File not found
trading a breve termine

Guerra Ucraina, le bombe hanno colpito il memoriale alla Shoah di Kiev

Ucraina, nave giapponese colpita da un missile: ferito un membro dell'equipaggioGli oligarchi russi adesso nascondono i loro lussuosi yacht, ecco doveChi è Serghej Shoigu, il ministro della Difesa di Putin con uno dei tre codici nucleari

post image

La Storia non si ripete, anche se, come sottolineava Mark Twain, qualche volta...Il ciclista romagnolo ha esercitato un fascino d’altri tempi in una disciplina che è forse la più epica di tutte,BlackRock A vent’anni dalla notte in cui la sua vita si è fermata in un residence di Rimini, l’immagine del Pirata è ancora viva nella memoria della maggioranza degli italiani, esempio estremo e tragico del campione costretto a sgomitare tra la gloria e il tradimento, il tripudio e la caduta.«Pantani scatta, Tonkov si è seduto». La voce è quella robotica e inconfondibile di Adriano De Zan, per decenni “cantore” del ciclismo in televisione; è il Giro d’Italia del 1998, la tappa che porta al traguardo di Montecampione. In quello scarto dei tempi verbali scandito dal telecronista, in quella rappresentazione asimmetrica tra il campione romagnolo e il rivale russo, sta l’essenza dell’atleta assurto a mito, dell’eroe che sfugge all’inesorabile scorrere delle stagioni.A vent’anni dalla maledetta notte in cui la vita di Marco Pantani si è fermata in un residence di Rimini, l’immagine del Pirata è ancora vivida nella memoria della maggioranza degli italiani, esempio estremo e tragico del campione costretto a sgomitare tra la gloria e il tradimento, il tripudio e la caduta. Ancora oggi c’è chi vede in lui una delle più autentiche bandiere dello sport azzurro, capace di raccogliere i brandelli di una comunità nell’impeto trascinante dell’impresa, e chi, al contrario, non gli perdona i valori anomali del sangue, l’ombra del raggiro.Marco Pantani ha esercitato un fascino d’altri tempi in una disciplina che è forse la più epica di tutte, quella in cui l’altalena dei sentimenti può oscillare tra la polvere e il Paradiso in un attimo impercettibile, nel quale l’andamento della gara sembra pensato apposta per alimentare una narrazione drammaturgica, come aveva intuito il semiologo francese Roland Barthes in quello splendido saggio del 1957 sul Tour de France come epopea. Il Pirata ha saputo rendere incredibilmente chiaro questo rapporto tra la fatica e la favola che il ciclismo ha connaturato in sé, il sorriso trasfigurato sugli zigomi scavati dal sudore, la bandana in testa a trasformarlo in icona.L’immagineLa parabola sportiva e umana di Pantani si è intrecciata con la sua immagine, la sua traversata di campione è stata un’imprevedibile traiettoria comunicativa che ha incontrato i media e la televisione in uno dei loro momenti di maggior espansione. L’avventura del Pirata comincia nel 1994 in un Giro, vinto dal russo Berzin, che l’anno precedente Fininvest ha clamorosamente soffiato alla Rai; sul Mortirolo, mentre tutti attendono gli exploit di Bugno e Chiappucci, a prendersi la scena è un romagnolo atipico, senza capelli, con pizzetto, orecchino e un fisico esile. Sembra danzare sulla bicicletta, scaraventa via il dolore della fatica, si getta in discesa ad attaccare contravvenendo agli ordini di squadra.È Pantani a costruire l’epica del Mortirolo e non viceversa. Quella non è una cima maestosa e imponente come tante altre che hanno costellato la corsa rosa; senza il Giro, ha scritto Giacomo Pelizzari in Storia e geografia del Giro d’Italia (Utet), un viaggio nei luoghi simbolo della corsa nazionale, “questa salita probabilmente non l’avrebbe mai presa in considerazione nessuno”. Un nome lugubre, un passo anonimo, una pendenza spietata che Pantani sceglie come personale trampolino per presentarsi al mondo, trasformando per sempre l’essenza di uno sport e il suo racconto.Le sue montagneNegli anni successivi, altre cime e altri luoghi diventeranno a lui (e a noi) famigliari, si spianeranno sotto i suoi pedali accondiscendendone le ambizioni, al Giro come al Tour. Piancavallo, Oropa, Sella di Val Gardena, Alpe d’Huez, Les Deux