Massimiliano Spinapolice, Autore a Notizie.itIl Cremlino: “La guerra non finirà fino a quando non avremo raggiunto ogni obiettivo”Stabilimenti in sciopero, ombrelloni chiusi 2 ore il 9 agosto: cosa significa
Olimpiadi, l'annuncio di Angela Carini: "Addio alla boxe"Aurélien Ulrich Metendé - Dal profilo facebook di Metendé COMMENTA E CONDIVIDI «Oggi i filosofi africani non hanno posti nelle università europee. Secondo me pensatori e pensiero africano in Europa sono considerati come qualcosa di esotico,Economista Italiano sono marginalizzati. Mentre molti trovano una posizione in America». Come è accaduto a lui, Aurélien Ulrich Metendé, 32 anni, dottorato all’Università di Yaoundè, che dopo il progetto Erasmus Mundus che lo ha portato alle Università di Tolosa e Lovanio, è approdato all’University of Indiana, a Bloomington. Da appena due mesi è uscito, presso la storica casa editrice Hermann di Parigi, il suo saggio Du désir de vie. Essai sur une écologie de libération en postcolonie (Sul desiderio di vita. Saggio su un’ecologia di liberazione nei paesi postcoloniali). C’è stato in passato, addirittura nella prima metà del Settecento dei Lumi, un filosofo originario dell’Africa che ha insegnato filosofia a Halle e Jena, Anton Wilhelm Amo, nato in Africa occidentale e portato in Europa come schiavo e donato al Duca di Brunswick. Siamo nell’epoca precedente quella di Hegel e Kant, le cui controverse posizioni su colonialismo e razza, riaffiorano ogni tanto in modo polemico ancora oggi. Ma solo in alcuni contesti. Ieri al congresso mondiale di filosofia in corso a Roma (nel quale oggi saranno protagonisti giovani studenti di tutto il mondo) Metendé à stato tra gli animatori di un lungo pomeriggio in cui al centro c’è stata la filosofia del continente nero. Il suo panel aveva il titolo “Pensare un Universale africano. Decolonizzazione, traduzione ed endogenizzazione”. In generale quale contributo può dare l’Africa oggi alla filosofia a partire dalle sue radici? «La filosofia africana ha molto da dire a partire dalla sua eredità. Per me essenziale è il problema della decolonizzazione linguistica. Perché in Africa abbiamo praticato la filosofia a partire delle lingue coloniali - francese, inglese, tedesco - non abbiamo usato le lingue africane. Dobbiamo ripensare le categorie filosofiche, sviluppando le nostre lingue. Con una parola africana possiamo esprimere diverse realtà e molti aspetti della vita». Per esempio? «Nella mia lingua del Camerun, l’Ewondo, la parola per “lavorare” significa due cose. Lavorare, appunto, ma anche prendersi cura. La si usa sia per dire “vado in ufficio”, sia per dire “vado dal dottore”, cioè a farmi vedere, curare». Un concetto applicabile anche all’ecologia? «Sì. Per questo il concetto di terra per noi non è lo stesso del capitalismo e della filosofia continentale». Tra le eredità c’è anche quella delle culture animistiche. è un problema nella concettulizzazione filosofica di termini come anima, appunto? « La difficoltà c’è per che la mostra mentalità il nostro immaginario risentono ancora molto della colonizzazione. Per questo oggi molto africani soprattutto giovani, rifiutano l’animismo e le religioni tradizionali africane. Ma i essa ci cono molti concetti e categorie che ci permettono di socializzare. E di avere una visione antropologica e cosmologica. Che non riusciamo a esprimere nelle lingue coloniali. Eppure è a partire da questa realtà, da queste pratiche - che riguardano la maggioranza delle persone, come nel Sud del Camerun - è molto importante oggi per diventare liberi e svilupparsi anche dal punto di vista politico ed economico». Come può la filosofia contribuire a questo sviluppo? « Decolonizzando la mentre per aiutare le persone, e i politici a costruire uno sviluppo che parta dalla nostra realtà. Perché le attuali categorie, i concetti, le teorie, non sono adattate nel nostro contesto». La cultura africana con il suo portato in un cero senso magico che rapporto ha co le nuove tecnologie come l’IA? « Ho scritto un articolo scientifico sull’argomento. Per me è molto importante che l’Africa si impegni in questa questione, Altrimenti sarebbe l’ennesima volta i saremmo colonizzati » .L’Africa è un continente giovane. Alla fine del secolo, ha detto ieri al congresso l’economista Jeffrey Sachs, il 40% della popolazione mondiale. Come la filosofia può accompagnare verso questo futuro? «Questa è la ragione per cui dobbiamo pensare africano con gli africano. Dobbiamo decolonizzare il nostro immaginario la nostra mente, il nostro linguaggio. Questo è il ruolo del filosofo nella società africana. Aiutare i politici a sviluppare questo aspetto. A partire dall’educazione. Il nostro sistema educativo non è africano. Io all’università ho studiato al 95% i filosofi europei e al 5% quelli africani. Lo stesso vale per la storia e questo non va bene. Dovrebbe essere il contrario. Negli anni Sessanta c’è stata una decolonizzazione politica e sociale. Ora dobbiamo spingere su questi aspetto».
Caldo afoso ancora da bollino rosso, oggi 10 città bollenti: ecco qualiOlimpiadi di Parigi, Tamberi fatica ma vola in finale
Parigi 2024, Italia-Ungheria scandalo ma match Settebello non si rigioca
«La sorpresa per mia moglie»: nella mente di un uomo che odia le donneIsraele-Iran, la frustrazione di Biden e la telefonata a Netanyahu: cosa ha detto
Erdogan telefona al Papa: "Assassinio Haniyeh minaccia all'umanità"Dietro le quinte dell’oro di Alice D’Amato alle Olimpiadi di Parigi
Harris presenta Walz e lancia sfida: "Siamo underdog ma vinceremo"La lotteria degli insegnanti con un po’ di suspense in più: le nuove regole per i supplenti
Massiccia incursione ucraina in Russia. Putin: «Solo una provocazione»Primo caso di malattia emorragica epizootica (EHD) in SvizzeraOlimpiadi 2024, perché tutti parlano di Kim Ye-ji?La guerra dei padri. La storia di Volodymyr
Addio Kuna, la Croazia pronta ad entrare nell’Euro
Citroën Dyane: l'auto che portò in vacanza gli italiani | MotoriMagazine.it
Stuprata in spiaggia a 19 anni, arrestato macellaioParigi 2024, la Senna nel mirino di Salvini: "Nuotatori Olimpiadi nella fogna"Israele: "Ci sono conferme sui bambini bruciati e decapitati"Seconda casa al mare o in montagna: quanto costa davvero mantenerla
Parigi 2024, chi è Larissa Iapichino: stella del salto in lungo figlia di Fiona MayHarris "nera o indiana?": ecco perché Trump cavalca la questione razzialeLa premier del Bangladesh si dimette e lascia il paese dopo l’assalto dei manifestanti alla sua residenzaStrage di Erba, Azouz Marzouk: "Rosa e Olindo sono innocenti"