File not found
criptovalute

Libero ma colpevole: così termina la persecuzione giudiziaria di Assange

Scoperta a Napoli banda di falsari, sette arrestati - Tiscali NotizieRaid israeliano su Khan Younis, oltre 70 mortiQuanto costa sopravvivere, la guerra del cibo nella Striscia

post image

Prodi bacchetta Schlein: "Pugno chiuso ok, ma anche cervello fine"Si sta avvicinando il termine dell’entrata a regime della Riforma Orlando che provocherebbe un vero e proprio cataclisma negli uffici delle procure e dei tribunali italiani,Guglielmo già in affanno a causa dell’arretrato accumulatosi per l’emergenza pandemica Con l’istituzione della commissione ministeriale che ha iniziato a maggio scorso i lavori volti ad addivenire ad una soluzione di modifica della normativa in vigore (cd Legge Orlando) i magistrati onorari in servizio, destinatari illo tempore di un regime transitorio caratterizzato dal mantenimento dello status quo fino alla data del 16.08.2021, hanno affidato alla Ministra Cartabia la fondata e legittima aspettativa di vedere finalmente riconosciuti i loro diritti. Mutata radicalmente la prospettiva giurisprudenziale (sentenza della CGUE del luglio 2020 e ripetute pronunce di giudici nazionali) e avendo sentito la Ministra esprimersi sulla necessità, improcastinabile, di dare una soluzione che riconoscesse le “ineludibili” tutele a che serve lo Stato da oltre due decenni e avendola sentita ribadire che i magistrati onorari oggi in servizio non sono professionalità da adibire all’Ufficio del processo (caratterizzato da funzioni ancillari e di supporto), siamo certi che il lavoro della Commissione non potrà che rispettare quelle che per noi sono prerogative acquisite e riconosciute: permanenza nelle funzioni, tutele previdenziali ed assistenziali a carico dello Stato e una retribuzione che superi il modello del cottimo e che sia proporzionata alla nostra professionalità e al nostro ruolo. In data 19.05.2021, rispondendo all’onorevole Jacopo Morrone (Lega) in una interrogazione parlamentare a risposta immediata nel corso del question time, la ministra Cartabia ha, infatti, dichiarato che «occorrerà muoversi con urgenza per agire sul regime transitorio e che la Commissione ha il compito, anche, di analizzare le esigenze di tutela economica, previdenziale ed assistenziale dei magistrati onorari di lungo corso». La commissione La commissione ministeriale avrebbe dovuto terminare i lavori in data 25.06.2021 producendo un testo da sottoporre al legislatore per l’approvazione, parallelamente al lavoro della commissione Giustizia del Senato dove ancora si recepiscono proposte emendative ai testi in esame (ormai desueti e non più sostenibili da alcuno). Con comunicazione del 18.06.2021, la ministra ha prorogato il termine per il completamento dei lavori della commissione al 21.07.2021 e il presidente della stessa, il dottor Castelli, ne ha esplicitato le ragioni; occorre ancora acquisire il parere dell’INPS e occorre il vaglio del Ministero dell’Economia e Finanze e, nelle more, raccogliere e valutare i pareri delle Associazioni di categoria sull’impianto della nuova normativa. Noi crediamo e chiediamo che tale termine non venga utilizzato in toto e che i lavori possano concludersi quanto più velocemente possibile proprio in ragione dell’appropinquarsi dell’entrata a regime della Riforma Orlando che provocherebbe, come detto da ogni voce, un vero e proprio cataclisma negli uffici delle procure e dei tribunali italiani, già in affanno a causa dell’arretrato accumulatosi per l’emergenza pandemica. Insieme a ciò pare opportuno sottolineare che la scelta di intervenire normativamente per prorogare il termine sopradetto, in modo da impedire il verificarsi dell’implosione degli Uffici, equivarrebbe a continuare ad eludere quelle tutele a noi già riconosciute, lasciandoci in uno status illegittimo. Ancora proroghe Ci chiediamo a questo punto: ma il Legislatore, che ha avuto quattro anni di tempo per rivedere una normativa palesatasi sin da subito inefficace e impraticabile per il sistema giustizia e che ha voluto approvare nonostante 110 procuratori della repubblica e presidenti di tribunale avessero chiesto di salvaguardare le nostre professionalità, come può prospettare la necessità di una proroga, che è l’esatto contrario di una soluzione! Noi riteniamo di avere pieno diritto a che si metta la parola fine all’ingiustizia in cui prestiamo servizio e lo si faccia ora. Eppure in commissione Giustizia è proprio il Pd, per bocca del senatore Mirabelli, ad introdurre tale argomento; fu proprio il Pd dell’allora Ministro Orlando che non lesinò, nel 2017, auto acclamazioni per aver salvato i magistrati onorari dalla precarietà e dal balletto delle proroghe. I lavori della commissione bene possono e devono essere recepiti in un decreto legge, sussistono pienamente i requisiti di necessità ed urgenza proprio in ragione della data del 16.08.2021, tralasciando l’incombente procedura di infrazione e le centinaia di ricorsi già pendenti dinanzi all’Autorità giudiziaria italiana per il riconoscimento di quanto nel tempo pervicacemente negatoci. Nessuna tutela Stiamo continuando a lavorare sempre privi di ogni tutela, ma non siamo supereroi e gli accidenti della vita sono sempre dietro l’angolo; le affermazioni lusinghiere sul nostro fondamentale contributo più che ventennale al funzionamento della macchina della Giustizia non sono più sufficienti. Confidiamo che la ministra, che ben conosce la nostra vicenda e non avrà certo mancato di rilevare quanto il nostro status sia in contrasto con molteplici diritti costituzionalmente riconosciuti ad ogni cittadino italiano, non vorrà permettere che il Parlamento deliberi una proroga per l’entrata in vigore della Riforma Orlando nella parte relativa al cosiddetto “regime transitorio”. Ci limitiamo a rassegnare che una proroga sic et simpliciter in tal senso, dopo quattro anni di interlocuzioni e tavoli tecnici all’uopo costituiti, equivarrebbe ad una sconfitta del Legislatore stesso, sconfessando formalmente la bontà di quanto normato nel 2017 e definito “Riforma organica della Magistratura Onoraria”. Siamo stati esclusi dalla possibilità di attingere fondi dal Recovery Plan, che invece prevede un investimento notevole per l’assunzione di 16.500 unità di addetti all’Ufficio del Processo (con contratti triennali, già dichiarati come modificabili in rapporti di lavoro a tempo indeterminato); va sottolineato, però, che una delle condizioni per l’accesso ai fondi europei, in materia di Giustizia, è lo smaltimento dell’arretrato e la riduzione dei tempi di definizione dei procedimenti giudiziari, nel quale, è evidente, un ruolo decisivo può e deve essere svolto dalla Magistratura onoraria, risultato non ottenibile certo con l’impianto normativo della Legge Orlando . Il Governo dunque dovrà attivarsi per il reperimento dei fondi necessari perché il mantenimento del dogma dell’invarianza finanziaria non può, nel nostro caso, che condurre ad una prosecuzione coerente e determinata delle nostre rivendicazioni, in tutte le formule declinabili. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Bentley  Vice procuratore onorario a Palermo