Alpes, il Galibier sotto l’acquazzone; con Pantani si riduce lo scarto tra umano e ambiente naturale, si modifica la percezione dello spazio, si ridefiniscono concetti antichi del ciclismo come fuga, scalata, attacco.Per cogliere fino in fondo l’impatto che Pantani ha avuto sull’immaginario popolare, occorre riandare a quegli anni, quelli di un’Italia in cui la televisione non si era ancora frammentata in centinaia di canali e piattaforme, ma al contrario rappresentava un solido momento di inclusione e unificazione. Il mondo non era ancora crollato con le sue certezze e le sue promesse sotto i colpi del terrorismo globale o delle crisi finanziarie, il futuro sembrava ancora tutto da scrivere, e a farsi carico di vergare quelle pagine arrivò un timido ma vispo ragazzo di mare capace di volare in montagna.Pantani è stato probabilmente l’ultimo vero eroe sportivo pienamente televisivo, di quelli che aggregano, suscitano appartenenza e condivisione, giocano coi simboli, stimolano narrazioni in forme di fiction, canzoni, fumetti. Ha anche avuto la fortuna (oltre che il merito) di interpretare una fase del ciclismo italiano senza grossi dualismi e rivalità come era stato in passato (Coppi-Bartali, Moser-Saronni, Bugno-Chiappucci), riuscendo così a unire generazioni e geografie.Vederlo salire sulle cime più impervie e faticose divenne un rito collettivo in quelle calde estati di fine anni Novanta; sintonizzarsi alla tv nei pomeriggi del Giro e della Tour era un’operazione che arrivò a contagiare un numero crescente di italiani.La caduta«Scatto di Pantani» pronunciato fulmineamente da De Zan divenne una frase icastica, il timbro di un’epoca mentre si sobbalzava sulle poltrone e nei bar di provincia si frantumavano bibite ghiacciate. Un’esperienza che viene raccontata dallo scrittore Fabio Genovesi nel romanzo Cadrò, sognando di volare (Mondadori, 2020), in cui immagina la storia di uno studente ventiquattrenne che viene spedito in cima agli Appennini a svolgere servizio civile in un ospizio per preti dove il direttore è un sacerdote ruvido e volubile: i due non si pigliano, non si capiscono, ma l’unico momento di pacificazione lo trovano nel guardare insieme le tappe del Giro d’Italia del 1998, quello che certifica l’apoteosi del coraggio e della sfrontatezza di Pantani, la sua lucida follia, emblema di un ciclismo corso “per rabbia e per amore” canterebbe di nuovo De Gregori.Ecco, Pantani è stato proprio il nodo che ha saldato le differenze, il collante di Italie diverse, almeno fino a quel funesto 5 giugno 1999 a Madonna di Campiglio quando, già provato da innumerevoli infortuni da cui si era sempre rialzato, crollò definitivamente sotto i colpi dell’esclusione per ematocrito alto, alla vigilia della penultima e decisiva tappa di un Giro che lo avrebbe visto trionfare. Da lì non si rialzò più, salvo un exploit sul Mont Ventoux l’anno successivo al Tour, macerato e tormentato dall’idea del complotto, dalla “vergogna”, si disse, dal peso di quella che percepiva come un’ingiustizia senza riuscire a scorgerne i contorni e le motivazioni. S’infilò in un tunnel dal quale non riemerse, fino all’epilogo tragico del 14 febbraio 2004, nel giorno di San Valentino.In un ciclismo oggi completamente mutato, che vede altri grandi campioni contendersi le cime delle montagne in un’affermazione di fisicità, meccanica e tecnica, rimane il ricordo di un corridore inconsueto, sgraziato ed eccezionale, l’incarnazione di un eroe mediatico figlio del suo tempo, divenuto mito suo malgrado, tra lo stupore di un popolo che ne seppe cogliere la semplicità e la tenerezza. Perché, in fondo, ci ha insegnato Aristotele, “il mito è costituito da un insieme di cose che destano meraviglia”.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediPaolo CarelliInsegna International Media Systems nella Facoltà di Scienze linguistiche e letterature straniere dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e svolge attività di ricerca presso il Ce.R.T.A. (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi). È coordinatore didattico del Master "Fare Tv. Gestione, sviluppo, comunicazione".

