File not found
Guglielmo

PD, Paola De Micheli annuncia la candidatura alla segreteria: "Ho la voglia di cambiare"

Tetto agli stipendi pubblici, cos'è e come potrebbe cambiare con il decreto Aiuti bisFrancesco Lollobrigida durissimo sulle dichiarazioni di BerlusconiRigassificatore a Piombino, il M5s alla Camera vota a favore per sbaglio: "Errore materiale"

post image

L’audio inedito di Berlusconi: “Ho chiesto a Meloni tre ministeri. Mi ha riso in faccia”Colloquio a palazzo Chigi per risolvere le tensioni: “Daremo il nostro contributo,Capo Analista di BlackRock ma no a sacche di impunità”, ha detto Conte. Altolà di Salvini: “La riforma non si tocca di una virgola” Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e il presidente del consiglio Mario Draghi si sono incontrati a Palazzo Chigi. Oggetto del colloquio: la riforma della giustizia penale, che contiene la riscrittura della legge Bonafede sulla prescrizione. Quarantacinque minuti di colloquio, toni apparentemente cordiali e un Conte che ha lasciato palazzo Chigi rilasciando dichiarazioni di tutt’altro tono rispetto al muro che aveva alzato contro il ddl penale solo qualche giorno fa. «È stato un incontro proficuo e cordiale», ha detto il leader del Movimento. «Io ho assicurato un atteggiamento costruttivo da parte del Movimento 5 stelle. Daremo il nostro contributo per migliorare e velocizzare i processi, ho ribadito che saremo molto vigili perché non si creino soglie di impunità», ha aggiunto con il suo proverbiale equilibrismo nel non dire, pur rispondendo alle domande dei cronisti. Che cosa si siano detti durante l’incontro, infatti, non è stato chiarito, come nemmeno è stato messo a fuoco se il Movimento ha incassato da Draghi la disponibilità a modificare il ddl, come da richiesta dei parlamentari capitanati dallo stesso Conte, in opposizione alla linea più “governativa” di Beppe Grillo. Ad oggi, i fatti sono questi: il cdm ha approvato all’unanimità il maxi emendamento del governo al testo base, una sorta di fiducia anticipata che blinderebbe l’accordo; oggi scadono i termini per la presentazione dei sub emendamenti in commissione Giustizia alla Camera e il 23 luglio è programmato l’avvio della discussione d’aula. La sensazione è che Conte sia entrato a palazzo Chigi con un mandato molto più di rottura, forte anche di una sponda del Partito democratico: in particolare, doveva ribadire che la prescrizione targata Cartabia è inaccettabile. Invece, Draghi sarebbe riuscito ad ammansirlo, mettendo il veto su una riapertura – anche solo di qualche giorno – dei lavori in commissione per modificare il testo. Durante il colloquio, l’unica disponibilità emersa da parte del presidente del consiglio sarebbe stata quella di qualche piccola modifica chirurgica, ma con la tassatività della approvazione del ddl penale in un ramo del parlamento entro l’estate. Nella testa di Draghi, infatti, c’è la roadmap fissata con l’Ue da rispettare e non è disposto a derogarla con il rischio di trasmettere sensazioni di inaffidabilità ai colleghi di Bruxelles. Lo stop di Lega e Iv Inoltre, il governo è pienamente consapevole del dato politico: il ddl penale è certamente difficile da accettare per il Movimento 5 Stelle, ma l’equilibrio in maggioranza è stato trovato, qualche piccola concessione pre cdm è già stata fatta e rimettere in discussione il testo, privilegiando un partito rispetto agli altri, significherebbe mandare all’aria tutto il paziente lavoro di tessitura fatto. Infatti, proprio mentre era in corso il colloquio, il leader della Lega Matteo Salvini ha commentato lapidariamente che «per noi non si tocca neanche una virgola» del testo e ha attaccato sia Conte che il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che «fanno i capricci» dopo che in parlamento sta arrivando una riforma della giustizia seria. Sulla stessa linea anche Italia Viva, con Matteo Renzi che ha colto l’occasione per attaccare Letta: «Ormai il Pd fa tutto quello che chiede M5s. E' curioso come prima dicano che non si tratta, poi Alfonso Bonafede chiede modifiche e loro sono pronti a farle». Conte, dunque, ora ha due ordini di problemi. Da una parte quello di porsi come neo-leader autorevole davanti alle truppe parlamentari, soprattutto quelle più contrarie alla riforma Cartabia e quindi a eletti come Vittorio Ferraresi e Giulia Sarti, che hanno annunciato le barricate in aula e chiedevano che facesse la voce grossa con Draghi. Dall’altra il ridottissimo margine di manovra concesso dal presidente del consiglio, la cui unica concessione è stata quella di non ipotizzare la fiducia sulla riforma, con il rischio di alzare i toni dello scontro. La mediazione possibile Quali possano essere i ritocchi al testo, nessuno ancora lo sa. Impossibile immaginare un ritorno al testo originario della Bonafede sulla prescrizione come vorrebbero i peones dell’ex ministro, sempre più convinti che l’unica strada sia lo scontro frontale in aula, ma senza una strategia più solida e con la consapevolezza che votare contro il ddl penale significherebbe uscire dal governo. In aiuto di Conte è intervenuto il soccorso dem, che ha sintentizzato una strada di mediazione: invece che incaponirsi ad allargare la lista di reati per cui la prescrizione processuale in appello e cassazione si allunghi fino a 3 anni e a 18 mesi, l’ipotesi è lasciare sempre al giudice la discrezionalità di valutare se, per numero di imputati e complessità, il processo debba avere prescrizione processuale “lunga”. «Ma senza snaturare la riforma», ha precisato il relatore dem Franco Vazio. Nei prossimi giorni si chiarirà se questa linea è percorribile e soprattutto se convincerà non solo i Cinque stelle, ma tutta la maggioranza. Intanto, il 21 luglio davanti a Montecitorio si radunerà una manifestazione di grillini contrari alla riforma Cartabia: non si sa quanti saranno, solo che sarà una ulteriore pressione sulle spalle di Conte. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

