File not found
ETF

Varese, 21enne scomparsa dal reparto di psichiatria di Cittiglio: trovata morta in un B&B

Strazio a San Donà di Piave, Greta morta a soli due anni  Poliziotto soccorre ragazza incinta e lei chiama il bambino con il suo nomeColtellate di un padre alla figlia gay che non accetta

post image

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 804Il tema è al cuore del saggio "Contro gli ergastoli" a cura di Stefano Anastasia,VOL Franco Corleone e Andrea Pugiotto. Una pena senza fine si traduce in una menomazione della dignità umana che "è nel cuore del sistema istituito dalla Convenzione” "L’ergastolo può continuare a esistere in quanto tende a non esistere". Un sofisma dal corto respiro che capovolto dimostra che il carcere a vita è certamente incostituzionale. Queste le conclusioni cui perviene il professor Andrea Pugiotto nell’affrontare il tema dell'ergastolo comune che è legittimo purché non sia davvero ergastolo. Già nel 1974 La Corte Costituzionale si soffermava sulla coerenza con la carta fondamentale di un istituto già prima facie in conflitto con la vocazione al reinserimento in società di ogni pena secondo Costituzione e superava la questione in ragione dell’esistenza nel codice penale della liberazione condizionale considerata un particolare aspetto della fase esecutiva della pena restrittiva della libertà personale che si inserisce nel fine ultimo e risolutivo della pena stessa, quello cioè di tendere al recupero del condannato. I diversi ergastoli Non di ergastolo, tuttavia, si deve parlare ma di ergastoli connotati da peculiarità normative ed ordinamentali, ciascuno dei quali presenta difficoltà e sbarramenti che ne disegnano il volto incostituzionale e anticonvenzionale e li connotano come pena senza speranza e, nei casi più estremi, anche senza alcuna aspirazione trattamentale. Certamente diverso dall'ergastolo comune è l’ergastolo ostativo che può essere vissuto anche nell’isolamento del 41 bis o nel buio assoluto delle aree riservate. L’incoerenza di tali istituti con la Costituzione è ormai acclarata, seppur non formalmente statuita, dalla Consulta. Si attende uno sforzo normativo che, in coerenza con la lotta alle mafie, si adegui a un monito stringente: proiettare qualunque carcerazione alla restituzione dell’individuo alla vita libera, fornire a tutti i detenuti, per qualunque reato, strumenti concreti di riabilitazione; garantire una rivalutazione periodica della persona ristretta atta a verificare la perdurante necessità dello stato di detenzione. Il tema è al cuore del saggio "Contro gli ergastoli" a cura di Stefano Anastasia, Franco Corleone, Andrea Pugiotto che ospita riflessioni di illustri giuristi e raccoglie i contributi preziosi di papa Francesco, Aldo Masullo, Aldo Moro, Salvatore Senese. Contro gli ergastoli tutti perché per ogni individuo la pena deve avere un senso diverso da punire, contenere, isolare, eliminare, reprimere. Una pena senza fine si traduce in una menomazione della dignità umana che, nelle parole della Corte Edu, nel caso Viola contro Italia: "è nel cuore del sistema istituito dalla Convenzione e impedisce la privazione della libertà di una persona con la coercizione senza allo stesso tempo lavorare per reintegrarla e per fornirle una possibilità di recuperare questa libertà un giorno". "L'essenza dell'ergastolo, scrive il compianto Aldo Masullo, citato nell'analisi di Stefano Anastasia, "non è la negazione  di un segmento di vita o di tutta la vita residuale dell'uomo. Esso è la negazione all'uomo di ciò che lo caratterizza più profondamente nel suo esistere, cioè il fatto che mentre qualcosa muore qualche nuova possibilità nasce". "L'unica possibilità per sottrarre il condannato all'ergastolo da questa condizione di agonia – scrive Anastasia –  è il riconoscimento del suo diritto all'esistenza e, cioè, tornare a vivere la temporalità come lo scambio tra ciò che passa, ciò che resta e ciò che arriva in ognuno di noi, il riconoscimento di una identità che si fa ogni giorno diversa  nello scorrere del tempo e grazie all'esperienza che il tempo ci consegna". Il 4 bis Per questo l'art. 4 bis dell'ordinamento penitenziario deve essere rivisto, perché esclude da ogni aspettativa di reinserimento la persona reclusa che decida di non collaborare con la giustizia non per pulsione omertosa o pervicace appartenenza a circuiti criminali ma per mille ragioni diverse e legittime quali il timore per i propri cari; lo struggimento al pensiero di sradicarli dai loro contesti di vita, di lavoro, di affetti; la volontà di non autoaccusarsi di nuovi crimini, declinazione del diritto al silenzio, la professione della propria innocenza. L'ergastolo in Italia esiste. Ne scrive Susanna Marietti, coordinatrice nazionale di Antigone, esiste dentro le celle, nella vita effettiva delle persone condannate, a volte, spesso, fino al loro ultimo giorno. Dal 2008 al 2020, 111 persone condannate al fine pena mai sono morte in carcere, solo 33 quelle che hanno avuto accesso alla liberazione condizionale. Di carcere si muore, dunque, senza speranza, senza recupero, senza restituzione, senza rieducazione. La società si incancrenisce di ogni vita non restituita. Si inquina una cellula sociale, quella delle persone vicine al recluso, dei suoi cari, del suo contesto di relazione. Una pena esagerata, scrive Riccardo de Vito, "rischia di creare più nemici di quelli che pretende di neutralizzare, soprattutto quando si pensa di poterla utilizzare - un po' come tutto l'armamentario del diritto e del processo penale - come unico strumento di soluzione dei problemi criminali dimenticandosi di promuovere una politica integrale di protezione dei bisogni e dei diritti umani". L'abolizione dell'ergastolo è, allora, conclude Franco Corleone, "obiettivo di civiltà e di umanità, perché lo Stato democratico si dimostri radicalmente alternativo rispetto alla logica della violenza e ai comportamenti criminali". E alternativo è un sistema che rifugge la logica della vendetta, dell'occhio per occhio, del male al male, del dolore al dolore, della morte alla morte. Una comunità che rifiuta l'odio e lancia la sfida che nessuno è perduto per sempre; che sa vincere contro gli imprenditori della paura percorrendo la strada stretta del ritorno alla politica e alla cultura; che sa, come chiedeva Marco Pannella fino alle sue ultime ore, essere Speranza contro ogni speranza. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediMaria Brucale Avvocata del foro di Roma, componente del Direttivo di Nessuno Tocchi Caino

