File not found
Professore Campanella

Investito mentre attraversa la strada: morto bambino di 11 anni

Voghera, studente sospeso per uno spinello, il Tar lo riammetteTrentino, appello dei veterinari: "No all'abbattimento di JJ4"Napoli, terremoto di magnitudo 2.8 a Pozzuoli

post image

Incidente a Dronero e schianto fra tre auto, muore 18enneLa ministra della Giustizia Marta Cartabia e il presidente Sergio Mattarella hanno scelto entrambi il silenzio sulla vicenda della loggia Ungheria. Il Csm rimane dunque solo a governare lo scontro tra toghe e isolato nel rispondere davanti all’opinione pubblica dello scandalo che mina alla credibilità della magistratura come corpo dello stato. Tutto,ETF dell’attuale situazione, ha tratti inediti. Inusuale se non improprio è stato l’iter utilizzato dal magistrato milanese Paolo Storari. Altrettanto è stata anche la scelta di Davigo di comunicare solo informalmente. Improprio è anche citare l’unico precedente lontanamente paragonabile e risalente a quarant’anni fa, con riguardo alla P2. Nessun ministro è vicino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella quanto la guardasigilli Marta Cartabia: misura ne è il perfetto coordinamento tra Quirinale e via Arenula rispetto al caso della presunta loggia segreta “Ungheria”. E la scelta è quella del silenzio. Nessuna dichiarazione, nessun comunicato ufficiale. Nemmeno a margine di un evento che ha portato entrambi dentro la sede del Consiglio superiore della magistratura, a una settimana dal terremoto giudiziario che ne ha certificato la crisi.  Il caso ha voluto che proprio ieri palazzo dei Marescialli ospitasse la proiezione del docufilm sul magistrato Rosario Livatino, assassinato dalla mafia nel 1990 e che verrà beatificato il 9 maggio: presenti il plenum, il cardinale Gualtiero Bassetti, Mattarella e Cartabia. In questo clima sospeso – fuori dal Csm la bufera mediatico-giudiziaria, dentro nessun riferimento esplicito – l’unica velata allusione è risuonata nell’inciso finale di una frase del vicepresidente David Ermini: «La credibilità esterna della magistratura nel suo insieme ed in ciascuno dei suoi componenti è un valore essenziale in uno Stato democratico, oggi più di ieri».  Il Csm rimane dunque solo a governare lo scontro tra toghe e isolato nel rispondere davanti all’opinione pubblica dello scandalo che mina alla credibilità della magistratura come corpo dello stato. Sullo sfondo, infine, rimane nodo che ha condizionato fino ad oggi la vicenda: la totale assenza di relazioni scritte, documenti e atti oltre ai verbali usciti dalla procura di Milano e messi nelle mani del consigliere Piercamillo Davigo. E’ stato lui a dire di aver «informato chi di dovere», ma c’è solo la sua parola. E in questo elenco figurerebbe anche il Colle, che sarebbe stato informato dell’esistenza della loggia e che ad oggi non ha smentito nè confermato la notizia. Nessuna interferenza La scelta del Quirinale, infatti, è netta e viene dettata alle agenzie, il giorno prima dell’evento al Csm: è essenziale il rispetto assoluto delle regole. Ogni ulteriore intervento si configurerebbe come una indebita interferenza nelle indagini in corso. Indagini che vedono impegnate ben quattro procure.  La ministra Cartabia, invece, nei giorni scorsi ha fatto sapere di aver parlato al telefono con il procuratore generale di Cassazione Giovanni Salvi e di aver convenuto che l’azione disciplinare spetta al suo ufficio. Un passo indietro dell’esecutivo, nel rispetto delle prerogative di autonomia e indipendenza del terzo potere dello stato. Tutto, dell’attuale situazione, ha tratti inediti. Inusuale se non improprio è stato l’iter utilizzato dal magistrato milanese Paolo Storari, che ha consegnato i verbali della presunta loggia a un consigliere e non direttamente al vicepresidente del Csm. Altrettanto è stata anche la scelta di Davigo di comunicare solo informalmente senza lasciare traccia scritta di nulla di ciò che ha fatto con i documenti ricevuti. Entrambi i comportamenti potrebbero determinare conseguenze penali. Improprio è anche citare l’unico precedente lontanamente paragonabile e risalente a quarant’anni fa, con riguardo a un’altra loggia segreta. Quando i giudici istruttori di Milano Gherardo Colombo e Giuliano Turone trovano l’elenco dei nomi degli affiliati alla P2 si chiedono se l’affare non dovesse riguardare anche gli altri poteri dello stato e non solo la magistratura. Decidono così di informare il presidente della Repubblica, che è non solo il garante della Costituzione ma anche il presidente del Csm. «Non è una cosa semplice per due giudici istruttori parlare col capo dello Stato», ricorda Colombo nel suo libro Il vizio della memoria, così cercano un contatto per farsi ricevere. Scoprono però che il presidente Sandro Pertini non è in Italia ma in viaggio in Sudamerica, quindi decidono di rivolgersi al vertice dell’esecutivo, Arnaldo Forlani. I magistrati predispongono una lettera ufficiale, la fanno recapitare al presidente del consiglio e lo incontrano a palazzo Chigi per due volte, il 25 e il 30 marzo 1981. Non comunicano alcuna informazione coperta da segreto istruttorio ma allertano Forlani dell’esistenza di un’organizzazione segreta in grado di interferire sulle decisioni delle istituzioni pubbliche. Nessun passaggio di informazioni da più bocche, nessuna informalità che trasforma tutto in chiacchiericcio e lega le mani agli attori istituzionali. Nel silenzio del ministero della Giustizia e del Colle, si può solo rileggere la Costituzione, che all’articolo 31 fissa le modalità per lo scioglimento del Csm. E’ prerogativa del capo dello Stato, «qualora ne sia impossibile il funzionamento», sentiti i presidenti delle Camere e il Comitato di presidenza. Nessun inquilino del Quirinale è mai arrivato a tanto e una lettura formalistica considera questo non un atto politico, ma solo tecnico: il funzionamento è impossibile solo se manca il numero legale di consiglieri.  È incerto allora come (e quando) si sbloccherà questo stallo all’americana tra organi istituzionali: tutti immobili e silenziosi, in un’attesa che è impossibile sapere a cosa preluda. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Si faceva assumere come badante per narcotizzare e rapinare le anzianeNapoli, terremoto di magnitudo 2.8 a Pozzuoli

