File not found
BlackRock Italia

Autovelox illegali vanno ritirati: quali sono, su quali strade fanno multe

Brasile, primi due morti per febbre Oropouche: "Sintomi come dengue grave"Parigi 2024, oggi l'eroe delle Olimpiadi è Bob il bagnino: la storiaCompie 117 anni e festeggia insieme alla sorella di 107: «Mangia bene e credi in Dio è l'elisir di lunga vita»

post image

Alice Sabatini, il matrimonio con Gabriele Benetti: l'abito da sposa con le piume, la location e gli invitatiIl professor Antonio Brusa,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock presidente della Società italiana di didattica della storia, Sididast, tra gli autori delle Indicazioni nazionali del 2012, interviene sulla riforma avviata dal ministro Valditara che ha instituito una commissione per scrivere nuove indicazioni e modificare i programmi scolastici in chiave identitariaTutti gli articoli di Tempo pieno, la scuola di DomaniSei un/a insegnante? Puoi abbonarti a Domani con la carta del docente a soli 80 euroConviene affrontare con calma – «rilassati», come chiede il ministro – la discussione sulla ventilata riforma delle Indicazioni nazionali vigenti, che andrebbero cambiate sostanzialmente per due motivi: i famosi dinosauri e la scarsa snellezza del curricolo, troppo infarcito di contenuti.Ora: i dinosauri entrarono nelle classi italiane quando gli estensori del programma promulgato da Letizia Moratti decisero che i bambini della primaria dovevano studiare “la storia prima dell’uomo”. Ma si era nel 2004.Dopo, si sono succedute ben due riformulazioni del programma (2007 e 2012), che hanno escluso i dinosauri dal momento che vi si dice in entrambi che la storia insegnata inizia con l’ominazione, cioè l’insieme dei processi evolutivi che hanno condotto alla specie umana.I programmi Moratti, inoltre, affastellavano oltre cento argomenti obbligatori nel corso del primo ciclo, e cioè dalla quarta primaria alla fine della secondaria di primo grado. A fronte di questa lunga teoria di fatti e processi da imparare (fra i quali c’era anche lo studio dell’Inno e della bandiera nazionali), le Commissioni successive hanno operato un taglio drastico.Oggi, gli argomenti obbligatori, quelli intorno ai quali organizzare il curricolo, sono i processi che periodizzano fondamentalmente la vicenda umana: l’ominazione, la rivoluzione neolitica, la rivoluzione industriale, la globalizzazione e la storia ambientale.La ragione di questo intervento è nel fatto che la progettazione del curricolo non appartiene al governo centrale, ma è compito della scuola. Quindi, il governo decide gli argomenti fondamentali, fornisce indicazioni sulla qualità della didattica e raccomandazioni sulla correttezza scientifica di ciò che si insegna.Il resto lo fa l’insegnante, che elaborerà il suo curricolo secondo le esigenze della classe, inserendo anche i Velociraptor se lo ritiene utile. L’autonomia scolastica è senz’altro un aspetto della nostra scuola che possiamo discutere: ciò non toglie che, se il ministro vuole un programma semplificato e senza dinosauri, ce l’ha già. E sono le Indicazioni nazionali vigenti. CommentiIl tempo, l’evoluzione, il pensiero scientifico: a cosa serve insegnare i dinosauri ai bambiniGuido BarbujanigenetistaLa commissione dei pedagogistiPer trovare le ragioni per le quali il Ministro ha deciso di cambiarle, dobbiamo guardare la composizione della Commissione di studio che ha il compito di definire le Linee guida, sulla base delle quali (presumibilmente) dovranno lavorare le sub-commissioni disciplinari. Su questo punto, infatti, le critiche si stanno facendo numerose e, in particolare, sono intervenute quasi tutte le associazioni storiche con un documento unitario.Penso che occorra distinguere due obiezioni. La prima riguarda il fatto che si tratta di una Commissione interamente costituita da pedagogisti. La tradizione italiana ci presenta due modelli di Commissione: uno ristretto (per esempio quella della Moratti) e un altro allargato e diversificato. E qui gli esempi non mancano, dalla “Commissione dei 90” (così si chiamò quella che riformò i programmi della media nel 1979), alle Commissioni Falcucci, Brocca, De Mauro, Berlinguer.Altre commissioni, per quanto ristrette, come quelle del 2007 e del 2012, erano composte da personalità di varia estrazione e cultura (pedagogisti, epistemologi, insegnanti, ispettori ai quali si aggiunsero i disciplinaristi). Tuttavia, non era mai successo che questo organo fosse composto da soli pedagogisti. Quasi una commissione blindata.Piccoli italiani orgogliosiE questo porta alla seconda obiezione, che nasce dalla lettura del libro che la presidente della Commissione, Loredana Perla, ha pubblicato insieme a Ernesto Galli della Loggia, Insegnare l’Italia. Una proposta per la scuola dell’obbligo (Morcelliana 2023). Alla sua uscita, Marcello Veneziani lo salutò scrivendo che «uno scritto di questo genere viene pubblicato ora perché c’è un governo guidato e motivato dal tema dell’italianità, dell’identità nazionale, dell’amor patrio».Quindi, c’è un obiettivo politico forte alla base dell’iniziativa ministeriale: sostituire le Indicazioni vigenti, che puntano a sviluppare le capacità dell’allievo di leggere e comprendere i fenomeni sociali (le potremmo definire “cognitive”) con delle Indicazioni “identitarie”, orientate a trasformare gli allievi delle nostre scuole in “piccoli italiani”, orgogliosi della loro eredità culturale.Non si tratta, come teme Corrado Augias, di abbandonare il tema della patria a una sola parte politica. Qui occorre, invece, ragionare sul ruolo della storia nella formazione dei cittadini, consapevoli che ciò che sta accadendo non è un qualcosa di tipico della politica spicciola italiana, ma è una tendenza che, partendo soprattutto dall’Europa orientale, sta investendo come uno tsunami le democrazie occidentali.È, infatti, nei paesi ex-comunisti che, alla caduta del Muro, i governi hanno immediatamente attivato insistenti politiche identitarie, fra le quali una riscrittura dei programmi di storia, fatta sul modello dei programmi occidentali dell’Ottocento.Certamente, le argomentazioni para-pedagogiche per rendere più soft questo progetto non mancano e già circolano: sul fatto che ci sono identità non aggressive, che bisogna conoscere se stessi prima di conoscere gli altri, che le società lontane sono astratte per i bambini e così via.Se ne può discutere. Ma resta il fatto che, in questo modo, la storia, da disciplina scientifica scelta dalla collettività per incrementare le capacità cognitive dei propri cittadini, diventa uno strumento di politica nelle mani di un governo. E questo, nonostante le raccomandazioni del ministro, non può rilassare nessuno. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAntonio Brusapresidente della Società italiana di didattica della storia, Sididast