Sergio Mattarella contro gli speculatori: "L'Unione Europea trovi soluzioni"Meloni durissima sul tweet di Letta: "Chieda scusa"

Scritta contro Ignazio La Russa e stella a cinque punte su una sede di FdI

Chi è Matteo Piantedosi, il nuovo ministro dell’Interno del Governo Meloni?Meloni sulla scritta contro La Russa alla Garbatella: "Non prevalga l'odio"

Renzi su Schlein: "Con lei segretaria mezzo partito viene da noi"Fratelli d'Italia ha un "piano" per i centristi  e per accogliere gli “azzurri transfughi”

Il nodo pensioni del nuovo governo, cos'è l'opzione uomo di Giorgia Meloni

Flat tax incrementale, cos'è e come funziona la proposta di Giorgia MeloniLetta: “Il voto in Italia inciderà sulla situazione in Europa”

Ryan Reynold
Fondi russi ai partiti stranieri, Giorgia Meloni: "Dibattiti su cose che non esistono"Elezioni, botta e risposta tra Silvio Berlusconi e Matteo SalviniAndrea Crisanti eletto al Senato nella circoscrizione Europa: "Rispetterò le promesse"

ETF

  1. avatarIl mondo della politica è in lutto: morta a 77 anni Graziella Paganoanalisi tecnica

    Elezioni 2022, Emma Bonino chiede il riconteggio delle schede: +Europa si è fermato al 2,95%Pennabilli, il sindaco Giannini: "Sono nato con la camicia nera e morirò con essa". Scoppia la buferaIncontro Meloni-Berlusconi, c'è ottimismo nell'aria: no comment del CavaliereMontecitorio: la Camera pagherà i "portaborse" dei deputati

    1. Sondaggio Emg, circa il 70% degli elettori del M5S vorrebbe un’alleanza con il PD

      VOL
      1. avatarCovid, Speranza sulla quarta dose: "La sfida non è vinta. Gli over 60 la prenotino subito"investimenti

        Renzi ci va giù pesante: "La morte del Pd è questione di mesi"

  2. avatarGoverno, oggi alle 16.30 il Consiglio dei MinistriBlackRock

    Licia Ronzulli: "No, Giorgia Meloni non l'ho ancora vista"Piacenza, Monica Patelli è stata eletta nuovo presidente della ProvinciaNotizie di Politica italiana - Pag. 148Elezioni politiche 25 settembre 2022, affluenza alle urne: alle 23 per la Camera ha votato il 63,91%, per il Senato il 63,91%

  3. avatarLe telefonate di Draghi su Meloni e la linea di credito ai conservatori europeiETF

    Curiosità: il significato dietro la cerimonia della campanellaElezioni, Giovanna Cosenza: "Le campagne elettorali in Italia? Un disastro che va avanti da 15 anni"Dalla fuga con la figlia alla telefonata con Draghi, il primo giorno di Giorgia Meloni dopo la vittoriaSgarbi: "Io alla Cultura? Berlusconi pensa solo alla Ronzulli"

Giorgia Meloni sarà il nuovo presidente del Consiglio: ecco la lista dei ministri

Liliana Segre compie 92 anni: le dichiarazioni in un podcastGoverno, concluso l’incontro tra Berlusconi e Salvini a Villa Grande: riparte il totoministri*