Marito litiga e picchia la moglie sull'aereo che li portava in vacanza: pilota costretto all'atterraggio d'emergenzaPro Patria, ecco un nuovo difensore mancino: arriva Tommaso Cavalli dal Mantova (via Atalanta) - ilBustese.itSontuoso, ecologico ma finto. Ecco come si svolge un matrimonio laico
La paladina dei diritti dei più deboli in RussiaGiovani di fronte alla Chiesa di San Giovanni a Qaraqosh nella provicia di Ninive (AFP or licensors) CHIESA Iraq guerra terrorismo Louis Professore CampanellaRaphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose Iraq, il cardinale Sako: "Il male non durerà" A dieci anni dai massacri di Daesh contro i cristiani e gli yazidi, il patriarca di Baghdad dei Caldei ricorda la sofferenza che accomuna tutti gli iracheni: "Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma 'cosa hai fatto con il fratello?'" Stefano Leszczynski – Città del Vaticano Il mese di agosto di dieci anni fa rappresenta il simbolo di una tragedia collettiva che è patrimonio della memoria dell’intero Iraq. Non solo centoventimila cristiani furono costretti nella notte tra il 6 e il 7 agosto ad abbandonare le loro case e i loro averi sotto la spinta omicida del sedicente Stato islamico, ma un intero popolo – quello degli yazidi – subì il tentativo di sterminio con oltre 3000 uomini, donne, bambini e bambine uccisi e almeno 6800 persone, soprattutto donne, bambini e bambine, rapiti da Daesh. Un dramma che le Nazioni Unite hanno riconosciuto come genocidio. In Evidenza 07/08/2024 Dieci anni fa la fuga dei cristiani dalla Piana di Ninive, Sako: "Tragedia collettiva" In 120 mila furono costretti in una notte di agosto a lasciare le loro abitazioni nel nord dell'Iraq a causa dell'avanzata jihadista. Il patriarca caldeo all'agenzia Fides: "L'Isis ... È stata "una tragedia collettiva” per il popolo iracheno, spiega a Vatican News il cardinale Louis Raphaël Sako, patriarca di Baghdad dei Caldei. Una tragedia che ha coinvolto i cristiani e le altre minoranze, che resta ancora impressa nelle menti. È vero, l'Isis è stato sconfitto ma la sua ideologia resta forte, e non solo in Iraq". Ascolta l'intervista al Patriarca di Baghdad dei Caldei Eminenza, cosa resta ancora oggi del dramma vissuto dai cristiani e dalle altre minoranze irachene dieci anni fa? La gente non ha tanta, tanta fiducia nel futuro. Tutti continuano a domandarsi: quando avremo finalmente uno Stato moderno, democratico, civile, dove tutti possano essere cittadini con pari diritti e doveri? È anche per questo che in tanti partono e lasciano l’Iraq, non solo i cristiani. Io cerco di parlare con le persone, di rassicurarle dicendo che il male non durerà, che bisogna avere pazienza. Cosa significa per l’Iraq l'assenza dei cristiani nella Piana di Ninive? I cristiani continuano a temere per la propria sicurezza perché il Paese non è stabile e loro sono una piccola minoranza. In più tutti sono preoccupati per le tensioni che derivano dalla crisi mediorientale. È una situazione di angoscia che accomuna tutta la popolazione? Sia i cristiani della piana di Ninive, come anche come anche gli yazidi, tutti hanno paura. Bisognerebbe riuscire a cambiare la mentalità che è alla base delle guerre, della vendetta, bisogna sapere come dialogare e risolvere i problemi non con le armi, ma con il dialogo. Un dialogo serio e coraggioso. Bisogna cambiare i programmi di educazione scolastica, il linguaggio, i discorsi che si fanno. Ci sono delle responsabilità anche da parte dell'Occidente per la situazione che descrive? L'Occidente è un po’ timido di fronte a coloro che pensano che l'unica soluzione sia la guerra. Come dice Papa Francesco: la guerra mai è una vittoria. Tutti perdono! Il problema dell’Occidente è l’indifferenza. Tutti sono concentrati sulle logiche del profitto e mancano valori morali e spirituali. Lo possiamo vedere anche con quello che sta accadendo in Ucraina. È triste! Cosa ci insegna quello che sta vivendo oggi la comunità cristiana, senza dimenticare quello che è stato il genocidio degli yazidi per mano di Daesh? Non sarà mai facile cancellare questa memoria. Continuano ad esserci tanti atti d’odio, come l’attentato che l’anno scorso a Qaraqosh ha provocato oltre 133 morti durante una festa di matrimonio. E il genocidio degli yazidi... come si può immaginare nel XXI secolo che le donne siano vendute, separate delle loro famiglie solo perché di un’altra etnia? Quali valori ci sono? È una cosa terribile, terribile, non solo per noi ma per il mondo intero che non riesce ad impedire che avvengano cose del genere. Eminenza, qual è il suo appello alle società del mondo perché aprano nuovamente gli occhi sulla situazione dell'Iraq? Io penso che non bisogna dimenticare questi fratelli e sorelle nell'umanità. Siamo fratelli e la vita è una cosa splendida. Non si può lasciare che le persone muoiano senza fare nulla, sia che accada in Iraq o altrove. Ognuno di noi è responsabile per gli altri e quando saremo morti Dio non ci chiederà se sono cristiano o musulmano, ma ci chiederà: che cosa hai fatto con il fratello? Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti Iraq guerra terrorismo Louis Raphaël I Sako Medio Oriente pace Papa Francesco persecuzioni religiose 08 agosto 2024, 12:20 Invia Stampa
Casa Papanice, da Scola a Mastroianni, la sua storia in un libro: la presentazione a Bari e l'omaggio all'archistar PortoghesiOlimpiadi 2024, la piscina è lenta a Parigi: nessun record mondiale infranto. Ecco perché
Concorso unificato per infermieri: 150 iscritti, 93 presenti oggi alle prime prove - ilBustese.it
Camera da letto moderna: le tendenze del momento - ilBustese.itEmilia-Romagna, Schlein: De Pascale sa come unire le diversità
Benessere in città, la lunga strada dello sviluppo sostenibileLiguria, Toti: mesi vissuti come una profonda ingiustizia
Nuova Ztl a Milano: arrivano i varchi - ilBustese.itNubifragio a Milano: strade allagate, linee tram interrotte - ilBustese.it
Alla Nuvola Inside di Dimitris Papaioannou dal 14 al 16 aprileGrand Hotel Palatino, il gruppo Fh55 rinnova lo storico hotel romano vicino al ColosseoLa tassa sui miliardari si allontana. Gli Usa: «Ogni Paese decida da solo»Anche la preghiera più debole è forte
Santiago del Estero nuova sede primaziale, "superata" Buenos Aires
Stellantis, Jeep Avenger è il suv più venduto in Italia
Busto, per facilitare l'accesso agli alloggi si pensa all’Agenzia dell’Abitare - ilBustese.itMigranti, i forti timori di Caritas sul Patto Ue«Pensavo che mia moglie mi tradisse, ero diventato paranoico e apatico, poi ho scoperto il motivo: un tumore al cervello»Nessun attacco hacker, ma il tilt informatico ci dà una lezione importante
Stefano Massini aggredito al Salone del Libro di Torino: «Mi ha detto “Hitler non era cosi come lo descrivi”»È morto il giovane investito sulla bici elettrica a Lonate - ilBustese.itAuto e moto si scontrano: un ferito a Venegono Superiore - ilBustese.itGabriel Soares mostra i muscoli: è medaglia d’argento nel doppio pesi leggeri - ilBustese.it