File not found
analisi tecnica

Il rifugio più alto d'Europa è in Italia: «Ma non è un posto per tutti: servono esperienza e allenamento per arrivarci»

​MillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di lunedì 29 luglio 2024: i numeri vincentiProf di sostegno si apparta con l'alunna disabile minorenne e abusa di lei a scuola. I video conservati sul telefonoAssalito da uno sciame di vespe, turista muore in spiaggia «per lo spavento»: colpito da infarto, sul corpo nessuna puntura d'insetto

post image

Chiesa di popolo in un tempo fascinoso e inquietoSono accumunate dalle origini,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock con la svolta che le ha portate in vetta alle classifiche, a contendersi la corona. Tutto faceva pensare che potessero anche essere nemiche, come nella parodia di Brenda Lodigiani per la Gialappa’s. Poi hanno sancito la loro alleanza pubblica durante un concertoÈ un duro mestiere, quello della popstar in Italia. Negli ultimi dieci anni, il nostro mercato musicale è stato travolto da un’ondata di autarchia, e ci siamo dovuti attrezzare: ci siamo accorti che non avevamo la nostra Britney né la nostra Gaga, per non parlare della nostra Madonna, c’era un’enorme voragine sulla casella femminile della musica ballabile, sexy, spensierata e luccicante che andava riempita.Certo, siamo la patria che ha dato i natali a una diva mondiale come Raffaella Carrà, ma non è la stessa cosa. Sì, ci sono Donatella Rettore, Loredana Bertè, Anna Oxa, Giuni Russo, ci sono state persino le Lollipop, esperimento da laboratorio televisivo che puntava ai grandi numeri delle girl band in stile Spice Girls, ma non è esattamente lui il filone di cui stiamo parlando.Paola e Chiara, negli anni Zero, un po’ si avvicinavano a quello spirito di sensualità canora, succinta e ammiccante, e difatti lo hanno rivendicato con orgoglio nell’ultimo Sanremo: in discoteca dopo vent’anni siamo ancora noi le più ballabili, chapeau.Poi qualcosa è cambiato, le nostre classifiche sono diventate una sfilza di nomi brevi e non di immediata comprensione ma di provenienza rigorosamente italica, Lazza, Rkomi, Rondo, Paki. E poi sono arrivate loro, Elodie e Annalisa.La fine del derbyNon che prima non ci fossero, chiaro. Sono anni che entrambe dedicano anima e corpo alla costruzione di un ruolo decisivo e rispettato nel mercato musicale italiano, sbagliando, cambiando, restando spesso sottotraccia. Eppure, è solo in tempi recenti che le abbiamo consacrate a portatrici del fuoco sacro del pop, elettropop, disco pop, che abbiamo deciso che fossero loro le nostre Dua Lipa.Dopo decenni di sudditanza dallo stardom anglofono, ora ce la cantiamo e ce la suoniamo noi ma senza chitarra in mano, nonostante siano italiane vere: cambi d’abito, coreografie con bonazzi sudati, ritmi incalzanti, testi ammiccanti, «Ehi garçon, ho un’idea», e che idea sarà mai?Come ci si poteva immaginare, il moralismo all’italiana, quel tocco di Don Camillo e Peppone che ci rende la straordinaria penisola che siamo, non poteva perdersi un’occasione ghiotta come quella di avere due donne disinibite che fanno ciò che altre hanno fatto per decenni prima di loro per puntare il dito contro l’oscenità, ma di questo non ci preoccupiamo, anzi, ne ridiamo.Piuttosto, serviva che le due dive condividessero fisicamente un palco, cantando insieme davanti a migliaia di persone, per porre fine alla guerra civile che infuoca gli schieramenti di fan e che viene ben parodizzata da Brenda Lodigiani nel programma della Gialappa’s. Perché non ci bastavano quelli del calcio, di derby, era necessario averli anche nella musica. La sacra alleanzaLa pace di Vestfalia del pop femminile italiano si è firmata il 9 dicembre, nell’ultima data del tour di Elodie, al Mediolanum Forum di Assago. Le malelingue che le volevano nemiche giurate, sfidanti per una sola corona, si sono dovute placare di fronte all’evidenza dei fatti: non è una monarchia, è una diarchia.Due storie parallele che condividono alcuni punti centrali delle rispettive trame e che si incontrano all’apice del rispettivo successo, una parabola ascendente di perseveranza che dimostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la lungimiranza di Maria De Filippi.Entrambe seconde classificate ad Amici, Annalisa nel 2010, Elodie nel 2016, entrambe con esperienze sanremesi alle spalle senza particolari exploit – prima che Sanremo diventasse quel Sanremo del palco ambito e prestigioso – negli anni in cui essere una cantante di Amici, per un certo tipo di pubblico, era più una macchia che una medaglia, entrambe con una svolta di successo e una quadra estetica raggiunta dopo aver superato i trent’anni.Emma e Sandrina ANSAElodie e Annalisa, difatti, non sono Emma Marrone e Alessandra Amoroso, nonostante il brodo primordiale che le ha partorite sia lo stesso. Emma e Sandrina, sebbene siano delle cantanti che contano straordinari successi, restano inquadrate in quel filone defilippiano che associamo inevitabilmente a tutti i luoghi e tutti i laghi, alle tute Dimensione Danza, ai ciuffi piastrati e alle voci possenti e distrutte da amori tormentati.Emma, che è stata una grandissima coach proprio per Elodie, motivandola quando ancora la sua bellezza veniva soffocata da una decolorazione aggressiva e dalle castiganti divise in microfibra della scuola di Amici, non è un’artista da coreografie di fuoco su pali di lap dance. Sandrina non è il tipo di donna che «quella volta ti aspettavo in Saint Laurent, ero bellissima», semmai è una da «che stupida che sei, che non ti sprechi mai».UniteOra Elodie è lontana anni luce dalla ventenne che sui banchi di Maria imparava a misurare la sua veracità un po’ sora Lella un po’ Gallo Cedrone, ha trasformato quella carica di fiera borgatara in una bomba atomica di sensualità e spregiudicatezza.Annalisa, che per anni è stata la brava ragazza laureata in fisica, voce straordinaria ma poca riconoscibilità, tanti featuring, molta Siae, abiti sbagliati abbinati a una tinta da sciura, ora si veste di latex, ha colto la giusta tonalità di rame e parla di promiscuità in discoteca con arrangiamenti che sembrano un mix tra una canzone di The Weeknd e una di Julian Casablancas.Che le due possano essere nemiche giurate, dopo che per anni hanno inseguito il posto in prima fila e adesso sono entrambe in vetta, non più studentesse spaesate, facinorose, indisciplinate e timide ma donne mature, con un disegno preciso di ciò che vogliono essere per il mercato musicale italiano, sarebbe in effetti un buon espediente narrativo per continuare questa gara su due binari paralleli, così diverse ma così simili.Se invece le due reginette si alleano raddoppiando il potenziale, alla faccia di chi sminuisce la semplicità efficace del giro di do e delle hit orecchiabili, o di chi si indigna di fronte a un fondoschiena tanto bello che nasconderlo sarebbe proprio un peccato, allora forse è davvero l’alba di una nuova era. L’era della popstar italiana, e speriamo che sia femmina.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAlice Valeria OliveriScrittrice