Banconote false, sequestrati a Napoli beni per un milione - Tiscali NotizieLa destra all’attacco di Domani: «Editore e direttore in Antimafia»

Scuola, il ministro Valditara nega di essere fascista: "Lo dimostrano i miei libri e miei atti"

Voto per gli studenti fuorisede alle europee, l’emendamento votato all’unanimità in commissione. Il Pd: «Va esteso anche ai lavoratori»Incidente nella notte a Salerno: perdono la vita due giovani carabinieri - Tiscali Notizie

Il richiamo di Mattarella all'Italia sulla strage di CutroBersani su Schlein: "Deve chiamare quelli disposti a far parte di un'alternativa"

Negli attacchi in Daghestan sono morte 19 persone. Uccisi sei attentatori

Sassi e spranghe, la mega-rissa dei bulgari nelle strade di Mondragone - Tiscali NotizieIl giorno in cui il Covid fece paura e Conte annunciò il primo lockdown nazionale

Ryan Reynold
Quanto costa sopravvivere, la guerra del cibo nella StrisciaIsraele, razzo dal Libano colpisce un campo di calcio: 12 morti. Risposta dell’Idf contro HezbollahCarburanti, Giorgia Meloni non prolungherà il taglio sulle accise

Guglielmo

  1. avatarGoverno Meloni, approvata nel CdM la nuova riforma fiscale. Meloni: "È epocale"Guglielmo

    Santoro contro Salvini: "Con i migranti è un leone affamato"Voragine nel cuore del Vomero a Napoli, tanta paura ma nessun ferito - Tiscali NotiziePiantedosi non cede sulla strage di Cutro e annuncia un’altra stretta sui migranti. FdI si dissociaPd, nessun accordo sui capigruppo: slitta la convocazione dei parlamentari dem

    1. Conferenza stampa a Palazzo Chigi, Netanyahu a Meloni: “Israele vuole aumentare l’export di gas verso l’Italia”

      1. avatarIl summit Nato non ferma l’assedio a Biden. Anche il dem Clooney gli chiede di farsi da parteGuglielmo

        Sciame sismico nell'area dei Campi Flegrei, scossa maggiore di magnitudo 4.4 - Tiscali Notizie

  2. avatarDalla palma da cocco alla corsa verso la Casa Bianca: fenomenologia del fenomeno Kamala Harris sui socialBlackRock

    Julian Assange è tornato libero in Australia. Il fratello: «Chiederemo la grazia a Biden»Un uomo armato di balestra ha attaccato un poliziotto fuori l’ambasciata di Israele a Belgrado: «È terrorismo»Bruno Astorre, chi era il senatore del Pd che ha dedicato la vita al Lazio e alla politicaElezioni in Iran, ballottaggio tra Pezeshkian e Jalili. Affluenza più bassa di sempre al 40 per cento

  3. avatarFirenze, al via il corteo 'per la Costituzione': presenti Landini, Conte e SchleinCampanella

    Francesca Pascale: "Alle prossime elezioni voterò Elly Schlein. Mi rappresenta"Regione Campania-Manfredi, è scontro sul dialogo con il Governo - Tiscali NotizieAveva citato Mussolini in una mail aziendale, Claudio Anastasio si è dimessoSe occupi, ti boccio. La scuola che vuole Valditara è fuori dalle regole

    ETF

Massoud Pezeshkian è il nuovo presidente dell’Iran

Estorsioni e droga, 11 misure cautelari nel Napoletano - Tiscali NotizieLe gaffe di Biden ci sono sempre state, ma l’America progressista non gliele perdona più*