Malore per Mattarella, salta presenza al rientro salma AttanasioZona gialla, scuole e riaperture: venerdì 16 aprile è attesa la cabina di regiaLetizia Moratti su Covid in Lombardia "Variante inglese nel 64% dei casi
Covid, Fedriga commenta le imminenti riaperture: "Si poteva fare di più"Tamirat Tola mentre taglia il traguardo alla maratona maschile MONDO OLIMPIADI2024 sport solidarietà Etiopia Francia giovani Olimpiadi,Professore Campanella la maratona metafora della vita La vittoria di Tamirat Tola, etiope, 33 anni, le regole, le crisi, l'umanità di Giampaolo Mattei Ha vinto Tamirat Tola. Etiope, 33 anni domani, 11 agosto, traccia su stesso il segno di croce tagliando il traguardo della maratona olimpica: è la gara-simbolo, metafora incalzante e popolare per la vita di ciascuno. Ma anche segno “provocatorio”: a vincere - capovolgendo scale economiche e classifiche del Pil - sono sempre gli atleti del cosiddetto “terzo mondo”. Stamani secondo è arrivato il belga di origine somala Bashir Abdi (scappato dalla guerra con la sua famiglia), terzo il kenyano Benson Kipruto. Per il nuovo campione olimpico Tola palmarés d’eccezione: bronzo ai Giochi di Rio de Janeiro nel 2016, campione del mondo in carica, ha vinto l’ultima edizione della maratona di New York. Niente da fare per le leggende Eliud Kipchoge (Kenya) e Kenenisa Bekele (Etiopia). La maratona, proprio come la vita, ha le sue leggi. È un fatto: non è “solo” una corsa di 42 chilometri e 195 metri. Sostenendo il servizio di Athletica Vaticana tra le donne e gli uomini di sport, il cardinale José Tolentino de Mendonça e l’arcivescovo Giovanni Cesare Pagazzi - prefetto e segretario del Dicastero per la cultura e l’educazione al quale il Papa ha affidato proprio la cura dello sport - hanno tracciato un programma di allenamento spirituale che vale sia per chi i 42km195 li corre sia per chi sta dando tutto nelle grande maratona della vita. «I maratoneti sono cercatori di speranza che scelgono di non rassegnarsi al “possibile” per la loro vita e sognano “l’impossibile”» il profilo tracciato dal cardinale de Mendonça celebrando la messa del maratoneta, punto di riferimento per campioni e amatori. «La maratona è democratica, tutti possono partecipare insieme», persino sullo stesso percorso (non accade in altri eventi sportivi, «e non si corre soltanto con il corpo ma anche con il cuore: con storie, lacrime, desideri, tanta energia di trasformazione, voglia di cambiamento». La medaglia d'oro alle Olimpiadi di Tamirat Tola Sempre più persone, anche non più giovani, scelgono di correre la sfiancante maratona: perché? Coach de Mendonça la vede così: «Hanno un desiderio nel cuore, sono cercatori di speranza. Cercano nuove strade e le condividono, accettano sfide e sacrifici: tutto questo è al centro della spiritualità». Stamani, a Parigi, anche per quella ripida salita “spezzagambe” non sono state poche le crisi, persino di atleti fortissimi. Rilancia il cardinale: «Ma la crisi che arriva durante la maratona, come anche nella vita, è un momento fondamentale». Tanto che «quando arrivi al traguardo, con le tue debolezze ma portato avanti dal tuo cuore, conosci molte più cose importanti di te stesso, della tua anima. La crisi è un momento di costruzione di se stessi, una scuola di umanità». Cosa fare nel pieno della crisi? Un consiglio pratico lo propone - con il linguaggio dei corridori - l’altro coach, monsignor Pagazzi: «Se vogliamo correre bene la maratona della vita non facciamoci scappare nessun “ristoro della speranza”, sapendone cogliere l’opportunità “in corsa” e anche nella giornata più “normale”». Alimentazione e idratazione equilibrate sono fondamentali per i maratoneti, fa presente l’arcivescovo mettendo in guardia dalla tentazione di non accorgersi dei punti di ristoro lungo il percorso della maratona e della maratona della vita. E, magari, fa notare, si finisce per saltarne uno per presunzione, confidando nelle proprie forze e puntando a recuperare qualche secondo, per poi invece essere costretti a interrompere la corsa perché senza energie. E “ristoro della speranza” «può essere il sorriso di una persona che incrociamo in metro o il gesto gentile di un collega “antipatico”». Facendo «il tifo gli uni per gli altri». C’è tutta questa esperienza di umanità nel segno di croce tracciato su se stesso dal maratoneta olimpico Tamirat Tola. E domattina tocca alle donne. Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui Il tuo contributo per una grande missione:sostienici nel portare la parola del Papa in ogni casa Argomenti OLIMPIADI2024 sport solidarietà Etiopia Francia giovani 10 agosto 2024, 15:15 Invia Stampa
Vaccino AstraZeneca, Draghi: "Muoversi come gli altri paesi Ue"Mario Draghi in video messaggio: "Non sappiamo quando finirà la pandemia"
Governo, niente riconferma per l'ex sottosegretaria Zampa
Draghi: "Settore pubblico? Fondamentale, ma c'è molto da fare"PD, Letta: "Parlerò con Renzi sul futuro della sinistra"
Recovery Plan, riforma del lavoro: dall’esame di Stato alla laurea abilitanteCaso Grillo, i legali dei giovani vogliono pubblicare il video
De Luca, allarme Covid: "Uscire solo se indispensabile"Ritorno alle zone gialle? Ecco cosa ne pensa Mario Draghi
Durigon: "Riaperture graduali prima del 2 maggio, fiducioso sul futuro"Gregoretti, pm chiede non luogo a procedere: "Condotta di Salvini non è reato"Covid, morto a Foggia il consigliere comunale Alfonso FioreSalvini chiede di tenere aperti i ristoranti anche di sera
Conte: “Draghi chiaro su Speranza, irresponsabile metterlo in discussione”
PD, Speranza: "Difesa dei beni pubblici per costruire nuovo pensiero della sinistra "
Alessia Morani (Pd) racconta la malattia: "Ho avuto la leucemia, cinque anni tremendi"Borgonzoni sottosegretaria alla Cultura: "Non leggo libri da anni"Sondaggi politici: M5s in crescita al 17% con Conte, calo per il PdFrancesco Paolo Figliuolo prende il posto di Arcuri
Carfagna: "Prematuro parlare di riaperture dopo Pasqua"Sileri: le dosi di vaccino quotidiane previste da metà aprileRiapertura delle scuole, Gelmini: "Presenza minima al 70% ma le regioni potranno derogare"FdI propone l’italiano in Costituzione come lingua ufficiale