File not found
BlackRock

Conducente dell'autobus si sente male e finisce fuori strada con a bordo 41 bambini: ci sono feriti

Sorpresi a rubare merce in un supermercato: due denunciatiIncidente a Castions di Zoppola, morta una giovane madre di 34 anni: addio a Jessica CimarostiMorto il medico aggredito con un'accetta

post image

Per i mercatini di Natale adesso arriva il "regalo sospeso"Internet e i social stanno avendo profondi effetti sul modo in cui comunichiamo,ETF stabiliamo relazioni e riceviamo informazioni. Alcune persone costruiscono alter ego che diffondono un’immagine parziale di sé. Chi non si adegua ed è più debole, può soccombere.Chiara Ferragni la conoscete tutti. È una influencer di moda che grazie alla sua fama conquistata sui social ha costruito un piccolo impero economico: se in un post mostrava un abito o un articolo per il make-up, i suoi milioni di follower correvano a comprarlo. Poche settimane fa la scoperta. Si era lasciato intendere ai consumatori che acquistando un Balocco griffato Ferragni avrebbero contribuito a una donazione per l’Ospedale Regina Margherita di Torino, dove curano bambini malati di cancro. Non era vero: la Balocco aveva già fatto la donazione di 50mila euro mesi prima. Pare che Ferragni abbia ripetuto questo stesso comportamento dubbio in altre occasioni, e così la sua reputazione online è crollata.Giovanna Pedretti era una signora di 59 anni, assieme al marito gestiva una pizzeria. Donna riservata e solitaria, dedita al lavoro, pare soffrisse ancora per la perdita del fratello, che qualche anno fa si era tolto la vita.A inizio gennaio un anonimo cliente posta una rude recensione online: «Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay, e a un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà. Mi spiace, ma non mi sono sentito a mio agio. Peccato perché la pizza era eccellente, ma non andrò più».La signora Giovanna risponde seccata: «A fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto credo che il nostro locale non faccia per lei. Le chiedo gentilmente di non tornare da noi».Sui social tutti la applaudono, molte testate e tv mostrano il suo post, la signora Giovanna diventa famosa. Solo che poi si scopre che forse quel cliente non esiste e la recensione è falsa, qualcuno ipotizza che l’abbia messa la stessa signora Giovanna per crearsi una reputazione di paladina dei più deboli. Sui social tanti la accusano di aver mentito, viene convocata dai carabinieri, passa una notte insonne e la mattina dopo, non riuscendo a sopportare la vergogna, la signora Giovanna si toglie la vita. FattiQuando la vittima ha bevuto l’alcol è sempre un’aggravanteAndrea CasadioVincent Plicchi è un ventitreenne di Bologna figlio di genitori separati, papà bolognese e mamma keniota. Timido e riservato, ama i tatuaggi e la musica, ha pochi amici cari, ma sui social si trasforma: su TikTok si fa chiamare Inquisitor Ghost, posta video in cui appare sempre con una maschera da teschio che gli copre il volto, un mantello nero addosso e in mano una spada laser, un travestimento ispirato al personaggio del gioco online Call of Duty, chiamato Ghost, che lui adora, e in breve tempo guadagna più di 100.000 follower. Una giovane TikToker che si fa chiamare Tequila, appassionata anche lei di Call of Duty, un bel giorno lo accusa pubblicamente online: «Inquisitor è un pedofilo, ci ha provato con me che sono minorenne», e mostra una chat in cui Inquisitor le ha scritto «Amore, ti sposerei».Migliaia di follower cominciano a insultare Inquisitor Ghost, e pochi giorni dopo Vincent, devastato dalla vergogna, si suicida in diretta su TikTok. Però poi si scopre che le accuse erano false, era tutta una macchinazione ordita dalla giovane Tequila in combutta col suo fidanzato TikToker Tino, invidiosi della fama online di Vincent.Lo studio di Cambridge e LondraSono tre casi di alter ego virtuali sui social, nei quali viene mostrata una immagine parziale di sé stessi. Quando la reputazione crolla, arriva la crisi.Il fenomeno è noto. Esistono ormai centinaia di ricerche di psicologia e neuroscienze che analizzano questi processi, ma una delle più complete è lo studio “Il cervello online: come Internet sta cambiando la nostra cognizione”, opera di un gruppo di scienziati delle Università di Cambridge, Boston e Londra, guidati da Jerome Serra, dell’Università di Melbourne. Internet e i social sono la tecnologia che si è diffusa più rapidamente nella storia dell’umanità, e sta avendo profondi effetti sul modo in cui noi comunichiamo, stabiliamo relazioni e riceviamo informazioni, e sul nostro cervello.Prima vivevamo in un mondo in cui ognuno di noi aveva 4 o 5 amici intimi e