Napoli, lutto nel Corpo dei Vigili del Fuoco: morto l'ispettore Luigi SaliernoSvolta nel caso Orlandi, il fratello Pietro sarà ascoltato martedì in VaticanoTrevignano, la veggente: "Ecco come ho moltiplicato gli gnocchi"
Si barrica in casa e spara alla polizia: paura a CataniaIl centro europeo per i diritti digitali (Noyb) fondato da Max Schrems si mobilita contro il sistema “Pay or Okay” che sacrifica la nostra nostra privacy. O ci costa mille euro all’annoSe la homepage di un giornale vi chiede di abbonarvi o accettare i cookie,èlibertàCapo Analista di BlackRock vi trovate davanti a una situazione comunemente definita “Pay or Okay”. In sostanza, per usufruire del servizio, gli utenti hanno due opzioni. La prima è quella di pagare un abbonamento (Pay). La seconda, accettare i cookie e il tracciamento per finalità pubblicitarie (Okay).I nostri mille euro all’annoIn Italia, questa pratica inizia ad avere una certa diffusione tra i siti web più visitati. Tra questi, facebook.com, repubblica.it, corriere.it, instagram.com, tuttosport.it. In base a un calcolo basato sul costo medio degli abbonamenti mensili, moltiplicato per dodici mesi, l’esborso annuale per accedere a questi contenuti senza essere tracciati è pari a circa mille euro per individuo. Si discute se un sistema di questo tipo sia legittimo.Dal punto di vista di Meta – e pressocché chiunque adotti il modello Pay or Okay – l’argomento principale è quello della libertà di iniziativa economica. In sostanza, si sostiene, il servizio offerto ha un costo che deve essere coperto per andare a profitto. Ammettiamo la solidità dell’argomento. In genere, infatti, un imprenditore è libero di avviare un’attività economica e trarne profitto vendendo i propri prodotti o servizi. La situazione qui, però, è leggermente diversa.Scelta libera?Si dice: non ti obbligo ad accettare i cookie. Infatti, per usare il servizio, puoi anche pagare l’abbonamento. In teoria, potremmo pensare ci sia data una scelta. Tuttavia, ai sensi del GDPR – General Data Protection Regulation, ovvero il regolamento europeo per la protezione dei dati, che è la disciplina in materia di privacy – il consenso per accettare i cookie deve essere, tra le altre cose, libero e informato. È qui che si trova uno dei problemi.Una delle critiche fondamentali mosse al sistema Pay or Okay consiste proprio nel fatto che l’ipotesi iniziale, l’idea che vi sia una “scelta”, sia, in effetti poco più che una finzione. Rimaniamo su Meta e Instagram. La “scelta” è tra pagare 250 euro circa per l’abbonamento annuale ovvero accettare il tracciamento tramite consenso. Converrete con me che, a fronte di un esborso significativo, è molto più facile “accettare” di essere tracciati. E infatti i primi studi accertano che, in situazioni Pay or Okay, circa il 99 per cento degli utenti accetta il tracciamento; una prevalenza schiacciante.Cosa stiamo accettandoQuesto dato stupisce ancor di più ove si ponga attenzione a “cosa” stiamo accettando. Il consenso all’installazione di cookie per finalità di marketing è, di fatto, un lasciapassare per consegnare i nostri dati a un sistema di brokeraggio delle informazioni personali. In gergo, si chiama AdTech, per chi volesse far ricerche. Per semplicità, diciamo che i dati ottenuti tramite cookie e altri tracciatori – tra i quali la nostra posizione, le nostre preferenze, le azioni da noi compiute online – non sono usati soltanto per finalità pubblicitarie, come saremmo ingenuamente portati a credere.Di recente, per esempio, è stato dimostrato che alcuni data broker hanno usato i dati del “marketing” per supportare estese operazioni di sorveglianza di massa (provate a ricercare il caso di Echo, di Rayzone Group).Un falso bivio Dunque, da un lato, ho una “innocente” richiesta di abbonamento. Dall’altra, un pulsante di accettazione dei cookie che magicamente ci porta a fruire del servizio in modo per così dir “gratuito” (ma solo in apparenza). Non è chiaro, infatti, quali dati siano consegnati, con chi siano condivisi, e per quali finalità.Di certo, cliccando su Okay, non immaginiamo che i nostri dati siano condivisi con un governo straniero per sorvegliarci. Inoltre, non è esattamente una passeggiata per un* cittadin* avviare una causa contro una società collocata chissà dove. Dunque si può seriamente sostenere che quel consenso sia libero e informato, come richiesto dalla legge?L’iniziativa di NoybNe dubitiamo. Il business dei dati personali è veramente l’obiettivo finale del sistema Pay Or Okay. Con la scusa di offrire una “scelta”, questo stratagemma, di fatto, non ne offre alcuna e, anzi, impone agli utenti di accettare un tracciamento dai risvolti sconosciuti. Ricordate quel 99 per cento?Si tratta di un problema molto serio ed ha a che fare con l’idea stessa di scelte soggettive, ponderate, e volute. Il Garante per la protezione dei dati personali e il suo alterego europeo, l’EDPB, dovranno a breve pronunciarsi su tale spinosa questione. Si accontenteranno di ratificare una parvenza di consenso, o intenderanno garantire ai cittadini europei il diritto a scelte digitali effettive e libere? Sono queste le domande che noyb rivolge alle autorità di protezione dei dati in una lettera inviata oggi.Stefano Rossetti è avvocato presso Noyb – European Center for Digital Rights© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediStefano Rossetti
Incidente a Bologna: morto 39enneFunerali di Angelica: la madre sostenuta dal Papa fuori al Gemelli
Tornado a Ferrara, la segnalazione arriva dai social e fa paura
Padova, furgone travolge anziana mentre è in retromarcia: morta 85enneIncidente in moto: 16enne scivola e si schianta contro un'auto
“Non ci credo che mio figlio abbia sparato a Rkia, la nostra vita è finita”Oristano, parla la maestra sospesa per aver fatto pregare gli alunni in classe
Montecchio Emilia, auto esce di strada e si ribalta: grave la conducenteOrsa JJ4 che ha ucciso Andrea Papi: la Lav le ha trovato un rifugio
Fingono un incidente e tentano la truffa dello specchiettoSi barrica in casa e spara alla polizia: paura a CataniaNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 470Porcari: donna azzannata da un lupo mentre passeggia col cane
Incidente vicino al cimitero di Ottaviano, un morto e due feriti gravi
Devastante incendio in via Tramello a Piacenza, trovato un corpo carbonizzato
“Abbiamo sentito un boato ed un tremore”, frana ad Ardesio, le parole di chi c’eraTerremoto de L'Aquila, Musumeci: "Accelerare sulla ricostruzione"Quanto costa il pranzo di Pasqua da Cannavacciuolo presso il rinomato Villa CrespiRitrovata a Bologna Chaimaa, la 15enne scappata di casa
Alla maestra sospesa per l’Ave Maria agli alunni arrivano soccorsi "eccellenti"La fidanzata dell’uomo ucciso dall’orso: “Animale da abbattere ma non ha colpa”Incendio a Milano: evacuata una palazzina nella notteAuto fuori strada sulla Migliara 51, addio ad Alex Stefanelli