VIDEO. La Castellanzese riparte con fiducia: «Umiltà, passione e organizzazione per fare il meglio possibile» - ilBustese.itPoste Italiane: anche in provincia di Varese sono aperte le selezioni per consulenti finanziari - ilBustese.itMaradona e le foto social per ricordare i primi giorni azzurri
VIDEO. Migliaia di persone alla Notte Bianca: «È stata stupenda ed indimenticabile» - ilBustese.itNon era alto Roberto Herlitzka che è morto stamane a 86 anni; anzi con l'età si era fisicamente rimpicciolito,Professore Campanella come a ripiegarsi su se stesso per raccogliere tutte le forze nello sguardo e nella voce. Ma appena appariva in scena o sullo schermo dominava tutto lo spazio e ne risultava un gigante gentile. Se lo incontravi per strada si comportava come una persona comune, sempre cortese e disponibile, mai un tono fuori posto come si addice a un gentiluomo torinese d'antica schiatta.Per approfondire Agenzia ANSA Bellocchio, 'piango Herlitzka grande come Aldo Moro' - Cinema - Ansa.it "È stato un principe del teatro e del cinema, un gigante, lo stimavo moltissimo, ci intendevamo perché aveva, oltre al talento di attore, una capacità piuttosto rara: era protagonista sul set e sul palcoscenico, ma fuori dalla scena era un normalissimo, ri... (ANSA) Parlava sempre a bassa voce Roberto Herlitzka, ma in teatro lo si udiva distintamente fin nelle ultime file, frutto di un'educazione interpretativa appresa alla scuola di Orazio Costa che lo fece debuttare ne "La vita è sogno" di Calderon de la Barca e lo volle con sé altre nove volte tra gli anni '50 e '60.Era nato a Torino il 2 ottobre 1937, figlio di Bruno, di origine ebraica, emigrato in Italia da Brno in Cecoslovacchia, sposato brevemente con Micaela Berruti per poi rifugiarsi con la famiglia in Argentina riuscendo così a sfuggire alle Leggi Razziali del 1938 e lì risposarsi con la pittrice Giorgina Lattes. Tornato in Piemonte a guerra finita, il giovane Roberto si diploma al Liceo classico Massimo D'Azeglio, si iscrive alla facoltà di lettere, ma ben presto raggiunge il padre a Roma e sposa la carriera artistica diplomandosi all'Accademia d'Arte Drammatica.Naso aquilino, volontà ferrea, padronanza di tutti i mezzi del grande attore, rifiutò sempre di cambiare il cognome: "lo so che è difficile da scrivere - amava dire - ma mi ricorda da dove vengo e quella K in mezzo mi rimanda ogni volta a Kafka". Nel mondo del teatro italiano la figura di Roberto Herlitzka domina la scena dal 1960 al nuovo secolo ed è scandita da successi con i maggiori registi: Luca Ronconi in primis, ma anche Antonio Calenda, Gabriele Lavia, Gianfranco De Bosio, Luigi Squarzina, Mario Missiroli e Lina Wermueller che lo "adotterà" al cinema.Tutto il repertorio degli immortali, dai tragici greci a Shakespeare, da Ibsen a Miller, gli era familiare e ne dava prova con un trasformismo elegante e duttile che lo rendeva credibile in costume o in abiti moderni, senza differenze. Cinque volte il mondo del teatro ne avrebbe riconosciuti i meriti tra Premi UBU, Premio Gassman, Premio Flaiano. Al cinema e in tv invece, benché quasi sempre in ruoli di supporto o da caratterista, è stato una presenza costante fino a due anni fa quando Paolo Taviani lo chiamò per il suo ultimo film, "Leonora addio". Si affacciò alla Rai al tempo degli sceneggiati già nel 1960 con "Cenerentola" di Stefano De Stefani, ma divenne popolare un decennio dopo con "Un certo Harry Brent" di Leonardo Cortese, nel ruolo dell'ambiguo Milton a fianco di Alberto Lupo. Tra i maggiori successi in carriera: "La certosa di Parma" diretto da Mauro Bolognini, "La Piovra 7", "Qualunque cosa succeda" di Alberto Negrin, il recente "In nome della rosa" di Giacomo Battiato e perfino alcune puntate di "Boris" nel 2007.Al cinema invece lo portò Lina Wertmueller nel 1973 ("Film d'amore e d'anarchia") e questo sodalizio ideale lo ha portato a lavorare più