File not found
Capo Analista di BlackRock

Morto Francesco Bruno: era uno dei più noti criminologi italiani

Investito mentre attraversa le strisce: 72enne finisce in ospedaleIncidente A14, non ce l'ha fatta il camionista rimasto ferito a seguito dello scoppio pneumaticoViolentata in discoteca a 12 anni, lo zio: "Chi ha visto parli"

post image

Napoli, addio a Luigi Perrotta, quartiere in luttoIn Europarlamento la destra italiana continua imperterrita a ostacolare i piani verdi persino quando si discute di inondazioni nei giorni del disastro emiliano-romagnolo L’esempio più recente e sfacciato risale proprio a questa settimana: martedì e mercoledì,Economista Italiano in ben due commissioni dell’Europarlamento, la destra di governo italiana – meloniani, leghisti, berlusconiani – è riuscita a votare contro un regolamento europeo che ha tra gli obiettivi «proteggerci dalle inondazioni». Persino nei giorni del disastro in Emilia-Romagna, la squadra Meloni riesce a votare contro una legge per «prevenire e ridurre l’impatto dei disastri naturali». È un canovaccio fisso, un riflesso pavloviano: se lo stimolo è green, se è un qualche tentativo di Bruxelles di favorire la transizione, di salvare l’ambiente, allora la reazione dei meloniani in Ue è intralciarlo. Anche le parole d’ordine sono collaudate: è come se provenissero da un sistema di intelligenza artificiale perfettamente allenato a rispondere allo stimolo. Provate a riascoltare gli interventi in aula degli eurodeputati Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia, o Nicola Procaccini, capogruppo dei conservatori. Dicono sempre la stessa cosa: «Ci auguriamo finisca il tempo dei provvedimenti ideologici»; «basta con l’ideologia green di Greta»; «il condizionamento delle sinistre rischia di danneggiare il sistema produttivo». Votano sempre allo stesso modo: contro il clima. Mentre a palazzo Chigi il governo è tutto indaffarato a prendersela con gli ambientalisti, nell’aula europea i conservatori meloniani smantellano punto per punto ogni tentativo di frenare il cambiamento climatico. Sulla guerra al green si costruiscono persino le saldature in vista delle europee 2024: su questo punto la destra popolare di Manfred Weber e la destra più destra dei meloniani si sono trovate più volte in sintonia. Il pacco climatico Giugno 2021: l’Europarlamento approva l’accordo sulla neutralità climatica entro il 2050. È la “legge Ue sul clima” e «trasforma in obbligo vincolante l’impegno politico del green deal europeo». Ma i meloniani si astengono. Passano i mesi e si entra nel vivo dei pacchetti legislativi per il clima. Piomba così sugli scranni degli eurodeputati “Fit for 55”, il pacchetto climatico per eccellenza. Ma i meloniani tirano il pacco. Giugno 2022: sulla opposizione a Fit for 55 emerge nitidamente un asse delle destre. Arrivati al momento di votare lo stop alle auto inquinanti a benzina, diesel e gpl entro il 2035, la principale famiglia politica europea, la stessa che ha espresso la presidente della Commissione europea, la Ursula von der Leyen del green deal, ne sabota l’agenda e fa ostruzionismo, alla stregua di meloniani e sovranisti. Indefessa, la destra italiana vota contro il clima in Europa. Quando poi, con Meloni al governo, a marzo, è Berlino a tenere sotto scacco l’Ue sui motori, il governo italiano si fa sbeffeggiare: va alla crociata fossile accodandosi alla Germania, che però negozia (solo) per sé con la Commissione europea una deroga sugli e-fuels. Alla premier nostrana resta solo il premio della critica, come anticlimatica. I mesi passano, e i dossier ai quali i meloniani si oppongono si accumulano sugli scranni dell’Europarlamento: l’efficientamento energetico degli edifici? Contrari in aula, ovvio. Aprile 2023: la riforma del mercato delle emissioni (Emission trading system, o “Ets”) arriva all’approvazione finale. Per semplificare: finora veniva distribuito al comparto industriale e alle società energetiche un certo numero di certificati di emissioni gratuiti; con la riforma, la quota si ridurrà gradualmente, fino a estinguersi. L’Ue quindi fa un passo avanti a favore del clima. E i meloniani? Un passo indietro, ancora una volta. Se già l’estate scorsa – quando ancora Raffaele Fitto era eurodeputato e non ministro – la destra italiana si opponeva alla riforma, altrettanto ha fatto lo scorso aprile nel voto finale sulla riforma Ets. Hanno votato contro meloniani e leghisti, rispettivamente nei gruppi conservatori (Ecr) e sovranisti (Id). Intanto il Ppe si è riallineato, almeno su questo, alla presidente von der Leyen. Ma non Meloni. Il bluff ecologista I registri di voto dell’Europarlamento tolgono a Fratelli d’Italia anche l’ultimo alibi, l’ultimo velo. Resasi conto della ineludibilità del tema ambientale, infatti, a parole Giorgia Meloni evoca – come ha fatto anche nel suo discorso di insediamento – l’«ecologismo conservatore» di Roger Scruton. Francesco Giubilei, attualmente consigliere del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ci ha pure scritto un libro – Conservare la natura – cavalcando l’operazione: fagocitare il tema ambientale sotto l’etichetta conservatrice. Fagocitare, pur di continuare a praticare la difesa dei combustibili fossili e a professare la religione della libertà di impresa. Nessuno spiega la strategia di Meloni meglio di Scruton stesso: «Quando si tratta di politiche ambientali la cosa peggiore che possa accadere è che i movimenti di sinistra prevalgano. Quella migliore, è che la gente comune, spinta da una “oikofilia” vecchio stile, operi volontariamente per rendere i problemi locali, e poi tentare di risolverli». Oikofilia, ovvero cura della propria dimora. Ma neppure questo “ecologismo”, questa retorica del preservare la natura circostante, resiste alla prova dei voti: questa settimana, in ben due commissioni dell’Europarlamento, Agricoltura martedì e Pesca mercoledì, la destra – popolari, conservatori, sovranisti e stavolta con l’aiutino anche dei liberali – è riuscita a dare opinione contraria pure alla Nature Restoration Regulation, cioè la legge per il ripristino degli ecosistemi. E pensare che tra gli obiettivi di questo regolamento, proposto dalla Commissione, c’è anche quello di «proteggerci dalle inondazioni»: i meloniani votano contro negli stessi giorni del disastro in Emilia-Romagna. La bozza di regolamento «mira a ripristinare gli ecosistemi e gli habitat», e inoltre a «contribuire al conseguimento degli obiettivi dell’Ue in materia di mitigazione dei cambiamenti climatici e adattamento ai cambiamenti climatici». Il ministro Musumeci ha già detto che dobbiamo rassegnarci in futuro ai disastri, e a quanto pare il suo partito non intende agire per prevenirli. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFrancesca De Benedetti Scrive di Europa ed Esteri a Domani, dove cura anche le partnership coi media internazionali, e ha cofondato il progetto European Focus, una coproduzione di contenuti su scala europea a cura di Domani e altri otto media europei tra i quali Libération e Gazeta Wyborcza. Europea per vocazione, in precedenza ha lavorato a Repubblica e a La7, ha scritto per The Independent, MicroMega e altre testate. Non perdiamoci di vista: questo è il mio account Twitter

