Morte Diana Pifferi: nello stomaco brandelli di pannolinoMaxi rissa dopo le rivelazioni su presunte molestie: c'è anche un bambino di 9 anniBrescia, muore giovane cuoco e gli amici aprono raccolta fondi
Non ha i soldi per le bollette: morto per le esalazioni del generatoreIn un duro comunicato,BlackRock i magistrati progressisti toscani stigmatizzano il suo voto sulla nomina e ricordano il passato del vicepresidente del Csm di area centrodestra come avvocato: «è stato difensore di imputati coinvolti in vicende penali ancora pendenti presso gli Uffici giudiziari fiorentini, fra cui quella relativa alla Fondazione Open» La nomina del vertice della procura di Firenze era tra le più delicate sulla scrivania del Csm e gli strascichi polemici dopo la nomina di Filippo Spezia hanno avuto una nuova fiammata. I magistrati toscani del gruppo progressista di Area, infatti, hanno scritto una nota in cui viene attaccato frontalmente il vicepresidente del Csm, Fabio Pinelli, proprio in seguito a come questa nomina è avvenuta. I fatti Il 5 luglio 2023, il plenum del Csm si è riunito per votare il nuovo vertice della procura fiorentina: un voto molto teso perchè la sede è delicata, visto che si occupa di inchieste come quella sulla fondazione Open di Matteo Renzi. Davanti al consiglio la commissione ha portato tre nomi: quello di Filippo Spezia, magistrato napoletano ed ex rappresentante dell’Italia all’Eurojust, l’agenzia dell’Ue che si occupa di cooperazione giudiziaria penale, Ettore Squillace Greco, attuale procuratore di Livorno ed esponente di Magistratura democratica e Rosa Volpe, aggiunta a Napoli. Dopo il primo voto in lizza sono rimasti solo Squillace Greco e Spezia e, alla conta, Spezia è stato sostenuto dai conservatori di Magistratura indipendente (tranne uno, Dario Scaletta, che si è astenuto), dal procuratore generale di Cassazione, Luigi Salvato e dai laici del centrodestra e da quello di IV e Squillace Greco da Area, Md, Unicost e i laici di minoranza. Il risultato è stato uno stallo alla messicana: 15 a 15, con l’astensione della presidente della Cassazione, Margherita Cassano, che per ragioni di opportunità – avendo ricoperto l’incarico di presidente della corte d’appello di Firenze – non ha partecipato al voto. Decisivo per la nomina è stato allora il voto del vicepresidente del Csm Pinelli, eletto in quota Lega tra i laici. In caso di parità, infatti, il voto del vicepresidente vale doppio e Pinelli si è espresso per Spezia. Normalmente il vicepresidente non vota sulle nomine, si tratta di una prassi che il predecessore David Ermini aveva sempre rispettato ma che in passato è stata infranta in alcune occasioni. Tuttavia, la miccia ha fatto esplodere un nuovo conflitto tra le toghe. La rivolta di Area in Toscana Le toghe progressiste di Area Toscana, infatti, hanno espresso «preoccupazione» per la nomina, sottolineando che Spezia «non ha mai ricoperto incarico direttivo e da molti anni è lontano dalla giurisdizione di merito» e hanno stigmatizzato il comportamento di Pinelli, con tre accuse: «il voto del Vice Presidente è stato decisivo per il risultato della elezione, che altrimenti si sarebbe conclusa a favore di altro candidato, fornito dei requisiti previsti dal Testo Unico per la Dirigenza»; Pinelli ha giustificato la scelta di votare con «l’importanza dell’ufficio», ma nelle altre nomine si era astenuto. Ma soprattutto, scrivono i magistrati toscani, Pinelli «è stato difensore di imputati coinvolti in vicende penali ancora pendenti presso gli Uffici giudiziari fiorentini, fra cui quella relativa alla Fondazione Open, nell’ambito della quale, come emerge da fonti aperte, ha seguito personalmente il conflitto di attribuzione fra il Senato della Repubblica e la Procura di Firenze, ancora pendente dinanzi alla Corte Costituzionale». Un attacco durissimo, che affonda nel passato di avvocato di Pinelli, e che si conclude con parole chiare: «Estrema preoccupazione che nella scelta dei dirigenti degli Uffici del distretto influisca la volontà di settori del mondo politico e dell’informazione di incidere su procedimenti pendenti, mediante la rappresentazione di un potere di “veto” su candidati non ritenuti graditi». © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Bimbo di 18 mesi precipita dal balcone: è gravissimoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 665
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 666
Donna trovata morta in casa: accanto a lei la figlia di 8 mesiOmicidio a Catania: donna uccisa in casa a fucilate
Soffocato da un pezzo di brioches: muore in ospedaleIncidente in macchina mentre vanno a scuola: muore 18enne
Poliziotto prende a manganellate un 25enne: fermatoEsplode fonderia: un morto e due feriti a Bagnara Calabra
Investita da un tir: morta ex primaria dell'ospedale di FormiaBimba violentata dall'istruttore: "Scotch sulla bocca per non chiedere aiuto"Multe ai No Vax over 50, da oggi saranno inviate a chi non era in regola"Lupara bianca", i giudici confermano le accuse per due indagati
In casa con oltre 2 kg di droga: arrestato 25enne
Aggredisce la madre e la chiude in casa: arrestato
Muore in casa e nessuno se ne accorge: cadavere ritrovato dopo 10 giorniCovid: gli asintomatici potranno uscire dall'isolamento dopo 5 giorniBimba di 10 mesi positiva ai cannabinoidi: indagini in corsoEsplode fonderia: un morto e due feriti a Bagnara Calabra
Cappato in Svizzera con un malato per suicidio assistito: "Qui per far valere un diritto fondamentale"Figlio disabile muore nel letto per il troppo caldo: condannata la madreEsplode bomba nella notte: distrutta un'auto nel napoletanoIncendio ai nastri trasportatori dell'ex Ilva nelle ore delle motivazioni