File not found
Campanella

Elezioni regionali, gaffe Borgonzoni su confini Emilia Romagna

Pd, la proposta di Zingaretti per rilanciare il partitoMovimento Cinque Stelle: qual è il significato del nome?Governo, sui social Di Maio il più seguito: Conte arriva secondo

post image

Salvini, l'indiscrezione: tre parlamentari M5S entrano nella LegaL’udienza da remoto è stata senza dubbio la novità più importante dell’emergenza covid: ma basta un collegamento su teams per dire,analisi tecnica “ecco qui il futuro”? “All’esperienza della legge e all’intelligenza artificiale” è dedicata la prima sessione di studio e approfondimento del IX Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Forense che si terrà a Roma, in presenza e in condizioni di sicurezza, dal 16 al 19 settembre prossimi. All’appuntamento congressuale ci sarà attenzione sulla relazione tra giustizia e avvocati, oggi compressa tra la tecnologia, le continue riforme processuali, i nuovi diritti e i modelli di organizzazione della professione, la questione previdenziale, la disattenzione della politica verso il comparto delle professioni, una nostra certa ritrosia ai cambiamenti. L’udienza da remoto è stata senza dubbio la novità più importante tra quelle contenute nelle disposizioni emergenziali che da marzo dell’anno scorso ad oggi hanno riguardato la giustizia, lo svolgimento dei processi, l’accesso agli uffici giudiziari. Il collegamento su Teams, avvocati e giudici dinanzi ad un video, et voilà il futuro. Violazione del diritto di difesa, tutela dei diritti a rischio, principi da contemperare a seconda che si tratti di processo civile o di processo penale: questi, invece, alcuni dei principali argomenti di discussione e scontro dell’anno scorso. Destinata a divenire definitivamente una possibile modalità di svolgimento del processo, l’udienza da remoto (personalmente sono favorevole e la preferisco all’udienza scritta che sembra prendere sempre più piede) si colloca nel contesto più ampio della giustizia digitale, dell’intelligenza artificiale applicata al diritto, dei big data giudiziari, delle realtà di Venezia, Pisa e Brescia che, in collaborazione con le università del territorio, hanno già fatto grandi passi in avanti  sul tema della giustizia predittiva, dell’intervento umano nei criteri di scelta dei dati che l’algoritmo deve elaborare. Il congresso Anf “All’esperienza della legge e all’intelligenza artificiale” è dedicata la prima sessione di studio e approfondimento del IX Congresso Nazionale dell’Associazione Nazionale Forense che si terrà a Roma, in presenza e in condizioni di sicurezza, dal 16 al 19 settembre prossimi. Favorire un linguaggio comune e la condivisione di informazioni è il primo passo per comprendere il fenomeno della giustizia algoritmica, è lo strumento necessario per evitare che la tecnologia prenda il sopravvento e la “giustizia” perda quella capacità di mediazione e pacificazione nella società che le è (o almeno dovrebbe essere) propria: “Se la rivoluzione digitale cerca in tutti i modi di instaurare un determinismo nella giustizia, la giustizia consiste proprio nell’evitarlo, in nome del diritto e dell'aspirazione alla libertà” (Garapon e Lasségue, La giustizia digitale). È una nuova relazione tra giustizia e società che necessita di essere studiata in ogni sua implicazione e che vede protagonisti, tra gli altri, magistrati e avvocati a tutela delle garanzie del giusto processo e dei valori e dei principi costituzionali sempre improntati a criteri di equilibrio, di ragionevolezza e proporzionalità. Il rapporto tra giustizia e avvocati All’appuntamento congressuale della nostra associazione non può mancare, ovviamente, l’attenzione severa alla relazione tra giustizia e avvocati, strettamente collegata alla prima e oggi compressa tra la tecnologia, le continue riforme processuali (e quelle imminenti da PNRR), i nuovi diritti e l’irreversibilità di strumenti di risoluzione alternativa delle controversie al di fuori del processo, da un lato, e i modelli di organizzazione della professione inadatti, la questione previdenziale, la disattenzione della politica verso il comparto delle professioni, una nostra certa ritrosia ai cambiamenti e la natura economica dei servizi legali, dall’altro. In gioco: ruolo dell’Avvocato nella giurisdizione e nella società, riconoscimento sociale, reddito. Proprio sulle pagine di Domani, all’inizio di marzo di quest’anno e alle quali rimando, ho scritto di dieci proposte per l’avvocatura; la convinzione al riguardo oggi è addirittura maggiore perché l’esame di abilitazione della sessione in corso, con modalità nuove dettate dall’emergenza pandemica, sono la prova provata che immaginare un diverso modello di organizzazione della professione, a partire dal sistema di accesso, è possibile.  Il regime di incompatibilità Le sessioni congressuali sono dedicate alle aggregazioni multidisciplinari, alle collaborazioni tra professionisti, alla figura dell’avvocato dipendente e al welfare universale per i professionisti.  Ma la nostra attenzione è costantemente rivolta anche alla revisione del regime delle incompatibilità, alla possibilità che possano coesistere diverse “figure” di avvocato a seconda dell’ambito in cui la professione è esercitata, al ripensamento dell’obbligo d’iscrizione a Cassa Forense, alle modalità di iscrizione all’albo e agli albi, alla necessità di un nuovo codice deontologico. Aperta e chiusa parentesi: la specializzazione del sapere nella professione è un valore assoluto che prescinde dall’esistenza di un regolamento ministeriale, sull’equo compenso bisogna cominciare a chiedersi se veramente pensiamo che possa essere cogente per tutte le pubbliche amministrazioni, non è un bene che si discuta tra pochi di previdenza forense e di un possibile passaggio al sistema contributivo tout court.  Ma perché discutiamo di giustizia digitale, professione, welfare universale, regolamenti ministeriali e riforme del processo? Per chi parliamo e discutiamo di tutto questo? Quale la destinazione dei lavori di un congresso? Questa sicuramente non è la sede per ripercorrere la storia dell’associazione, ma mi piace ricordare il primo “sindacato forense” nato a Napoli nel 1944, la nascita - nel 1997 -dell’Associazione Nazionale Forense con l’eredità storica, politica e culturale dei Sindacati Forensi e delle Associazioni in cui questi erano confluiti, il ruolo dell’allora FESAPI Federazione dei Sindacati degli Avvocati e Procuratori d’Italia nell’adozione della legge 798 del 1965 sulla previdenza forense e l’attenzione di ANF alle successive riforme del 2009 e del 2012, l’impegno più che decennale dell’associazione sulla legge ordinamentale del 2012 (che oggi - nemo profeta in patria - mostra tutti i suoi limiti) e (dal 2010) sulla figura dell’avvocato mono-committente, la spinta più che convinta - nella commissione ministeriale - verso il processo civile telematico nonostante le resistenze all’interno dell’avvocatura e della magistratura, la convenzione con il Ministero della Giustizia sui lavori di pubblica utilità ai fini della messa alla prova. Il ruolo delle associazioni Il riferimento ad alcuni dei momenti più importanti della vita dell’associazione è necessario per contestualizzare la riflessione all’interno del fenomeno della “disintermediazione degli interessi” e, secondo il pensiero degli studiosi, e “dell’illusione dell’interlocuzione a chilometro e tempo zero di tutti con tutti”. Corpi intermedi e ruolo delle associazioni: una loro crisi o un loro indebolimento la si è registrata in tutti i settori e l’avvocatura non costituisce l’eccezione. Tante nuove associazioni sui territori, le istanze dei colleghi sempre più numerose (a tratti  anche variegate, populiste e contraddittorie), le associazioni specialistiche e specializzate nella formazione che rivendicano l’esclusività nella materia di competenza, l’associazionismo per ricevere qualcosa in cambio, le defezioni per il venir meno degli interessi del singolo, il dualismo sulla rappresentanza tra associazioni e ordini professionali, il rapporto con la politica, la primazia dei ruoli e la primogenitura delle idee, la confusione su chi rappresenta chi e l’uso strumentale della confusione, il rapporto tra le strutture nazionali e quelle territoriali, il rapporto con le istituzioni, le altre associazioni e con la società, il rischio dell’autoreferenzialità: tutti elementi che non possono e non devono essere sottovalutati per far fronte a problematiche sempre più complesse, rimarcare nel tempo incisività ed autorevolezza dell’azione e delle iniziative dell’associazione,  Questo è il lavoro che ci attende, ci sarà molto da fare. L’aspetto più importante in questo momento storico, tuttavia, è un altro: recuperare, dopo un anno difficile per tutti, una dimensione umana e fisica dell’incontro, del confronto e della passione per quello che facciamo, della quale nessuna tecnologia può privarci.  © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLuigi Pansini Presidente dell’Associazione nazionale forense, è avvocato civilista e fallimentarista a Bari.