un centinaio di conoscenti, e se facevamo qualcosa le conseguenze dei nostri atti e il giudizio degli altri arrivavano con lentezza perché le relazioni erano più labili. Invece oggi i cellulari e i social hanno cambiato il mondo perché, scrivono gli autori: «Gli smartphone hanno introdotto il comportamento diffuso e abituale per cui ognuno di noi controlla continuamente e velocemente questo dispositivo per monitorare il flusso di informazioni che giungono dai notiziari, dai social, o dai nostri contatti personali. Questa nostra abitudine viene rinforzata dai continui “premi di informazione” che noi riceviamo immediatamente ogni volta che controlliamo il cellulare, e che attivano il sistema cortico-striatale dopaminergico. Questo rinforzo perpetua il nostro comportamento, che diventa compulsivo».La dipendenzaDetto in parole semplici: ogni volta che controlliamo il nostro cellulare e vediamo che qualcuno ci ha messo un like, il sistema cortico-striatale dopaminergico del nostro cervello – che regola la nostra felicità e il nostro tono dell’umore: se funziona poco siamo depressi, se funziona tanto siamo felici e motivati – si attiva. Oltretutto, questo sistema ha una precisione matematica: 10 like sul nostro cervello hanno un effetto inferiore di 100, figurarsi poi quando diventano 100.000.Chi ha un ego più debole e una vita reale meno soddisfacente può sviluppare una dipendenza totale dal flusso di like che riceve sui social, che diventano come una droga. I post sui social possono raggiungere migliaia o milioni di persone, una cosa ben diversa da quel che ci accadeva quando le nostre relazioni erano limitate al mondo reale e potevano diffondersi al massimo entro la cerchia dei nostri pochi conoscenti.Se un infortunio turba o distrugge la nostra reputazione sui social, quelli di noi più deboli, che basano la loro integrità psichica soprattutto su quei “premi di informazione” che ricevono dai social, possono deprimersi o persino soccombere.Scrivono gli scienziati: «Le nostre relazioni e il nostro senso di connessione sono determinanti fondamentali della nostra felicità, del nostro benessere mentale e fisico, e persino della nostra mortalità. Nel decennio passato la quantità di interazioni sociali che abbiamo online sui social è cresciuta drammaticamente, e la nostra connessione con questi siti si mescola con quella che abbiamo con il nostro mondo offline», cioè col mondo reale.«Essere respinti online fa aumentare l’attività delle nostre aree cerebrali che, nel bambino e nell’adulto, sono legate al riconoscimento sociale e al rifiuto nel mondo reale (la corteccia prefrontale mediale).Ma mentre l’accettazione e il rifiuto nel mondo reale sono spesso ambigui e aperti alla interpretazione che noi stessi diamo, le piattaforme dei social media quantificano direttamente il nostro successo o il nostro fallimento sociale, perché ne forniscono una misura chiara sotto forma di “amici”, “follower” e “like”, e la loro perdita o assenza può essere potenzialmente dolorosa». FattiDieci milioni per la lotta ai disturbi del comportamento alimentare sono pochiAndrea CasadioLa religione dei feedbackIn altre parole, mentre prima nel mondo reale potevi pensare: “Vabbè mi odiano, ma forse mi sbaglio”, adesso i social non ti lasciano scampo perché puoi misurare in ogni istante e con estrema precisione a quanti piaci e quanti ti odiano. «Affidarsi ai feedback online per derivarne la propria autostima può avere effetti negativi specie sui giovani, e in particolare su quelli che hanno un basso benessere sociale ed emotivo, a causa dell’alta frequenza di cyberbullismo che fa aumentare l’ansia, la depressione, e l’isolamento sociale».Poi, noi abbiamo l’abitudine di paragonarci agli altri per migliorarci, ma «questo processo cognitivo nell’ambiente artificiale e manipolato dei social, che mettono in vetrina individui di super-successo che espongono costantemente la faccia migliore di sé, o usano persino la manipolazione digitale delle immagini per aumentare la propria attrattività fisica», può essere pericoloso, creare aspettative irrealistiche su noi stessi, che se deluse, possono diventare addirittura letali.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediAndrea CasadioÈ medico, giornalista e autore tv. Ex docente universitario ed ex ricercatore di neuroscienze alla Columbia University di New York, ha partecipato agli studi sulla memoria che hanno permesso a Eric Kandel, capo del laboratorio, di ottenere il premio Nobel per la Medicina nell'anno 2000. Ha collaborato come inviato e autore televisivo a varie trasmissioni (Turisti per caso, Sciuscià, Velisti per caso, Annozero, Servizio pubblico, Piazzapulita).