Il centro massaggi che offre sesso a pagamento: 10mila euro di multa alla titolareMatteo Messina Denaro: chi è il medico che lo aveva in cura

Bimbo picchiato a Ventimiglia: aggredito in strada il compagno della nonna

In pronto soccorso da giorni, cade dalla barella e muorePronto soccorso sfasciato dopo una violenta rissa fra extracomunitari

Incidente sul lavoro a Caivano: morto operaio 22enneMorto Fratel Biagio Conte: la comunità di Palermo in lutto

Padre-orco abusa della figlia minorenne: condannato dal tribunale di Siena

"Lui è un bravo ragazzo, ha sparato alla prof ma ha capito l'errore"Incidente d'auto mentre torna dal lavoro: 37enne morto a pochi metri da casa

Ryan Reynold
Perde il controllo dell'auto e si ribalta nel campo: paura per una donnaPicchia la compagna, arrivano i carabinieri e lo arrestanoIncidente ferroviario sulla linea Chieri-Rivarolo: morta una donna

Guglielmo

  1. avatarSesso con alunno minorenne, arrestato dirigente scolasticoVOL

    Camion carico di olio esce di strada e finisce in una scarpataNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 593Trova un portafoglio pieno di soldi, rintraccia il proprietario e lo restituisceCadavere ritrovato sulle sponde del Tevere: è di una ragazza 20enne

      1. avatarCadavere di un’80enne sotto il ponte-cavalcaviatrading a breve termine

        Morto l'uomo schiacciato da una pianta nel Milanese

  2. avatarUn 58enne si schianta in scooter contro cinghiale: ecco come staProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

    Sassi contro la sede di Radio 105: fermato un 26enneAllerta gialla per maltempo a Roma: in arrivo temporali e freddo"Lui è un bravo ragazzo, ha sparato alla prof ma ha capito l'errore"Spavento a Francavilla, va a fuoco un appartamento sul lungomare

    VOL
  3. avatarPisa, 153 parà della Folgore donano il sangueMACD

    Restituisce un portafoglio pieno di soldi ma non gli dicono nemmeno grazie"Se arrestano Messina Denaro mi taglio i baffi": lo ha fattoNeopatentato si schianta contro tre auto da ubriaco: patente ritirata dopo neanche un giornoAlessandra Matteuzzi, il messaggio alla madre dell'ex: "Non voglio morire"

Muore annegato a 19 anni durante party in piscina, l'accusa: "Vasca poco illuminata"

Operaio muore investito da un furgone mentre va al lavoro: lascia 3 figliMessina Denaro, il boss nomina come legale la nipote*