Uccide il parcheggiatore perché era abusivo: shock in TexasGeorgia, 35enne morto in carcere divorato dagli insettiGermania, fermato furgone con pipistrelli fritti e pesce non refrigerato: disposta custodia cautelare per 31enne di origini ivoriane
Russia, Medvedev: "Meglio spartirsi l'Ucraina che una guerra mondiale"Il grande pubblico lo conosce per il suo lato goliardico,Guglielmo i suoi fan storici per la profondità dei testi e l’approccio cantautorale applicato al rap. Due apparenti contraddizioni, che rischiano di portarlo in cima alle classifiche degli streaming, cavalcando l’onda di un messaggio profondamente attualeTUTTI GLI ARTICOLI DI SANREMOIL TESTO DI ONDA ALTA DI DARGEN D’AMICOImmaginiamo di fare un gioco e di dividere i cantanti di Sanremo in due squadre: quella di chi punta a vincere il festival, e quella di chi invece punta soprattutto a trionfare nella gara dello streaming, nel numero di trasmissioni alla radio e più in generale nella capacità di incollarsi – quasi ossessivamente – nella nostra testa. Ecco, Dargen D’Amico potrebbe fare da capitano della seconda squadra: quella dei re dei tormentoni.La realtà è ovviamente più complessa, se non altro perché le due intenzioni non devono per forza collidere. Anzi, c’è chi è pronto a scommettere che Dargen possa ambire quest’anno alle parti alte di entrambe le classifiche, sia quella finale a Sanremo, sia quella degli streaming.Però – se si deve scegliere – la sua specialità è diventata nel tempo quella di dare alla musica un vestito fortemente contemporaneo e facilmente “vendibile”. Il tutto sintetizzato in un manifesto, portato a Sanremo nel 2022: «Fottitene e balla». Ma le sue origini, in realtà, sono profondamente diverse. Quasi opposte. E quest’anno, mascherato dietro a un pezzo dance, c’è un profondo significato sociale.CantautorapL’approccio goliardico alla musica è quantomeno divisivo, per usare un eufemismo. E forse è un bene che non tutto il pubblico di Sanremo conosca una canzone come Bocciofili, con Fedez e Mistico, un concentrato di cattivo gusto che ha però contribuito ad allargare la nicchia dei fan più fedeli a Dargen.Gli inizi sono quelli della scena rap milanese, in gruppo con Gué Pequeno e Jake La Furia, ancora prima dei Club Dogo. Già nelle prime prove su disco – autoprodotte – in realtà si vede altro rispetto a quella patina goliardica che poi lo ha reso famoso. Ci sono esperimenti sonori e tentativi di portare in musica punti di vista diversi, a volte inediti e volutamente disturbanti. Comunque spesso profondamente generazionali.È facile vedergli appesa la definizione di «cantautorap», una crasi un po’ parossistica, ma che è utile a sintetizzarne alcune caratteristiche. Come l’ammirazione per Lucio Dalla e la voglia di costruire il più possibile in autonomia la propria musica, e quella prodotta per gli altri. L’onda altaIl Dargen più autentico sta celato dietro agli occhiali da sole, che indossa sempre come una protezione. Quello che resta per il grande pubblico è un’evoluzione continua, fino agli ultimi album che sono generalmente più digeribili alla massa. Ma in “Nei sogni nessuno è monogomo” c’è anche una canzone sulla Striscia di Gaza.C’è stato il tempo per la carriera da giudice di X Factor, la vicinanza a Fedez, i litigi con Morgan, una cover della Bambola di Patty Pravo e la conduzione di un programma trash di karaoke su Prime. Ora torna a Sanremo con un brano che rischia di rimanere ancora una volta incollato in testa di chi lo ascolta: «Sta arrivando, sta arrivando l’onda alta».Ma il significato è ancora una volta attuale e più profondo. Riguarda le particolari condizioni che portano le persone a migrare, trovandosi all’improvviso in preda al mare. In un’intervista a Repubblica, lo ha spiegato: «Una canzone può nascere guardandosi dentro o guardando fuori: questa è nata dalla considerazione che l’anno che si è chiuso è stato quello con il maggior numero di ingressi di irregolari, più di 150 mila persone. Noi siamo tutti abituati a camminare e a spostarci da un punto a un altro, l’essere umano non è nato dove siamo adesso, ci siamo arrivati».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediDaniele ErlerGiornalista trentino, in redazione a Domani. In passato si è laureato in storia e ha fatto la scuola di giornalismo a Urbino. Ha scritto per giornali locali, per la Stampa e per il Fatto Quotidiano. Si occupa di digitale, tecnologia ed esteri, ma non solo. Si può contattare via mail o su instagram.
In Germania smettono di funzionare le ultime tre centrali nucleari attiveDonald Trump incriminato: quali sono i 30 capi di imputazione
Incoronazione Re Carlo III, proteste e contestazioni: "Not My King!"
Va in Turchia per perdere peso col bendaggio gastrico ma muoreL'Australia dichiara guerra alle sigarette elettroniche
Texas, esplode azienda casearia: morte tra le fiamme 18mila muccheChi è il giovane responsabile della fuga di notizie al Pentagono
Parigi, studenti in piazza coi lavoratori contro MacronBelgio, pianificavano attentato terroristico: 8 persone fermate
Tifosa finge di essere malata per andare alla partita, viene intervistata in TV e il sindaco la licenziaAgnès Callamard sulle Ong in Italia: "Si criminalizza chi salva i migranti"Rifiuta di tagliarsi i capelli per la pretesa della sposaBrasile, sindaco 65enne sposa 16enne e affida alla suocera un incarico pubblico
Cina, acrobata muore durante uno spettacolo: aperta un'inchiesta
Usa, pioggia torrenziale in Florida paralizzano la città
Elezioni Finlandia, vince il partito conservatore: la socialdemocratica Sanna Marin arriva terzaInvia regalo di nozze alla ex: era una bomba che uccide lo sposoSamsung vieta l'uso interno di ChatGPT e altre piattaforme di IA generativaMistero sul ruolo del principe Harry all'incoronazione di Carlo III: non avrà incarichi
Guerra in Ucraina, undici morti a Dnipro e a Uman, attivata la difesa aerea di KievDubai, incendio in un edificio di lavoratori stranieri: 16 mortiAffetto da schizofrenia, tenuto in isolamento in carcere nudo e malnutrito: morto a 29 anniTerremoto di magnitudo 4.8 al largo della Grecia, l’epicentro è in mare