G7, Biden salta la cena di Mattarella: il motivo

«L’abuso d’ufficio funziona. Cancellarlo è un errore, darà il via libera ai faccendieri»Borsa: l'Europa lima i rialzi nel finale, Milano +0,6% - Tiscali NotizieIl petrolio chiude in calo a New York a 74,73 dollari - Tiscali Notizie

Cancellare l’abuso d’ufficio rischia di produrre impunità: l’esempio dei concorsiNomina a sorpresa alla guida della squadra americana dopo il rifiuto di Tiger Woods. Ne ha giocate due nel 2012 e 2014,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock entrambe perse. È il più giovane dai tempi di Arnold Palmer nel 1963 Matteo Dore Giornalista 9 luglio - 11:33 - MILANO Tutti aspettavano Tiger Woods, o almeno ci speravano. Invece sarà Keegan Bradley il capitano del team Usa alla Ryder Cup 2025 di Bethpage (New York). L'annuncio è arrivato da John Lindert, presidente della PGA of America e ha sorpreso tanti perché Bradley ha appena 38 anni ed è ancora un giocatore nel pieno della carriera - attualmente è il n. 19 al mondo - mentre di solito vengono scelti come capitani giocatori che hanno ancora poco da chiedere al campo. La sua soddisfazione è emersa chiara: «La mia passione e il mio amore per il più grande evento a squadre di golf non è mai stato così forte. Sono incredibilmente onorato per questa nomina». Classe 1986, di Woodstock, campione Major (ha conquistato il PGA Championship nel 2011 alla sua prima partecipazione in un evento del Grande Slam), ha fatto parte della compagine americana nel 2012, a Medinah, quando l'Europa superò in rimonta gli Stati Uniti, e nel 2014 a Gleneagles, in Scozia, un'altra vittoria dell'Europa. Sei titoli in carriera sul PGA Tour, Bradley è il 31° capitano degli Usa in Ryder Cup. È dal 1963 che non c'era un capitano così giovane alla guida degli Usa, allora fu Arnold Palmer che aveva appena 34 anni. Bradley sperava di far parte della squadra che si è presentata a Roma l'anno scorso, ma il capitano Zach Johnson fece scelte diverse. Il documentario "Full Swing" su Netflix fece vedere bene la delusione di Bradley quando ricevette la telefonata in cui gli veniva comunicata l'esclusione ed è probabile che l'emozione e la passione mostrate in quell'occasione abbiano avuto un peso nella decisione di oggi. Nel 2012, tornando a casa dopo la sconfitta in Ryder, Bradley decise di non disfare la valigia e di farlo solo dopo aver conquistato la coppa. La valigia è ancora lì, l'anno prossimo potrà finalmente aprirla?    Golf: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA

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