Il mistero della villa di Putin da un miliardo di euro costruita con fondi pubblici Venezuela, don Matteo Marzano morto a 79 anni: era originario del torinese

Ucraina-Russia, Putin invia l'esercito nel Donbass. L'ONU: "Rischio guerra reale"

Ucraina, il ministro del Lussemburgo: "Eliminare Putin unico modo per fermare la guerra"Nel Regno Unito arriva il via libera alle vaccinazioni per gli under 12

La denuncia Onu: “Almeno 136 civili uccisi in Ucraina, fra loro 13 bambini”Ucraina, la testimonianza di due profughe: "Lanciavamo i figli in aria"

India, esplosione in una fabbrica clandestina di fuochi d'artificio: 7 morti

Niger, attacco a Tillaberi: 18 civili morti e 8 feritiUcraina, il video del paracadutista russo su TikTok non riguarda la guerra

Ryan Reynold
Guerra Russia-Ucraina, le parole del Cremlino: "Kiev ha rifiutato i negoziati"Parigi, uomo armato di coltello aggredisce poliziotti alla Gare du Nord: uccisoNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 540

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarGuerra in Ucraina, la Germania investe 100 miliardi per rinforzare l'esercitoanalisi tecnica

    Draghi telefona a Zelensky: "Aiuteremo l'Ucraina a difendersi dalla Russia"A Kharkiv colpite tre scuole e la cattedrale: decine di vittime civiliUcraina, attaccata la centrale nucleare di Zaporizhzhia: ora è in sicurezzaCome si sta muovendo l’esercito russo in Ucraina e cosa potrebbe cambiare

    1. Donbass, perché la Nato non è intervenuta quando sono entate le truppe russe

      1. avatarIl sindaco di Kiev: “Attacco non stop ma noi siamo pronti a morire per l’Ucraina”analisi tecnica

        USA, piccolo aereo si schianta nell'Oceano Atlantico: 8 morti

  2. avatarGuerra in Ucraina, Von der Leyen: “UE chiude spazio aereo alla Russia. In arrivo sanzioni per Bielorussia”Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Zelensky: “Questa potrebbe essere l’ultima volta che mi vedete vivo”Svizzera, bambino di 6 anni investito da una snowboarder: la GoPro filma l’incidenteKiev accerchiata dalle fiamme, incendiato un deposito di greggio a VasylkivEcatombe a Kharkiv: 2000 vittime civili, 100 erano bambini

  3. avatarIn Spagna un 31enne trascorre 10 anni davanti ai videogiochi: l’appello della madreETF

    Gli oligarchi russi adesso nascondono i loro lussuosi yacht, ecco doveGuerra Russia-Ucraina: quali sono i Paesi che hanno chiuso lo spazio aereo alla Russia?Crisi Ucraina, USA: "Ritiro falso, la Russia ha stanziato altri 7000 soldati al confine"Ucraina, Cina contro le sanzioni alla Russia: "Sono illegali"

Il cardinale Parolin sulla guerra Russia-Ucraina: “Il Vaticano si offre per un negoziato”

Cosa è la Transnistria e perché è importante nel contesto della guerra Russia-UcrainaSpagna, pm archiviano inchieste ancora aperte del re emerito Juan Carlos*