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Conte: "Con questi vertici del Partito democratico abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo"L'ex opposto azzurro,trading a breve termine argento a Rio, racconta l'altra faccia dell'Olimpiade su Spotify. E su Radio 3 parla di sport: "Ma sono già pronto a tifare Italia" Valeria Benedetti Giornalista 26 luglio - 16:12 - MILANO Che sia sempre stato un giocatore atipico nel volley era risaputo. Salito alla ribalta a 22 anni dopo un Europeo da protagonista finito con un argento e una esplosione di popolarità, il successo non ne ha scalfito il carattere schivo e la tendenza a sfuggire i luoghi comuni dell’atleta. Lontano dal cliché dell’opposto “ignorante” della pallavolo (per definizione l’attaccante pesante di una squadra che picchia forte il pallone senza pensare molto), Luca Vettori è sempre stato uno che ha scelto con cura le parole da dire, prendendosi il tempo per riflettere. E dopo dieci anni di carriera (con scudetti, coppe e un argento olimpico in tasca) con un’esperienza anche in Cina e in Francia, ha detto stop e proprio le parole sono diventate il suo nuovo campo di azione ma senza allontanarsi troppo dallo sport: su Rai Radio 3 (e su raiplaysound.it per recuperare le puntate già uscite) un quarto d’ora tutte le domeniche dalle 16.30 alle 16.45 fino al primo settembre l’ex azzurro parla della dimensione sportiva “con le parole dello sport” mentre in collaborazione con Arianna Scarnecchia ha ideato il podcast disponibile su Spotify e prodotto da Altra Economia che si chiama “Fuori dai Giochi”, un approfondimento sul lato oscuro dell’Olimpiade e dello sport in generale. dal campo alla radio— “Sono sempre stato appassionato di Radio – racconta l’ex atleta di Parma -. E quando ero in Cina ascoltavo spesso su Radio 3 un programma dedicato agli expat. Poi da un contatto con una ragazza che faceva la stagista lì è nato il collegamento”. La passione per l’uso della voce risale però a prima. Con il compagno di Nazionale e amico Matteo Piano ha portato avanti un podcast che si chiama “Brodo di Becchi”. E il podcast permette anche la costruzione di un prodotto differente come è “Fuori dai Giochi”. E’ stato pensato come un documentario d’inchiesta per raccontare la parte meno scintillante dello sport, sugli spazi preclusi, fisici e non solo. Un lavoro a 360°”. E infatti Luca e la sua collega affrontano temi pesanti: razzismo, esclusioni di genere, disabilità, ma anche l’impatto sulle città che ospitano i Giochi. E per uno che ha vissuto due Olimpiadi molto diverse come Rio de Janeiro e Tokyo è un tuffo per approfondire quello che vissuto : “Rio era un luogo sospeso, quasi magico dove si sentiva un entusiasmo incredibile con tutte quelle nazionalità riunite insieme. Noi come squadra l’abbiamo vissuta molto insieme, siamo andati anche a vedere le altre squadre, gli altri sport, le medaglie degli altri azzurri. L’abbiamo vissuta molto di gruppo anche nel viverla dentro il villaggio. Ma si vedeva che qualcosa scricchiolava nel sistema che reggeva l’organizzazione. Tokyo era diversa, meno entusiasmo, le limitazioni”. le riflessioni— Due olimpiadi da atleta che gli hanno lasciato parecchio su cui riflettere: “Bisognerebbe scardinare l’idea di sport legata solo alle vittorie o alle performance di alto livello. Ci sono tante contraddizioni e lo sport che viene presentato come inclusivo in realtà lascia indietro alcune realtà e alcune minoranze. Dalla questione di genere con uno sport pensato al maschile alle difficoltà di accesso in base alla provenienza o ai limiti fisici. Sono aspetti su cui è importante informarsi e di cui è importante parlare”. Un viaggio che Luca ha fatto e che ha intenzione di continuare in questa nuova dimensione che ha trovato: “Mi piacerebbe continuare a raccontare tematiche sportive”. tifo italia— Intanto è pronto per la prima Olimpiade da spettatore: “Guarderò sicuramente i Giochi, magari non tutto tutto. Mi piacerebbe sperimentare il ruolo di spettatore in un contesto comune, mi sto organizzando con amici, magari nei locali. Avevo anche pensato di fare delle cronache clandestine delle partite ma non so se ci riesco. Intanto ho mandato il mio in bocca al lupo ai miei amici in Nazionale (domani l'Italia maschile esordisce col Brasile alle 13), tiferò sicuramente per loro” Volley: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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