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Il prezzo del burro è aumentato del 101%: il motivoLa società Stretto di Messina ha dato il via libera alla relazione che aggiorna il piano definitivo del 2011. I costi sarebbero lievitati di 4 miliardi,Campanella per adeguarli ai nuovi prezzi dei materiali. Pd, Verdi e Sinistra italiana hanno presentato un esposto in procura affinché i documenti vengano resi pubbliciIl consiglio di amministrazione della società Stretto di Messina ha approvato la relazione di aggiornamento al progetto definitivo, datato 2011, del Ponte che unirà Calabria e Sicilia. La mattina di giovedì 15 si è infatti tenuta la riunione del Cda, presieduta da Giuseppe Recchi, così come il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva anticipato, parlando di uno «step di grande importanza». Dopo il via libera alla relazione del progettista, il leader del Carroccio incontrerà, già nelle prossime ore, i presidenti di Regione Calabria e Regione Siciliana e i sindaci di Villa San Giovanni e Messina.In base a quanto trapela il prezzo dell’opera è aumentato di circa 4 miliardi rispetto al 2011, considerando principalmente l’adeguamento del costo dei materiali. Altre modifiche, inoltre, riguardano l’integrazione del “vecchio” progetto con nuove normative dal punto di vista tecnico e burocratico, tra cui quelle di rilievo ambientale. ItaliaIl fondo per il Sud non tornerà, Salvini in affanno cerca la rissaStefano IannacconeL’ESPOSTO DI PD-AVSProprio nei giorni scorsi Pd e Avs hanno presentato un esposto alla Procura del Tribunale di Roma perché «il governo e la società Ponte sullo stretto non hanno reso pubblici documenti fondamentali per capire l'entità del progetto». La leader del Partito democratico Elly Schlein, insieme ad Angelo Bonelli (Verdi) e a Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana), nel documento inoltre denunciava il fatto che «la relazione sul progetto è stata negata ai parlamentari, adducendo che si tratta di atti riservati e segreti, eppure impegnano lo stato per 14,6 miliardi di euro». Ora che la relazione è stata approvata ci si aspetta – come promesso dalla società ai parlamentari – che venga resa pubblica e accessibile.«ARTICOLATO SISTEMA DI VERIFICHE»«La relazione del progettista è stata predisposta ai sensi del decreto legge 31 marzo 2023, numero 35 dal Contraente generale Eurolink, guidato dal Gruppo Webuild. L’approvazione della relazione è il risultato di un articolato sistema di verifiche posto in essere dalla Stretto di Messina che, oltre alla direzione tecnica della società, ha coinvolto la Parsons Transportation Group in qualità di project management consultant e un Expert panel quale organo a supporto per le attività tecnico-specialistiche di alta sorveglianza, composto da quattro massimi rappresentanti nelle discipline di aerodinamica-aeroelastica, sismica, geotecnica e ambiente. La società, come previsto dal citato decreto legge, ha inoltre acquisito dal comitato scientifico il parere favorevole con raccomandazioni sulla relazione. Il comitato scientifico è un organo autonomo e indipendente istituito dalla Legge 1158/1971, composto da nove esperti nominati dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti d’intesa con la Regione Calabria e la Regione Siciliana», fa infine sapere la società Stretto di Messina, con amministratore delegato Pietro Ciucci.Le prossime tappe per la realizzazione dell’infrastruttura sono la convocazione della Conferenza dei servizi e poi il passaggio del progetto così come approvato oggi dagli altri ministeri coinvolti. In ultimo anche Salvini ha dato notizia dell’approvazione della relazione del progettista nel corso del Question Time al Senato, ribadendo l’intenzione di avviare i lavori «nel 2024 e aprire il traffico ferroviario e stradale sul ponte nel 2032». AmbienteQuanto costa il ponte a Salvini, il ministro dovrà dire tanti noEdoardo ZanchiniEcologista© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediEnrica RieraNata a Cosenza nel 1991, giornalista. Una laurea in giurisprudenza e un diploma all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico. Un passato da redattore nei giornali locali. Collabora con il servizio cultura de L’Osservatore Romano.
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