Treno fermo sui binari, pendolari escono dal tunnel in fila indiana. Cosa è successo a RomaIa canta contro le relazioni tossiche, esce 'Basta Basta Basta'

Elena Cecchettin dopo le parole del padre di Turetta: "C'è normalizzazione della violenza"

Dengue, West Nile, Chikungunya e Zika: prime vittime e contagi in aumento (anche autoctoni). I dati ufficiali dell'IssParigi 2024, Nicolò Martinenghi oro 100 rana: primo trionfo Italia

"Il convivente di fatto è un familiare", la sentenza della ConsultaNapoli, inaugurata stazione San Pasquale della linea 6 della metropolitana realizzata da Webuild

Delirio a Gallipoli, scoppia la rissa al Lido Zen: «Insulti e botte per delle ragazze». Daspo a due giovani, cosa è successo

Sesso al parco vicino all'area giochi per bambini, due ventenni si nascondono sotto alla tovaglia per il pic nic ma arrivano i carabinieri: «Rivestitevi»Se la libertà è a senso unico diventa violenza simbolica

Ryan Reynold
Raoul Bova in “Emily in Paris”: «La prima scena? A letto con Philippine Leroy-Beaulieu. La parità di genere nel cinema sta arrivando»Zuppi: sicurezza sul lavoro, in gioco la nostra dignitàDengue: a Padova una donna infetta dal virus portato dalle zanzare. Sintomi e cura della malattia

investimenti

  1. avatarUltimo sullo yacht a Napoli, fan lo raggiunge in alto mare a nuoto: «Mamma dice che sono pazzo ma non mi interessa». Il video è viraleGuglielmo

    Caldo afoso senza fine, oggi bollino rosso in 6 cittàL'economia cinese è in difficoltà, l'Italia può trovare spazi. Il punto di BoselliPalinsesti Rai, Mara Venier raddoppia: non solo Domenica In. Il nuovo programma per coppie in stile Maria De FilippiFausto Pinna, morto lo storico compagno di Iva Zanicchi: aveva 74 anni, era malato da tempo

    1. Toti, il processo comincerà il 5 novembre. L'ex presidente della Liguria: «Ci difenderemo da ogni accusa»

      1. avatarDietro il golpe fallito in Bolivia la dipendenza dalle risorseBlackRock

        Caldo e afa con 40°C all’ombra, Caronte infuoca l’Italia: ecco quando finisce

  2. avatarDengue: a Padova una donna infetta dal virus portato dalle zanzare. Sintomi e cura della malattiaanalisi tecnica

    Ucciso con una coltellata al cuore in un regolamento di conti: aveva organizzato una spedizione punitiva ma ha avuto la peggioEscalation nell'est del Congo: si combatte alle porte di Goma"Il convivente di fatto è un familiare", la sentenza della ConsultaStefano Cirillo ha la leucemia, l'annuncio del tiktoker: «La vita è strana, un giorno d'estate scopri di avere un cancro maligno»

  3. avatarFebbre Oropouche, tutti i sintomi del virus killer: chi rischia e come difendersianalisi tecnica

    La croce diventata “virale”, il segno di quel che censuriamoOlimpiadi, Settebello eliminato (e derubato) ai quarti: la Federnuoto valuta il ricorso al Tas. «Solidarietà? Non ce ne facciamo nulla»Mara Venier operata, Nicola Carraro risponde piccato: «Cosa ne sai? Parlate a vanvera». Cosa è successoLa storia Patrick C. Goujon, prete e gesuita nonostante gli abusi subiti

Nonna Giovanna sfrattata a 82 anni, casa sua diventerà un b&b. La disperazione della donna: «Non so dove andare»

L'iperconnessione è una piaga sociale e ce ne stiamo accorgendoSui migranti serve «un progetto politico lungimirante»*