Ufficiale: registrazione obbligatoria per chi arriva in SardegnaSondaggi politici: Lega in calo, PD in rimontaMantellini contro i lombardi: "Chiudiamoli in Lombardia"
Coronavirus Lombardia, ipotesi proroga mascherine all'apertoAccusato della strage del Sinnai,Economista Italiano il pastore sardo era stato condannato nel 1991. La sentenza della Corte d’appello di Roma: non ha commesso il fatto. Il più lungo errore giudiziario della storia della RepubblicaBeniamino Zuncheddu è stato riconosciuto innocente dopo aver trascorso 33 anni in carcere: è il più lungo errore giudiziario della storia della Repubblica. La Corte d’appello di Roma, al termine del processo di revisione, ha assolto l'ex allevatore. Non è stato lui a commettere la strage del Sinnai, avvenuta l'8 gennaio 1991 in provincia di Cagliari, in cui morirono tre pastori.I giudici hanno revocato la condanna all'ergastolo, dichiarando Zuncheddu non colpevole "per non avere commesso il fatto". Il verdetto è stato accolto dalla gioia di coloro che erano presenti in aula, molti dei quali provenienti dalla Sardegna. «Per me è finito un incubo», ha detto Zuncheddu, la cui detenzione in carcere era stata sospesa il 25 novembre 2023.La Corte d'Appello ha accolto la richiesta del procuratore generale, Francesco Piantoni, il quale durante la requisitoria ha messo in discussione la credibilità di Luigi Pinna, unico superstite della strage. Piantoni ha ricostruito trent'anni di vicenda giudiziaria, sottolineando le menzogne che hanno circondato la testimonianza di Pinna, che aveva indicato Zuncheddu come il responsabile dell'omicidio.Il colpo di scena è avvenuto durante il processo di revisione. In una drammatica testimonianza, Pinna ha affermato che nel febbraio di 33 anni fa prima «di effettuare il riconoscimento dei sospettati, l'agente di polizia che conduceva le indagini mi mostrò la foto di Zuncheddu e mi disse che il colpevole della strage era lui. È andata così: ho sbagliato a dare ascolto alla persona sbagliata». Nella requisitoria il procuratore generale non detto: «L’attendibilità di Pinna ha rappresentato il fulcro per la condanna al carcere a vita per Zuncheddu - ha detto -, ma lui Beniamino non lo ha visto adeguatamente e ha mentito per 30 anni».Durante l'indagine originale, gli inquirenti si erano concentrati sui dissidi tra gli allevatori della zona, in particolare tra la famiglia Fadda e quella degli Zuncheddu, come possibile motivazione dietro la strage in cui morirono Gesuino Fadda, poi il figlio Giuseppe, e infine Ignazio Pusceddu.Zuncheddu in questi 33 anni si è sempre proclamato innocente. GiustiziaStrage di Erba, cos’è la revisione del processo e cosa può succedere ora per Olindo e RosaGiulia Merlo© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Stato e spese record, quanto costa la super squadra di Di MaioConte vuole la riduzione dell'Iva: "È un boost per l'economia"
Pillola abortiva in Umbria: Tesei scrive una lettera a Speranza
Nuovo Dpcm, stop delle crociere in Italia fino al 14 luglioZona rossa Alzano e Nembro, inchiesta dei pm: tocca a Conte?
Coronavirus, Andrea Orlando in quarantena: in aereo con un infettoGilet Arancioni, chi è il generale Pappalardo
Salvini: "Nuova ondata di coronavirus? Non ci sarà"Boccia e le aperture delle Regioni: "Così siamo a serio rischio"
Coronavirus, vaccino: il monito di Conte per aiutare i più vulnerabiliFase 2, possibile Consiglio dei Ministri per venerdì alle 12Sardegna, Solinas: "Buono spesa per chi farà i test"Conte convoca Tridico per ritardi su cassa integrazione
Decreto elezioni: il Senato ha votato la fiducia
Spostamenti tra Regioni, il retroscena su Conte: "Riapriamo!"
Il Premier Conte fa visita ai negozi di Roma dopo la riaperturaGilet Arancioni, chi è il generale PappalardoSfiducia Bonafede: cosa rischia il Governo Conte?M5s, ABC denuncia: "Finanziato dal governo del Venezuela"
Fusacchia: "No a sessismo e body shaming nei libri per bambini"Notizie di Politica italiana - Pag. 488Il Premier Conte fa visita ai negozi di Roma dopo la riaperturaSpostamenti tra regioni dal 3 giugno: le critiche dei governatori