Rc auto alle stelle? E Napoli è invasa da targhe polacche: ecco come funziona il “tranello” legale - Tiscali NotizieLucia Annunziata: «Il Pnrr crea clientele. Autonomia? Un’offesa per il Mezzogiorno»Al Giffoni Next Generation Sara Doris e il racconto del padre Ennio - Tiscali Notizie
Rai, si apre la corsa per il nuovo cda. I dubbi su Marano: Usigrai minaccia lo scioperoEcco un nuovo invio de La Deutsche Vita: parliamo di incarichi politici e della concezione del maschio nel panorama del potere tedesco. Due temi che si incrociano nell’assegnazione dei ruoli più importanti nel nuovo governo,MACD che dovrà trovare la quadra anche per l’addio al carbone, un grosso tema nella transizione energetica tedesca. Per iscriverti alla newsletter, clicca qui Liebe Leser*innen, Nel lungo processo che porterà alla nascita del nuovo governo tedesco, è giunta l'ora dello scontro con le ambizioni personali. Le figure che dominano in queste ore le cronache politiche della stampa tedesca sono tre: Christian Lindner, Robert Habeck e Lars Klingbeil. Fanno ciascuno parte di uno dei tre partiti della coalizione semaforo: Lindner, il capo della Fdp, ambisce al ministro delle Finanze, Habeck, cosegretario dei Verdi, sogna di allungare le mani sul ministero dell'Interno e Lars Klingbeil, figura di punta della Spd e della campagna elettorale di Olaf Scholz. Se le cose si mettessero bene per Lindner, si tratterebbe della coronazione del suo sogno mai nascosto. L'ultima volta che il capo di quel ministero apparteneva al partito liberale è stata negli anni Sessanta: il partito gli deve tanto, il leader l'ha recuperato quando i consensi erano a terra e l'ha portato a essere l'ago della bilancia. L'idea che un falco come lui diventi il successore di Scholz e possa avere la visibilità internazionale che gli ultimi inquilini del ministero hanno avuto inizialmente strideva con l'idea che la coalizione semaforo voleva dare di sé. I liberali si sono ampiamente spesi in campagna elettorale per il rientro nelle regole rigide previste dalla Costituzione dei conti tedeschi, agitati dalla pandemia. Anche in Europa, Lindner da ministro delle Finanze sarebbe poco tollerante nei confronti di chi trasgredisce alle regole del debito. Secondo una parte dell'opinione pubblica, a cui dà voce in un recente editoriale sulla Zeit Clemens Fuest, direttore dell'istituto Ifo, in realtà sarebbe una scelta che riequilibrerebbe un andamento più lasco in fatto di regolamentazione internazionale economica. Anche Robert Habeck sta cercando una soluzione per accontentare il suo ego. Dato in un primo momento come alternativo a Lindner al ministero delle Finanze, Habeck dovrebbe secondo le ultime indiscrezioni fare da sponda alla candidata cancelliera Annalena Baerbock, che potrebbe trovar posto agli Esteri o alla Transizione ecologica, al ministero dei Trasporti. Un posto tattico, soprattutto considerato il flusso di denaro che finanzierà negli anni a venire l'adeguamento del paese alle nuove esigenze imposte dal cambiamento climatico, che sarà gestito soprattutto da questi due ministeri. Se i Verdi decidessero di reclamare per sé il tandem della transizione, potrebbero avere davvero l'impatto promesso in campagna elettorale. In mattinata è arrivata invece la notizia che un altro favorito per un incarico nell'esecutivo uscirà molto probabilmente dalla corsa: parliamo di Lars Klingbeil, dal 2017 segretario generale della Spd dopo aver ricoperto quasi tutti gli incarichi previsti dal cursus honurum del partito e diverse legislature da parlamentare alle spalle. Il quarantatreenne nei desideri del direttivo della Spd dovrebbe andare ad affiancare Saskia Esken nella segreteria del partito. Esken, considerata un'esponente radicale anche all'interno del proprio partito, aveva portato alla candidatura Olaf Scholz insieme al cosegretario Norbert Walter-Borjans, che però qualche settimana fa ha annunciato di non volersi ricandidare. Ora il suo posto dovrebbe esser preso da Klingbeil, considerato uno degli astri nascenti della socialdemocrazia tedesca: ora il suo compito sarà portare la razionalità e la moderazione che sono diventate il marchio di fabbrica di Olaf Scholz anche nella dirigenza di partito. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLisa Di Giuseppe
Decreto Flussi: cosa c'è da sapereDe Luca: "Meloni ha comunicato sua vera identita'" - Tiscali Notizie
Emiliano "Patto coesione? Non è la Puglia che sta perdendo tempo" - Tiscali Notizie
Domenica delle Palme e anniversario della morte di Giovanni Paolo II: il ricordo di ZaiaIl ministro Urso inaugura a Napoli la Casa del Made in Italy - Tiscali Notizie
Lucia Annunziata: «Il Pnrr crea clientele. Autonomia? Un’offesa per il Mezzogiorno»Per Silvio Berlusconi si sta operando con un "trattamento citoriduttivo"
Vento, incendi, terremoti: il Ponte sullo Stretto sotto esame. Tutti i limiti del progetto di SalviniIl governo accelera. La corsa al cda Rai entra nel vivo
Elly Schlein fa gli auguri a Silvio Berlusconi di "pronta guarigione"L’autonomia differenziata approda in aula, ma è già ostruzionismo. Premierato in arrivoMaltempo, martedì 16 maggio allerta meteo in 14 regioni - Tiscali NotizieNordio sulla riforma della giustizia: “A giugno ddl su prescrizione e intercettazioni”
Le vie dell’acqua e il sud che non cresce. Come affrontare la crisi idrica
Campi Flegrei, Curcio"Lavorare per maggior coinvolgimento esercitazioni" - Tiscali Notizie
Calenda su Renzi: "Riformista non sarà giornale di partito"Lo scrittore Lagioia: «La primavera di Bari deve andare avanti»Autonomia, la Campania approva la richiesta di referendum - Tiscali NotizieConte attacca Domani: «Ignobile». Ecco l’affare sul Molino Stucky con il pregiudicato Taddeo
Cpr in Albania, il governo ha fretta ma poche certezzeLandini: «Siamo una società fondata sulla precarietà». Conte e Schlein a Portella della GinestraSondaggi politici, continua l'effetto Schlein per il PdLe polemiche sul Pnrr "impantanato" e sui fondi esigui alla Sanità