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 818Nubifragio a Cagliari, strade allagate ad Assemini

Padova, auto finisce nel fiume: due donne morte annegate

L’eredità di Gino Strada un anno dopo la sua morteDomato il tremendo incendio sul monte Epomeo ad Ischia, si teme il dolo 

Due turiste francesi violentate a Bari: fermato un sospettoNubifragio ai Castelli Romani: strade come fiumi e disagi

Truffe online a Palermo: Postepay dovrà risarcire la vittima

Badante di anziane e criminale, due colpi in una settimana e 91enne uccisaVicenza, le cade il cellulare durante l'escursione: fidanzato muore mentre cerca di recuperarlo

Ryan Reynold
Tenta la fuga in autostrada contromano ma la polizia lo fermaSalento, sbaglia manovra e finisce giù per la scalinata: tragedia sfiorataMassimiliano, il ragazzo morto a 20 anni nel sonno a casa di un amico: le ipotesi

Economista Italiano

  1. avatarAbusi su minore: ergastolo per italiano in Kenyacriptovalute

    Incidente sulla A11, motociclisti uccisi da auto in corsiaOmicidio Civitanova Marche, Ferlazzo parla dal carcere: “Mi dispiace”Incidente nel trevigiano, auto si schianta contro un albero. Morti quattro giovaniFlavio Briatore contro il popolo del web che esulta per la distruzione del Twiga: “Siete delle m*rde”

      1. avatarJova Beach Party di Lido di Fermo, scoperti lavoratori in nero: sospese ditte di manodopera illecitaBlackRock

        Salento, sbaglia manovra e finisce giù per la scalinata: tragedia sfiorata

  2. avatarMilano, un uomo armato in auto minaccia un giovane: "C***o guardi, ti sparo"Professore Campanella

    Il coraggio di un forestale che ha salvato la chiesa di Calatafimi da un incendioNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 804Violenza e botte ai sanitari nel Mantovano: due aggressioniMattia Veronese dopo il salvataggio in mare: “Mi sono fatto forza e ho nuotato”

  3. avatarCoronavirus, bilancio del 3 agosto 2022: 45.621 nuovi casi e 171 morti in piùProfessore Campanella

    Vaiolo delle scimmie, si pensa ad un vaccino con doppia doseCaro-gas, imprenditore pubblica su Fb una bolletta da un milione di euroUbriaco sul tir contromano: fermato con un'auto di traversoFormigine, chi erano le vittime dell'incidente mortale

    VOL

Smartwatch per allenarsi: il miglior modello 2022

Siccità nel Po, forse il peggio è passato, lo dice l’Autorità di BacinoBrucia la pineta di Castel del Monte ma l’incendio è stato circoscritto*