volte con la regista Premio Oscar e con una indimenticabile generazione d'autori per più di 60 film. Da Emidio Greco ("L'invenzione di Morel" di cui le Giornate degli Autori festeggiano quest'anno il 50° anniversario) a "Pasqualino Settebellezze" insieme a Giancarlo Giannini, da "Oci Ciornie" con Marcello Mastroianni a "Gli occhiali d'oro" con Philippe Noiret, da "Tracce di vita amorosa" di Peter Del Monte a "In nome del popolo sovrano" di Luigi Magni, Herlitzka seppe subito ritagliarsi un posto di primo piano fino a tutti gli anni '80. Ma è stato l'incontro con Marco Bellocchio ("Il sogno della farfalla", 1994) a proiettarlo in una dimensione da "altro" protagonista culminata nella sofferta e intensa incarnazione in Aldo Moro al tempo di "Buongiorno notte" del 2003. Con Bellocchio ha diviso il set in quasi tutti gli ultimi lavori del regista, come in "Bella addormentata", "Sangue del mio sangue" (un memorabile vampiro dagli accenti umanissimi), "Fai bei sogni".Intanto Herlitzka entrava nell'immaginario collettivo grazie a Paolo Sorrentino (il cardinale di "La grande bellezza" e Crepuscolo in "Loro"), scopriva una nuova giovinezza con Roberto Andò ("Il bambino nascosto" insieme a Silvio Orlando), si metteva a disposizione di giovani talenti come il debuttante regista Luigi Lo Cascio, Giorgio Pasotti, i fratelli De Serio, Elisabetta Sgarbi. Nella sua libreria se ne trovava memoria con le statuette del David, i Nastri d'argento, il Pasinetti alla Mostra di Venezia, il Premio Gassman al Bif&st di Felice Laudadio a Bari. L'espressione "gigante gentile" gli si addiceva e lo faceva sorridere: della sua sommessa e folgorante presenza non si poteva fare a meno. Oggi che non c'è più lo vediamo come il "suo" Aldo Moro alla fine di "Buongiorno notte": il passo leggero, quasi sospeso nell'aria, a varcare una soglia sconosciuta, un palcoscenico da calcare con la curiosità felice di chi va a scoprire una nuova scena dove esibirsi per l'eternità. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Casa, idealista: affitti aprile +2,3% balzo del 13,1% in un annoAssolta la ex domestica di Tidjane Thiam
Oxfam: ricchi sempre più ricchi e sempre meno tassati
Rimpasto, Cascio: «Il sindaco intervenga per interrompere questo spettacolo indecoroso» - ilBustese.itMillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di sabato 27 luglio 2024: i numeri vincenti
Djokovic: «Ho dato cuore e anima per ottenere questo oro»Progetto Atlantis: Ats Insubria continua la partnership con diverse prestigiose Università Americane - ilBustese.it
Olimpiadi live, le gare di oggi: l'Italia sogna il bis nel nuoto con CecconOre 15 del 31 luglio: i rifiuti scalderanno il consiglio di Busto - ilBustese.it
Il terzo squillo bianconero fa ancora più rumoreTrasporto marittimo, al Mit ruolo centrale gestione fondi sistema Ets - ilBustese.itNegozi storici, nove applausi dalla Regione a Busto - ilBustese.itSalvatore Gioia (dg Ats Insubria): «Sono fiducioso sul piano per la riduzione delle liste d’attesa» - ilBustese.it
Un anno dopo la scomparsa di Christian, La Vecchia Cantina vive ancora. Grazie a Giovanni ed Elena: «È rimasto tutto di lui» - ilBustese.it
«La Regina Elisabetta è morta di tumore»: la conferma nella biografia di Kate Middleton
Croci-Torti: «Un altro segnale al campionato»«Troviamoci per Emanuela Loi nel parco a lei intitolato» - ilBustese.itControsoffitto crolla e travolge una dipendente: incidente sul lavoro al Tigros di Castellanza - ilBustese.itLa birra è una cosa seria. E scorre a Solbiate grazie a 100 volontari - ilBustese.it
Euro 2024, per Sisal l’Italia non è favorita, ma può sorprendereOlimpiadi, storico Martinenghi: oro nei 100 rana. Pilato e Ceccon in finale. Delusione nel fiorettoL'Iran chiede di evitare il suo spazio aereo stanotteFondazioni Cariplo e Vismara con le 16 fondazioni di comunità: selezionati 50 progetti per gli oratori - ilBustese.it