronto televisivo tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein, sale di pari passo il timore della perfetta inutilità di cotanto sforzo. Mi spiego. Siamo abituati, da svariati anni, alla sparizione dei veri confronti tra leader in tv. Capi di partito e di governo hanno progressivamente optato per i faccia a faccia con i conduttori. Poi sono finiti anche quelli, salvo pochi casi nei quali il presidente del Consiglio di turno va ospite da conduttori amici, magari dandogli del tu, facendosi porgere cordiali quesiti.Sempre più, negli ultimi dieci anni, la figura del giornalista rompiscatole viene rappresentata dalla propaganda come quella di un politico che non ce l’ha fatta, di un militante travestito. E non certo solo dalla destra: ricordate le liste di proscrizione di Beppe Grillo, il «giornalista della settimana» sottoposto agli insulti web degli adepti? La negazione del giornalismo come contropotere, il suo declassamento a strapuntino di palazzo, ci porta dritti alla fase contemporanea: quella dell’autointervista. ItaliaMeloni e Schlein, due mondi a confronto. Da chi comprereste un’auto usata?Gianluca PassarellipolitologoD’altronde, nell’era della comunicazione social, imperversa il verbo del capo, verticale e disintermediato, immune al controllo giornalistico immediato, alla smentita in diretta. Indirizzato al popolo. Ne abbiamo viste di tutti i colori. Finte conferenze stampa, vere conferenze stampa a scartamento ridotto – nel senso che sono ammesse solo le domande poco impertinenti – camminate tra i broccati di Chigi con sbocco in Consiglio dei ministri e campanellino d’ordinanza.Dalle slide di Matteo (Renzi) agli appunti di Giorgia, passando per le citofonate dell’altro Matteo (Salvini) – «Scusi, lei spaccia?» – siamo giunti in dieci anni all’affermarsi di una verità alternativa, rifinita al Photoshop, gonfia di odio o foderata di ottimismo.Signore e signori, ecco a voi l’Italia apparecchiata dai nostri governanti: open to meraviglia. Al dixit verticale e incontrastato del leader di turno aggiungiamo, stavolta, un’occupazione della Rai talmente massiccia e smaccata da aver trasformato reti e tg in araldi del patriottico buonumore. CommentiFacciamo il duello tv Meloni-Schlein con i fact checkergianfranco pellegrinofilosofoIn un quadro arricchito da tre reti Mediaset al fianco della maggioranza, la seconda agenzia d’Italia, l’Agi, in viaggio verso il polo nero del leghista Angelucci, e una caterva di leggi e leggine indirizzate a limitare il diritto di cronaca, arriva l’atteso confronto Meloni-Schlein. Chez Vespa, ovviamente, nonostante la sinistra definisca tutti i giorni la Rai Tele-Meloni e ritenga il conduttore di Porta a Porta il vero consigliere occulto della premier.Ma alle contraddizioni si aggiunge la prevedibile modalità del confronto: immaginiamo decaloghi, cronometri, avvisi acustici, recuperi in caso di sforo. Tutto scritto e previsto nell’accurato regolamento stilato dalle rispettive squadre di comunicazione. Viene da sbadigliare solo al pensiero. Il tele-teatrino si annuncia così zeppo di caveat da espellere ogni idea dell’azzardo, non parliamo della verità. EuropaQuello che due donne leader possono dare all’ItaliaMario GiropolitologoE allora, controproposta alle duellanti: perché non una vera e propria tribuna politica, di quelle di una volta? In Rai oppure, ancora meglio, su La7. Due leader al centro della scena, venti giornalisti di tutte le sensibilità intorno. Via le clessidre, via i regolamenti. E buttate la chiave. Tre ore di domande vere, a raffica, senza salamelecchi. Unico limite, quesiti non più lunghi di 30 secondi. In prima serata. Questo sì che sarebbe servizio pubblico. Cioè nostro.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediCorrado FormigliGiornalista. Conduttore di Piazzapulita su La7
Giorgia Meloni: "Evitare escalation con Israele"Tragico incidente: perdono la vita in tre
USA, afroamericano di 15 anni ha una pistola falsa: poliziotto gli spara
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 94USA, durante l'eclissi uccide marito e figlia: "L'apocalisse è qui"
Usa, terremoto a New York: scossa di magnitudo 4.4Bombe sull'Ucraina: approvata la mobilitazione
Polonia, auto contro la folla: 17 feritiCorea del Nord rivela: premier giapponese chiede summit con Kim Jong-un
Navalny, in migliaia ai funerali a MoscaZelensky parla all'Ucraina, il punto sulla guerra: "190 missili e 700 bombe russe in una settimana"Polonia, primo ministro Tusk: "Guerra con la Russia inevitabile"Morto Buddy Duress: attore di Good Time
Netanyahu non ascolta Biden e va avanti: "L'invasione di Rafah si farà"
Russia, giornalista condannato per aver criticato la guerra in Ucraina
Corea del Nord, confermato nuovo lancio di tre missili balisticiRussia, Medvedev alla Francia: "Manderemo indietro tante bare"Gaza, bambini muoiono di fame: l'OMS spinge Israele ad inviare aiuti umanitariPolonia, Parlamento ridiscute diritto all'aborto
Ucraina, attacco russo su Odessa: almeno 16 mortiGaza, approvata la prima risoluzione Onu per il cessate il fuoco: Washington si astieneUtilizzare i profitti dei beni russi congelati per armare l'Ucraina: la proposta di Ursula Von der LeyenNiente domiciliari per Ilaria Salis: l'insegnate resterà in carcere