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Palazzo Chigi: Gentiloni tra i candidati, Di Maio preso in giro sui socialCecilia Legar Bibite dolci,Guglielmo di vari colori e gusti, frizzanti e non: con le temperature roventi di questi giorni crescono i consumi per chi cerca un immediato e gustoso refrigerio che però nasconde qualche insidia. Il professore Carlo La Vecchia spiega perchè bisogna evitarle. Le bibite, un gioco glicemico senza fine«Non è consigliabile bere soft drink zuccherati per dissetarsi, magari rischiando di eccedere con le quantità, visto il caldo», perché oltre a introdurre 'calorie vuote' «innescano un circolo vizioso» attivando la fame. Lo spiega all'Adnkronos Salute Carlo La Vecchia, docente di epidemiologia all'Università Statale di Milano che da molti anni si occupa di edulcoranti.«Queste bevande zuccherate - continua - infatti, danno molte calorie, visto che una dose standard da 330 ml contiene più di 150 kcal. Inoltre sono calorie da glucosio o, comunque, da zuccheri raffinati, quindi immediatamente assorbiti: danno un picco di glicemia al quale segue un picco di insulina che fa riabbassare la glicemia. Questo fa si che non si controlla l'appetito, sostanzialmente. Un esperimento classico che dimostra questo meccanismo è stato fatto offrendo a un gruppo di volontari un soft drink e ad un altro mezzo panino per poi offrire, ai due gruppi, pasta a volontà. Quelli che avevano mangiato il mezzo panino mangiavano meno pasta rispetto a quelli che avevano bevuto la bevanda dolce, nonostante le calorie contenute nella bibita e nel mezzo panino siano le stesse. Ciò accade per il fenomeno di picco di glicemia seguito da discesa immediata e, quindi, poi il ritorno della fame».Cosa fare se non si riesce a rinunciare a qualcosa di più gustosoD'estate, quando si beve molto, «bisognerebbe evitare questo carico di di zuccheri». L'acqua è il dissetante migliore, per chi «vuole il gusto del dolce l'alternativa è bere bevande con dolcificanti che sono sostanze sicure, utilizzate da tempo», aggiunge La Vecchia. Ovviamente molto dipende dalla persona. «Il giovane magro può permettersi la bibita zuccherata, perché il suo sistema di controllo metabolico funziona bene. La persona di mezza età, un po' sovrappeso, dovrebbe evitarla perché rischia di portare la glicemia a livelli di prediabete o comunque a livelli alti, se continua a ripetere questo meccanismo», aggiunge La Vecchia ricordando che anche i succhi di frutta possono essere supplementati con zucchero. «E' importante leggere l'etichetta, facendo attenzione alle percentuali di frutta utilizzata», conclude La Vecchia. Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Luglio 2024, 05:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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