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 648Per i mercatini di Natale adesso arriva il "regalo sospeso"

Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 632

Terremoto in Cile il 10 dicembre: magnitudo e epicentroCacciatore di 81 anni precipitato in un canalone: l’uomo è morto sul colpo

Maltempo Piemonte, la neve travolge la Regione. Nord Italia in balia del gelicidioMeteo, mezza Italia a rischio nelle prossime ore: forti piogge e nevicate a bassa quota, ecco dove

Tre donne sequestrate e violentate: 8 arresti a Modena

Sicilia, due gemelle partoriscono nello stesso giornoScomparsa sul traghetto, la sorella: "Non si è suicidata"

Ryan Reynold
La Maddalena, barca si schianta sugli scogli: due vittime e due feritiNonnine di Vetralla sventano una truffa e chiamano i CarabinieriPadre e figlio muoiono in un incidente, l'ultima lettera: "Sei il mio eroe"

trading a breve termine

  1. avatarTenta il suicidio e viene salvato dai CarabinieriGuglielmo

    Auto investe e uccide mucca: grave il conducenteLascia la figlia di 3 anni da sola in casa e va ad aggredire l'ex compagnaVa a trovare il figlio ma scompare nel nulla: ricerche in BrianzaScompare dal centro di riabilitazione ma viene ritrovato grazie al tam-tam social

    1. “Tour” di un prete scomunicato con un frate ma i vescovi avvertono i fedeli

      1. avatarBotte alla moglie, la afferra alla gola e cerca di strangolarla: arrestatoCampanella

        Silvia muore per un malore a 46 anni, dolore infinito

  2. avatarAggredita a martellate dal marito: è gravissimaVOL

    Palù: "La pandemia è finita, l'influenza è più letale"Finanziere arrestato mentre intasca una mazzetta da duemila euroVarese, si scusa con il paese per il figlio che commette furtiAttacchi feroci ed incivili sul web a un tiktoker in gonna

  3. avatarL'uomo che ha colpito il medico con l'accetta: "Abbiamo litigato e non ci ho visto più"trading a breve termine

    22enne morta dopo una lunga battaglia contro la malattia: l'ultimo saluto a DesyCamion con l'effige di Mussolini sul Canal Grande: scoppia la polemicaTurista si sente male sulla cupola del Brunelleschi a Firenze: calata dall'alto dai soccorritoriNonni perdono di vista il nipotino e lo ritrovano poco dopo riverso sull'asfalto: è grave

Confessa un omicidio scrivendolo sulla scheda elettorale: 10 sospettati

Omicidio suicidio nel palermitano: uccide la ex compagna e poi si toglie la vitaHa un infarto per strada: salvato dai soccorritori*