Cadono dei massi durante un'escursione, speleologa ferita

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 460Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 454

50° anniversario dal rogo di Primavalle: cosa accadde e chi erano i fratelli Stefano e Virgilio MatteiMessina, incidente frontale tra due auto sulla SS 114: tre persone ferite

Barbara Capovani: chi era la psichiatra aggredita e uccisa da un ex paziente

Maltempo a Napoli, voragine si apre nella notte a Secondigliano: sospese le forniture di acqua e gasMonreale, incendio in appartamento: due anziani sfuggono alle fiamme

Ryan Reynold
Caso Orlandi, il cardinale Parolin: "Nostro intento è di arrivare veramente a chiarire"Genova, violentava la figlia di 11 anni della compagna, condannato a 12 anniPantelleria, trovato morto carbonizzato in un furgone un uomo di 56 anni

criptovalute

  1. avatarPapa Francesco e le accuse a Wojtyla sul caso Orlandi: "Una cretinata"criptovalute

    Allarme orsi: nuovi avvistamenti in Trentino e non soloCrotone, profugo violenta bambina di 9 anni: arrestatoNapoli, morto Enzo Festa: era uno dei titolari de Il CiottoloAttivisti di Ultima Generazione indagati per associazione a delinquere

    ETF
    1. Femminicidio Matteuzzi, la difesa dell'ex fidanzato chiede di sentire Maria De Filippi al processo

      ETF
      1. avatarVigevano (PV), 28enne ucciso a botte: sospetto di delitto familiareVOL

        Parà precipita col paracadute durante esercitazione: morto Gianluca Spina

  2. avatarBelluno, fiamme seguite da esplosione in un'abitazione: ferito vigile del fuococriptovalute

    Morto a 65 anni Enrico Regalia, addio al chirurgo oncologico dell’Int di MilanoIncendio Cinecittà, a fuoco l'ufficio del capo staff del VII MunicipioIncidente a Sedriano, scontro frontale tra due auto: morto un ragazzo di 19 anniIl presidente del comitato sicurezza per Milano aggredito dalle borseggiatrici: Matthia finisce in ospedale

  3. avatarSi schianta in moto contro un'auto: muore una ragazza di 18 anniGuglielmo

    Finto cieco deve 120mila euro allo Stato: guidava benissimo l'autoParà precipita col paracadute durante esercitazione: morto Gianluca SpinaValanga in Val di Rodes: come stanno gli alpinisti coinvolti?Bimbo colpito da un disco da hockey: è grave

Il costituzionalista smonta le frasi di La Russa sul 25 aprile

Multato per aver acceso il barbecue a Bologna, violata un’ordinanza comunale sul divieto di combustioneCamion in fiamme sull'A1 Milano-Napoli a Valmontone: Vigili del Fuoco sul posto*