File not found
BlackRock

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 176

Strage di Cadore, Angelika Hutter: i risultati della perizia psichiatricaGiulia Cecchettin, la chat di Filippo Turetta con Elena: "Non mi risponde da ore"Meteo in Italia, neve anche in pianura: arriva il freddo artico

post image

Filippo Turetta, i due nodi: premeditazione e seminfermità mentaleNel “romanzo non romanzo” di Lucio Luca,Economista Italiano La notte dell’Antimafia, la vicenda dell’ex presidente della sezione Misure di prevenzione. Sullo sfondo l’ambigua Palermo del dopo stragi, con magistrati, prefetti e avvocati all’assalto dei beni dei bossNessuno aveva mai ostentato tanta voracità, tanta bramosia. Con i soldi che non bastavano mai: per pagare i conti lasciati in sospeso, per rassicurare gli amici più fidati, per appagare desideri e capricci dei figli. Tutto era consentito ai “buoni” di Palermo. E tutto potevano fare in nome della legge. Depredare, umiliare, schiacciare. E comunque quegli altri erano mafiosi o forse quasi mafiosi, che poi a loro, quel quasi, non faceva differenza. Anche se i colleghi giudici non avevano mai trovato prove dell’appartenenza a un sodalizio criminale, anche se c’erano tribunali che li avevano definitivamente assolti. Ma ai “buoni” importava niente, ai “buoni” interessava solo regnare su una Sicilia buia dove nulla era vietato. Neanche rubare alla luce del sole.È presentato come un romanzo, «un romanzo tratto da una storia vera», ma leggendolo con cura, pagina dopo pagina, ci si rende conto che di vero c’è tutto e persino troppo in La notte dell’Antimafia (Compagnia editoriale Aliberti, 271 pagine, euro 18,90), libro sulle vergogne della magistratura siciliana al tempo di Silvana Saguto, che non a caso veniva chiamata “la zarina” per il potere che aveva accumulato e per la paura che incuteva.I gironi infernaliÈ firmato da Lucio Luca, un giornalista che già qualche anno fa aveva sperimentato, e con successo, il romanzare la tragica vicenda di un giornalista che non poteva più fare il proprio lavoro e che alla fine si è suicidato in terra di ’ndrangheta.Questo romanzo non romanzo entra invece con audacia nelle cattiverie siciliane delle Misure di prevenzione, la cui presidente – Saguto appunto – riesce a trasformare in oro la sofferenza altrui, riesce ad annichilire il lettore per come lo trasporta nei gironi infernali frequentati da avvocati prezzolati, parenti affamati, professori universitari e contabili straordinariamente furbi.Una delle parole chiave che si ritrova nella trama è “intruppicare”. La traduzione più vicina all’italiano è “inciampare”, che però di sicuro non rende come “intruppicare”, perché in realtà chi “intruppica” prova molto più dolore di chi inciampa.Dialogo a pagina 58 fra un penalista che difende un imprenditore assolto e ingoiato nei meandri delle Misure di prevenzione palermitane e il figlio di una vittima, che poi è uno dei personaggi principali del libro di Luca. Penalista: «Visto che sei colto, ricordati di questo verbo: intruppicare. Mai intruppicare nelle Misure di prevenzione di Palermo. Sai quando entri, non sai quando esci...». Figlio: «Come faccio a spiegare a mio padre che è intruppicato, quello prima mi ride in faccia ma poi si spara un colpo in testa...».Gli altri protagonisti di questo noir siciliano hanno naturalmente un nome – a cominciare da Franco Lena, che chiamano con rispetto ingegnere ma non è mai stato ingegnere se non per una di quelle sconosciute università straniere che gli ha consegnato una pergamena dietro adeguato compenso – e un loro incubo da raccontare dopo avere incrociato per mala sorte Silvana Saguto e la sua corte dei miracoli.I maggiordomi a palazzoL’“ingegnere” Lena, prima costruttore e poi imprenditore vinicolo, nel 2010 finisce dentro con l’accusa di avere come amici i Madonia della Piana dei Colli, il boss Salvatore Lo Piccolo, e nientedimeno che il vecchio padrino di Corleone, Bernardo Provenzano. Assolto in primo grado, assolto in appello, assolto in Cassazione. Spolpato però da una giustizia che gli ha fatto perdere tutto.Un dibattito violento si è aperto da qualche anno in Italia sul “doppio binario”, la non colpevolezza decretata da un tribunale e la colpevolezza certificata dalle Misure di prevenzione, ma le nefandezze ricostruite in La notte dell’Antimafia vanno ben oltre scontri ideologici o filosofie giudiziarie, perché i crimini sono solo crimini e nient’altro.Con il male che si mischia e si confonde fino a perdersi nel grottesco.«Peppe, dove siete? Per cortesia, prima passate a prendere i ricci al Borgo». E un’altra volta: «Peppe, mi raccomando passa in farmacia per l’aspirina di mio padre, ah ci sarebbe pure la giacca della prefetta da portare in tintoria. Tranquillo, non ti faccio fare tardi stasera, lo so che è il compleanno della bambina, lo so, dieci volte me l’hai detto, pensi che sono rincoglionita?». Il caposcorta, Peppe, usato come un cameriere dalla “zarina”. E guai a contraddirla, sennò gli occhi della giudice diventavano due fessure e lei cominciava a travolgere tutti quelli che si trovavano sul suo cammino.Ancora se la ricordano a Palermo quella scena dentro l’aula bunker dell’Ucciardone, quando Silvana Saguto si trovò faccia a faccia con Totò Riina e lo trattò come una pezza da piedi. Con il presidente della corte di assise che accanto quasi tremava, e con lei che andava ripetendo: «Io a Riina gli ho fatto prendere sedici ergastoli». Ma poi era cambiato tutto. Soprattutto era cambiata lei.Al suo avvocato preferito, Gaetano Cappellano Seminara, diceva: «Tanino, io sono come Dio onnipotente. Posso disfare tutto quello che voglio. Chi può dirmi di no?»Il libro svela il marcio di una lunga stagione siciliana e tutto ciò che è accaduto dopo le stragi del 1992, il caso Saguto e il caso Montante (l’ex vicepresidente di Confindustria «nel cuore di un capomafia» eppure riconosciuto come un faro dell’Antimafia), le ambiguità e gli appetiti di alcune associazioni, l’omertà della corporazione dei giudici fino a un’inchiesta che ha travolto i “buoni” e i loro complici.Silvana Saguto prima espulsa dalla magistratura e poi condannata dalla Cassazione, con il marito Lorenzo, con il fido avvocato Tanino, con il professore universitario Carmelo Provenzano, un altro maggiordomo della zarina.Ma, al di là delle responsabilità penali, la rete dei favoreggiatori di Silvana Saguto era molto più estesa. Basterebbe sfogliare le carte e, soprattutto, ascoltare le intercettazioni ambientali, per scoprire fino a dove arrivavano i tentacoli delle Misure di prevenzione. Un sistema molto malato che Lucio Luca ben ci descrive nel suo “romanzo”.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAttilio Bolzoni Giornalista, scrive di mafie. Ha iniziato come cronista al giornale L'Ora di Palermo, poi a Repubblica per quarant'anni. Tra i suoi libri: Il capo dei capi e La Giustizia è Cosa Nostra firmati con Giuseppe D'Avanzo, Parole d'Onore, Uomini Soli, Faq Mafia e Il Padrino dell'Antimafia.

