Riconoscimento internazionale per la chirurgia Toracica del San Carlo di Potenza - Tiscali NotizieBologna, manifestazione dei sindacati contro le misure del governo sul lavoroNon espongono il prezzo medio, sanzionati benzinai a Chieti - Tiscali Notizie
Notizie di Politica italiana - Pag. 75Quando si tratta dell’Ungheria di Orbán,áncaccia ildirettoredelmuseonazionaleEccocosacèdietrole Professore Campanella anche una singola storia va letta con attenzione. Il caso di László L. Simon, che è stato cacciato dalla direzione del museo nazionale per una mostra con «contenuti lgbt», ha molti punti di contatto con l’Italia di Meloni Quando si tratta dell’Ungheria di Viktor Orbán, anche una singola storia va letta con attenzione. Il caso di László L. Simon, che è stato cacciato dalla direzione del museo nazionale per non aver imposto restrizioni a una importante mostra fotografica con «contenuti lgbt», ha almeno quattro punti di contatto con l’Italia di Meloni: le campagne anti lgbt, gli attacchi a direttori di museo, i rapporti con le destre se possibile ancor più estreme, e l’uso della propaganda come fumo gettato quando il proprio governo arranca o è isolato. Il despota ungherese importa ed esporta tattiche anche alla destra nostrana; per molti aspetti, le derive orbaniane sono un’anticipazione – oppure un avvertimento – anche per noi. Anche i fedelissimi La settimana ungherese è cominciata con il ministro della Cultura che destituisce «con effetto immediato» László L. Simon dall’incarico di direttore generale del Museo nazionale. La purga orbaniana riguarda stavolta un intellettuale fedele al sistema, oltre che organico a Fidesz, il partito del premier: László L. Simon è un intellettuale fidesziano, che ha avuto incarichi governativi, essendo stato sottosegretario alla Cultura. La deriva autocratica ungherese è a uno stadio così avanzato che neppure i fedelissimi di regime sono indenni da ritorsioni. La coalizione Meloni è nota per i suoi attacchi al direttore del Museo Egizio di Torino, ma nel caso di Orbán lo scontro arriva a scalfire il sistema orbaniano stesso. Omofobia e destre estreme Come mai la purga? Una decina di anni fa, László L. Simon aveva occupato le cronache con le sue poesie volgari, delle quali discutevano intellettuali e parlamentari. Poi nel 2016 al ministero lo avevano liquidato dall’incarico dell’epoca perché «insoddisfatti del suo lavoro». Ma né volgarità né insoddisfazioni avevano portato l’intellettuale al punto dove è ora, e cioè nella trappola della campagna omofoba di Orbán. Dopo che gli ultraconservatori polacchi del Pis hanno condotto la campagna presidenziale 2020 all’insegna degli attacchi alla comunità lgbt, il premier ungherese ha pensato di introiettare tattiche analoghe. Nel 2021 ha trasformato quello che doveva essere un provvedimento anti pedofilia in una legge anti lgbt. Da allora sia l’educazione sessuale dei minori, che i contenuti che potrebbero capitar loro davanti, pure audiovisivi, devono adeguarsi al criterio eteronormativo della «famiglia tradizionale». Da qui derivano le crociate orbaniane contro i cartoni animati ritenuti “queer” – pure quelli Disney – ed è da qui che Fratelli d’Italia dev’essersi ispirata quando ha dichiarato guerra a Peppa Pig. Un caso da manuale L’ormai ex direttore di museo ha scatenato la reazione governativa per il semplice fatto di aver accolto il pubblico, anche minorenne, all’esibizione del World Press Photo. La mostra fotografica avrebbe dovuto essere censurata ai minori, secondo Dóra Dúró. Quest’ultima è una parlamentare di Mi Hazánk Mozgalom, formazione di estremissima destra, xenofoba, no vax e quant’altro. Alle elezioni di aprile 2022, quando il resto dell’opposizione era coalizzata contro Orbán, l’estrema destra di Mi Hazánk è stata utile al premier ungherese nel dirottare voti fuori dallo schieramento a lui opposto. E l’impennata di voti ha garantito a questa destra estremissima di fare il suo debutto in parlamento, con ben sei eletti, tra i quali appunto Dúró. Così ora Orbán, già intraprendente in fatto di propaganda omofoba, va alla rincorsa a chi è più a destra. Nell’articolazione politica europea, non di rado avere qualcuno ancor più estremo nell’asse politico aiuta le destre già ultrà a normalizzarsi: è un’operazione che è valsa per Marine Le Pen quando Éric Zemmour le ha fatto da contendente alle ultime presidenziali; e vale in piccolo in Italia con l’operazione di Gianni Alemanno che ha lanciato il nuovo progetto per «delusi da Meloni». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter
Notizie di Politica italiana - Pag. 79Chi è Sue Gray e perché dal suo rapporto dipende la “exit” di Boris Johnson
Ucraina, si riapre il dibattito sui jet, ma per la Nato non sono una priorità
Thales Alenia Space festeggia i 40 anni degli stabilimenti di Roma e L’Aquila - Tiscali NotizieAbruzzo, Imprudente "Al via a Pescara gli stati generali della Pesca" - Tiscali Notizie
Massa, Giuseppe Conte aggredito da un No Vax: colpito al voltoEmilia Romagna, il governo in aiuto: le richieste della regione
Mattarella alla cerimonia del Ventaglio: «L’informazione è tutela della libertà, stop alle aggressioni»Il sondaggio politico della settimana: centrodestra in difficoltà, Pd al 19%
Elezioni amministrative, le reazioni di Meloni e Schlein dopo i risultatiRiforme, Calderoli: "No a diritto di veto delle opposizioni"Dopo lo screzio con Steinmeier Kuleba spinge perché la Germania aiuti KievRegionali, Conte “Accordi ovunque possibile, ora priorità Abruzzo” - Tiscali Notizie
Bombe cadono sull’Ucraina occidentale, i rifugiati arrivano a 2,5 milioni
Silvio Berlusconi alla convention di Forza Italia: "Siamo la spina dorsale del governo"
Bonaccini si difende sulle presunte colpe dell'alluvione in Emilia RomagnaCovid, Giuseppe Conte e Roberto Speranza sono comparsi in tribunale: ecco cosa è emersoI falchi Ue contro la Cina. Borrell più realista del re vuole pattugliare TaiwanAll’Europa serve una “rivoluzione della speranza” in vista del voto 2024
Decreto Ponte sullo Stretto approvato in Senato, il commento di SalviniLa Russia taglia le forniture di gas a Gazprom Germania, Habeck dice di non essere preoccupatoAbruzzo, Imprudente "Al via a Pescara gli stati generali della Pesca" - Tiscali NotizieDa martedì arriva il maltempo: pioggia, vento e freddo. Le previsioni per i prossimi giorni - Tiscali Notizie