"Tassa sulla pipì", la proposta di legge della regione LazioMigranti, Salvini: "Riprenderemo l’opera di pulizia"

Sondaggi oggi governo: minore fiducia nella nuova maggioranza

Sondaggi: la Lega torna a crescere, in calo il M5sVittorio Feltri: "PD e M5S sono scollati dalla realtà"

Sondaggi politici: Fratelli d'Italia mai così in altoRenzi a Prodi: "Italia Viva uno yogurt? Ha parlato il Mortadella"

Taglio dei parlamentari: alla Camera discussione il 7 ottobre

Post contro la figlia, Salvini querela giornalista RaiSondaggi Emg: la Lega perde quasi un punto, Italia Viva al 4,3%

Ryan Reynold
Claudio Amendola: il pericolo di un governo Salvini-MeloniConte bis, Di Maio: "Ero scettico, ora sono stupito dal Pd"Tremonti contro Greta Thunberg: "Dietro un sacco di soldi"

Campanella

  1. avatarRiforma della Giustizia approvata entro fine annoMACD

    Pensioni, Fornero su quota 100: "Qualche correzione e poi stop"M5s, 10 anni del Movimento: gli auguri di Beppe GrilloGoverno Conte bis: in un mese il premier diventa come SalviniFondi russi alla Lega: spuntano le foto dell'accordo

    1. Clemente Mastella e la tentazione Italia Viva

      1. avatarOtto e Mezzo, lite in diretta tra Lilli Gruber e Giorgia MeloniProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

        Veneto, no alla carne halal a scuola: "Abolire la macellazione"

  2. avatarMattarella a L'Aquila depone il fiore del ricordocriptovalute

    Berlusconi al vertice del Copasir: la tattica dei DemSalvini contro i migranti: "Grassottelli che scappano dalla guerra"Salvini lancia merendine dal palco a GenovaSalvini a Di Maio: "In Umbria non troveresti grande entusiasmo"

  3. avatarMarianna Madia attacca Renzi e Virginia RaggiEconomista Italiano

    CasaPound oscurata sui social: decine di pagine cancellateMigranti, vertice Ue a Malta: Lamorgese ottimistaBoldrini sul nuovo governo: "Un rischio che bisognava correre"Giuseppe Conte: "I dazi di Trump ci farebbero molto male"

Manifestazione Montecitorio, La Russa: "Berlusconi disertore"

Sondaggi elettorali Swg: Italia Viva supera Forza ItaliaBerlusconi racconta la barzelletta sul "membro" dell'asino*