Migranti, Salvini a Helsinki: scontro con Francia e GermaniaPonte Morandi, Toninelli: mancata manutenzione di AutostradeCentrodestra, giallo sull'incontro Salvini-Meloni
Tensione nel Governo, Di Maio incontra i vertici M5sIl fatto che la commissaria Jourová raccolga l’allerta sulla libertà dei media in Italia apre contraddizioni evidenti nella strategia della presidente von der Leyen,investimenti che prova ad assimilare l’estrema destra italianaL’attacco del governo Meloni alla libertà dei media è ormai talmente conclamato che neppure Ursula von der Leyen, in cerca di sostegno per il bis, può far finta di non vederlo. «Stiamo monitorando tendenze negative per quel che riguarda la libertà dei media in Italia e in Slovacchia», ha fatto sapere Věra Jourová; oltre a essere vicepresidente della Commissione europea e avere in carico lo stato di diritto, è la madrina dello European Media Freedom Act e della legge Ue contro le querele bavaglio.Il fatto che le «tendenze» emergano può avere per Meloni effetti politici in termini di alleanze e margini di manovra, e per l’Italia effetti economici qualora le violazioni dello stato di diritto spingano l’Ue a bloccare fondi.La leva di Jourová La «tendenza negativa» che Jourová registra non è un giudizio soggettivo ma un’analisi basata su approfonditi resoconti, che possono spingere Bruxelles ad attivare la leva di emergenza, come è successo nel 2022 con l’Ungheria di Orbán. Questa leva si chiama “meccanismo di condizionalità sulla rule of law” e consente di trattenere fondi Ue nel caso in cui gli equilibri democratici siano stati violati.A inizio luglio la Commissione renderà pubblico il rapporto annuale sulla rule of law per ciascuno degli stati membri. Ma già da mesi la commissaria – tra viaggi in Italia e contatti con rappresentanti di categoria – raccoglie materiale per il report, quasi pronto per essere ufficializzato. Oltre ai rischi per il pluralismo, monitorati per Bruxelles dal Centre for Media Pluralism and Media Freedom, alla commissaria arrivano le allerte di una pletora di organizzazioni.Le allerte sull’Italia «Risponderemo alla lettera inviata alla vicepresidente da associazioni di giornalisti preoccupate per la situazione in Italia», assicura a Domani il portavoce di Jourová. «I media indipendenti, cane da guardia del potere, sono un pilastro della democrazia europea». Le federazioni europea e internazionale dei giornalisti (Efj e Ifj), assieme all’Fnsi, sono tra le realtà che hanno sottoscritto la lettera spedita a fine maggio a Jourová per chiederle «un’indagine sui tentativi di presa dei media e dell’informazione pubblica» nell’Italia di Meloni.La lettera – che era stata anticipata da Domani – è promossa dallo European Movement International, il quale ha tra i membri grandi famiglie politiche europee (Ppe, formazioni liberali, Partito socialista e Verdi), la Confederazione dei sindacati europei e altre realtà.Oltre alla lettera c’è stata l’allerta della Media Freedom Rapid Response, corsa in Italia per una missione urgente a metà maggio; e già prima, l’Efj aveva messo in guardia la Commissione. L'indice mondiale sulla libertà di stampa mostra che l’Italia è retrocessa di 5 posizioni e che finisce nelle «zone problematiche» assieme all’Ungheria.Il nodo politicoPer argomentare l’assimilazione di Fratelli d’Italia in una ventura maggioranza, von der Leyen ha sostenuto di recente che Meloni superi i criteri di europeismo, antiputinismo e rispetto dello stato di diritto.Il fatto che l’allerta sulla libertà dei media in Italia sia arrivata alla Commissione apre contraddizioni evidenti nella strategia della presidente, che già in questo mandato ha chiuso un occhio su Orbán; un esempio recente: l’Europarlamento ha deciso di portarla in tribunale perché ha sbloccato all’autocrate 10 miliardi. In questo mandato Fidesz ha votato per von der Leyen presidente.«C’è preoccupazione che una presenza di FdI nella maggioranza che sosterrà la ventura Commissione possa smorzarne l’attività come guardiana dei trattati», avverte l’eurodeputata verde tedesca Alexandra Geese.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De BenedettiScrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter. Ascolta il podcast EUnicorn, l'Europa come osiamo immaginarla.
Sondaggi politici oggi: cosa succederebbe se si andasse al votoUrsula von der Leyen eletta presidente della Commissione Ue
Conte, Salvini e Di Maio annullano i loro impegni
Di Maio contro Di Battista: "Basta destabilizzare M5S e governo"Sea Watch, Nicola Fratoianni contro Giorgia Meloni
Mattarella: "Scelta saggia il dialogo costruttivo con Bruxelles"Insulta Laura Boldrini su Facebook, anche le scuse via social
Matteo Salvini pronto al voto anticipatoSalvini, a rischio il seggio al Senato: irregolarità nello scrutinio
Castelli apre alla Tav, M5s si spaccaSea Watch, l'offerta dei migranti ai parlamentari a bordoL'erede di Silvio Berlusconi: chi è il suo successore a Forza ItaliaMeloni difende Salvini: "Il figlio su moto d'acqua? Non è il primo"
Milano-Cortina 2026, forum all'Ansa con Attilio Fontana
Ira De Angelis, viene interrotto per mandare in onda Salvini
Di Maio lancia il "mandato zero", ma Appendino non si ricandidaM5s a Salvini: "Intesa Di Maio-Renzi? Inventane un'altra"Mattarella: "Scelta saggia il dialogo costruttivo con Bruxelles"Andrea Camilleri contro Salvini: tutti gli scontri
Rifiuti Roma, M5s contro l'ordinanza di ZingarettiFondi russi alla Lega, Enrico Letta: "Salvini si dimetta"Cdm, dl imprese: tutte le norme approvate dal governoCrisi di governo, scontro sulla data delle elezioni