I vescovi: una comunità più sensibile alla custodia del creatoElisabetta Gregoraci torna a casa per il matrimonio della cugina. Ma il look non piace: «La faccia della sposa dice tutto»

De Simone: «Naturale fare spazio alle donne, siamo sulla strada giusta»

Giro di vite sui migranti che lavorano: fuori dal sistema dell’accoglienzaFollia in spiaggia, scoppia una rissa tra donne per un lettino vicino alla riva: panico tra i bagnanti VIDEO

Solbiate capitale della birra, ma prima ancora dell'amicizia - ilBustese.itMeloni: «Ho agito da leader europeo». Tajani rilancia FI in chiave anti-Lega

Gabriella Pession protagonista di Those about to die, la serie evento tra gare di bighe e gladiatori dell’antica Roma

Premio speciale Invitalia in collaborazione con PNICubeIcon Xtreme Triathlon: la gara più estrema al mondo accende il settembre di Livigno

Ryan Reynold
Luca Sacchi, la battuta del commentatore Rai sul caffè in sala stampa alle Olimpiadi: «È fatto con la stessa acqua della Senna»L'allarme: troppe automobili in viaggio con pneumatici lisciVietato andare a Messa e all'oratorio. Patriciello: ordine del boss

ETF

  1. avatarWanda Nara: «Io e Mauro Icardi litighiamo sempre, ecco il motivo»MACD

    Uno sciame di libellule invade la spiaggia. I bagnanti: «Costretti a scappare, sembrava l'apocalisse»Castellanza, confermato il sostegno alle famiglie per i centri estivi - ilBustese.itOrsa KJ1 uccisa, Cecchi Paone furioso a Pomeriggio 5: «Non esiste. Questo è un fallimento»Giornata mondiale dell'orgasmo, estate e caldo: boom di vendite per i sex toys e prezzi in calo. Il mercato erotico esplode

    ETF
    1. Abusi, Rupnik può andare a processo. «Prima di tutto l’ascolto delle vittime»

      1. avatarFrancesco: «Vi racconto i miei quasi dieci anni accanto a Benedetto XVI»Professore Campanella

        Quasi un lavoratore su dieci pronto a lasciare

  2. avatarUcciso 17enne, fermati due coetanei. Gli investigatori: lite tra baby gangtrading a breve termine

    Spavento per Brad Pitt e Angelina Jolie, «incidente per il figlio Pax. Trasportato d'urgenza in ospedale. Definì il padre: «Un terribile essere umano»Le energie rinnovabili sono in crescita, ma non basta per gli obiettivi 2030Ecomafie: illegalità quasi una “componente naturale"West Nile, donna di 45 anni punta da zanzara infetta muore dopo tre mesi di agonia: lascia due figlie, il dramma nel Veneziano

  3. avatarAuto con cinque ragazzi si ribalta contro un recinto, Arianna Cuccato muore a 16 anni: tornava dalla spiaggia con gli amiciETF

    Lady Diana, la regina Camilla segue (sorprendentemente) le sue orme: la svolta nella beneficenzaIl cardinale König pioniere del dialogo con i non credentiChiesa di popolo in un tempo fascinoso e inquietoInvasa da migliaia di ragazzi europei, Lubiana accoglie i "pellegrini" di Taizé

Giovanni Terzi, la nostalgia per i genitori scomparsi: «Mi mancate». La dolce risposta di Simona Ventura

Acli e Ali promuovono coesione sociale e welfareIl Papa: sradicare le situazioni che proteggono chi compie gli abusi*