File not found
Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

Crisi di governo, ultima ora: la Lega sfiducia Conte in Senato

Migranti, il sindaco di Livorno: "Sea Watch può approdare qui"Armando Siri, altri guai: indagato per autoriciclaggioMatteo Salvini avverte i No Tav: "Non tollereremo violenza"

post image

Abruzzo, la nuova proposta di legge sulle case popolariLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Notizie di Politica italiana - Pag. 684Matteo Salvini cambia idea sulla disobbedienza civile

La sindaca di Monfalcone: "Insegnanti si sinistra monitorati"

Commissione Ue, Lega contro asse Renzi-M5sSalvini contro Toninelli: "Non mi sembra all'altezza"

Sea Watch 3, Salvini replica al parroco di LampedusaFico ai suoi: "Bisogna tornare a parlarsi, il blog non basta più"

Olimpiadi invernali 2026, M5s Lombardia: “Vittoria dei 5 Stelle”

Fontana e Zaia rispondono a Conte sull'autonomiaLa critica di Toti a Forza Italia: "Ignorato il declino"

Ryan Reynold
Vitalizi, Cassazione boccia il ricorso sui tagli: Di Maio esultaAttacco alla sede Pd di Dorgali, il commento di Laura BoldriniProcesso Expo, Matteo Salvini sostiene Giuseppe Sala

Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

  1. avatarImpronte digitali per i dipendenti pubblici: la riformaBlackRock Italia

    Salvini contro gli insulti di Toninelli: "Non si può lavorare così"Dl Sicurezza, Salvini: "Avremo meno Rackete e più Fallaci"Notizie di Politica italiana - Pag. 688Salvini: vietato scrivere "49 milioni" sulla sua pagina Facebook

      1. avatarNon solo Carola Rackete, ora è Barbara Held a sfidare SalviniGuglielmo

        Matteo Salvini: "Pronti alla costruzione di barriere fisiche".

  2. avatarMaria Elena Boschi replica agli insulti di Matteo Salvinitrading a breve termine

    Autonomia, nuovo scontro Lega-5S. Vertice sospesoTav, lettera a Bruxelles: governo italiano conferma il "Si"Fondi Lega Nord, la storia dell'inchiesta sui 49 milioniCrisi di governo, per i sondaggi la Lega vincente in ogni scenario

  3. avatarSondaggi politici, si a Tav e Autonomia differenziataBlackRock

    Migranti, Salvini a Helsinki: scontro con Francia e GermaniaForza Italia, Berlusconi: "Resto alla guida del partito"Salvini firma la direttiva sul taglio delle scorteGregorio De Falco sul decreto sicurezza bis

Fondi russi alla Lega, Enrico Letta: "Salvini si dimetta"

Sea Watch a Lampedusa, Conte: "Rispettare la legge"Salvini: vietato scrivere "49 milioni" sulla sua pagina Facebook*