Smart working e produttività, lo studio: "Il 37% lavora più di 40 ore a settimana"Global Summit Human Resources 2020, al via la quarta edizioneReddito di cittadinanza, il ministro Orlando vuole collegarlo a percorsi di istruzione
Festival Fundraising 2021, ultimi giorni per la tariffa early birdCon 179 voti favorevoli i deputati mettono a battesimo il nuovo esecutivo a guida socialista,èilsìdellaulacominciailnuovogovernoSáProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock sostenuto anche dagli alleati di Sumar e dai partitini indipendentisti. I «patrioti» di Vox, l’estrema destra alleata di Meloni, e i popolari, sia spagnoli che europei, sono pronti a tutto pur di rendere la vita impossibile a Pedro Sánchez I mille e seicento poliziotti schierati davanti al Congresso sono il segnaposto della tensione stimolata dalle destre spagnole. Viceversa, le quattordicimila parole inanellate da Pedro Sánchez per battezzare il suo nuovo governo – e va detto che mai c’era stato discorso più lungo da almeno quarant’anni – significano il tentativo di «portare quattro anni di stabilità, senza cedere alle spinte reazionarie e ai tentativi di regredire verso lo scontro». Dopo che il leader popolare Alberto Núñez Feijóo ha avuto la sua occasione di formare un governo, e neppure abbracciando la destra estrema di Vox ha ottenuto una maggioranza, il premier socialista assume questo giovedì il suo nuovo incarico. E lo fa tenendo insieme un ampio ventaglio di forze, che va dalle sinistre (Psoe e Sumar) ai vari partitini indipendentisti: il nuovo esecutivo viene messo a battesimo dai 179 voti favorevoli in Congresso, addirittura più voti che nelle precedenti investiture di Sánchez. Già alla prima votazione, una piena maggioranza assoluta (composta dai 121 seggi socialisti, 31 dalla formazione alleata di sinistra a guida Yolanda Díaz, i 7 seggi di Erc, 7 anche da Junts per Catalunya di Carles Puigdemont, 6 di Bildu, 5 di Pnv, uno di Bng e uno di Cc) a fronte dei 171 contrari (popolari, Vox e Upn). Siccome l’amnistia per gli indipendentisti catalani è stata la leva fondamentale per sbloccare l’accordo con le formazioni nazionaliste, l’amnistia diventa anche il grimaldello preferito dalle destre per scardinare la nuova maggioranza. E qualora ciò non riesca, per destabilizzarne comunque l’azione di governo, oltre che, per conseguenza, la Spagna stessa. Destre e rovesciamenti Il nuovo governo Sánchez si regge su una maggioranza parlamentare. L’opposizione delle destre spagnole si baserà su qualsiasi strumento a disposizione – parole, provvedimenti, aule, strade – e consisterà in un rovesciamento anzitutto semantico, se non di piazza e in stile trumpiano, come si vede già dagli assalti e dalle manifestazioni violente contro le sedi del partito socialista spagnolo. Disposti a tutto per il potere, e quando il potere non lo si può avere, disposti a destabilizzare chi lo detiene. I «patrioti» di Vox, l’estrema destra spagnola alleata di Giorgia Meloni in Europa, e il Partito popolare, sia spagnolo che su scala europea, sono pronti a tutto pur di rendere la vita impossibile a Pedro Sánchez. Gli esiti sono paradossali: Santiago Abascal, leader di Vox, che è una formazione di matrice neofranchista tuttora intenzionata a spazzar via le leggi sulla memoria, in aula questo mercoledì ha accusato Sánchez di essere un dittatore e un golpista. E i paradossi non restano nei confini spagnoli, perché il plenipotenziario dei popolari europei, Manfred Weber, li sta esportando anche a Bruxelles. E succede così che lui e il suo Ppe, abituati ormai a negoziare con le destre estreme, e avvezzi anche a chiudere gli occhi sugli attacchi allo stato di diritto da parte di membri e alleati, accusino formalmente Sánchez di minare la rule of law. Parole, giudizi, tensioni Il lavoro di destabilizzazione della nuova maggioranza avviene a più livelli e con più ruoli. Il popolare Núñez Feijóo accusa il leader socialista di «brogli elettorali» e convoca la stampa straniera per denunciare «gli attacchi allo stato di diritto», mentre il parallelo a livello europeo Weber pretende che l’Europarlamento dibatta del «deterioramento dello stato di diritto» in Spagna. Nessun dibattito ha voluto invece, Weber, quando si è scoperto che il governo greco di Kyriakos Mītsotakīs, suo alleato e pezzo grosso nel Ppe, era coinvolto nello scandalo di spionaggio dell’opposizione, eurodeputati compresi. I popolari, sia spagnoli che europei, accusano i socialisti di fare una mossa «corrotta», non democratica e «incostituzionale» portando avanti l’amnistia: «Mina l’indipendenza della magistratura». In Spagna i popolari hanno tenuto sotto sequestro per anni il Consiglio generale del potere giudiziario (CGPJ) impedendo il rinnovo dei membri. Adesso, anche se Sánchez ha chiarito già quest’estate che non farà nulla di contrario alla Costituzione, il Partido popular punta a dimostrare il contrario. Sarà lawfare, guerra a colpi di cavilli, giudizi di costituzionalisti e tribunali. Ma comunque i popolari, avendo avuto l’incarico dal re, e poi avendo fallito, non osano dire che la maggioranza Sánchez sia illegittima. Questo lo lasciano dire ad Abascal, che parla di «golpe» per poi esser bacchettato dalla presidente socialista della Camera. «Guardi che la Spagna la dittatura la conosce», rammenta Francina Armengol. E poi a loro volta, i «patrioti», lasciano parte del lavoro violento in piazza a formazioni estremiste. Una divisione del lavoro sporco. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter
Decreto Sostegno di Draghi cancella i debitiDpcm, le misure del Governo destinati alle imprese colpite
Lockdown a Natale, quanto costerebbe all'Italia
Cashback: in arrivo una stretta contro i mini pagamentiBonus PC Internet: requisiti ISEE e come funziona
Decreto sostegni bis, la bozza in Cdm: previsti 14 miliardi per nuovi ristori, tutte le novitàDl Sostegni bis, aiuti alle imprese: più soldi ai ristoranti senza dehors
Covid, l'Inps attiva congedo per genitori con figli in Dad o quarantenaBonus sociale: in arrivo sconti sulle bollette di luce, acqua e gas
Codici sconto online per le farmacie: ecco come risparmiareSuperbonus al 110%, il governo firma i decreti attuativiAssegno unico per i figli 2021, a chi spetta e come fare richiestaSovraindebitamento, l'avvocato Fabio Cesare: "Ci vuole un'altra dialettica tra povertà e ricchezza"
Decreto sostegni bis, la bozza in Cdm: previsti 14 miliardi per nuovi ristori, tutte le novità
Agenzie di scommesse a serrande abbassate:settore in crisi
Lotteria degli scontrini, troppo bassa la probabilità di vincitaConfindustria annuncia: nessuna ripresa economica prima di giugnoDichiarazione dei redditi precompilata 2021: da quando sarà disponibile e la scadenzaOpenbox, partner SEO&Love 2020
Cosa prevede il Decreto Agosto: dal lavoro a fisco e voucherSmart working fino a settembre 2021, cosa cambia con la proroga dello stato di emergenzaBonus carte di credito e bancomat: agevolazioni fino a 300 euroCashback, scopri come presentare il reclamo dal 15 luglio per l'annullamento delle transazioni sospette