Filippo Turetta, il prossimo 18 dicembre il suo compleanno in carcereNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 186

Palermo, via monopattini e biciclette in due vie del centro

Incidente a Riva del Garda: morto un uomoGenova: sub muore in un'immersione: si pensa ad un malore

Agrigento, marito e moglie morti in casa: corpi trovati dalla nipoteFilippo Turetta è atterrato in Italia: trasferito nel carcere di Verona

Amanda Knox: "Rudy Guede è libero mentre io combatto per riabilitare il mio nome"

Filippo Turetta al Gip: "Voglio pagare per ciò che ho fatto"Boato a Venezia, aereo rompe il muro del suono: decine di segnalazioni

Ryan Reynold
Filippo Turetta, il neurologo Sorrentino: “Doveva andare da uno psichiatra, non da uno psicologo”Filippo Turetta, il prossimo 18 dicembre il suo compleanno in carcerePolmonite, Bassetti contro i no vax: “Il boom di casi è colpa loro”

Professore Campanella

  1. avatarAssalto alla Cgil, Fiore e Castellino condannatianalisi tecnica

    Filippo Turetta, la compagna di Giulia: "Era onnipresente, morboso e subdolo"Caso Cecchettin, gli psicologi di Turetta saranno sentiti dai carabinieri di VeneziaFiorenza Rancilio, la procura di Milano chiede il carcere per il figlioKimberly Bonvissuto, continuano le ricerche della ragazza scomparsa a Busto Arsizio

    1. Papa Francesco: storica decisione sulla benedizione delle coppie gay in chiesa

      1. avatarNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 183analisi tecnica

        Caso Cecchettin, gli psicologi di Turetta saranno sentiti dai carabinieri di Venezia

  2. avatarLa denuncia di una donna: "Mio marito mi ha picchiato fino a farmi abortire"MACD

    Procura, a Roma oltre 10 casi di violenza sulle donne al giornoViolenza sulle donne, le nuove direttive dei carabinieri: la circolareGrave incidente a Manduria: un morto e sette feritiMantova, frontale tra auto camion: morto il giovane Lorenzo Radaelli

  3. avatarIncidente a Portogruaro, chi sono le vittimeMACD

    Alessandro Meluzzi: le sue condizioni dopo il ricovero d'urgenzaLicenziato per una bestemmia, i sindacati annunciano lo sciopero a oltranza25 novembre, a Roma e Milano si manifesta contro la violenza sulla donna. Schlein: "Partecipazione straordinaria"Alex Pompa: "Sono pentito di aver ucciso mio padre"

Napoli, esondato il lago Patria: i danni del maltempo

Napoli, esondato il lago Patria: i danni del maltempoPrevisioni meteo: cosa attendersi negli ultimi giorni del 2023*