File not found
ETF

Giovani e sanità, quasi metà “under 30” ha fiducia in qualità SSN

Turismo, intesa Confesercenti-confederali su contratto nazionaleA Mantova una mostra sul ruolo dell’artigianato Made in ItalyIts Incom forma gli specialisti dell’innovazione: dall’intelligenza artificiale al “digital twin”, verso le professioni del futuro - ilBustese.it

post image

Roma, 3, 5 e 6 agosto Filosofie sotto le stelle allo Stadio PalatinoCalcioPartizan,Campanella Lugano e un destino in bianco e neroQuesta sera, a Belgrado, va in scena l’andata del terzo turno preliminare di Europa League: in palio un autunno internazionale - I due club condividono i colori sociali e la colpa è della Juventus - La squadra serba ha già fallito a Thun, ma in Svizzera, 35 anni fa, alzò al cielo un trofeo© Keystone/Thomas Hodel Massimo Solari08.08.2024 06:00Due fili sottili legano Partizan Belgrado e Lugano, questa sera avversari nel terzo turno preliminare di Europa League. Uno è bianco. L’altro è nero. Già, oltre al destino nella seconda competizione continentale, i due club condividono i colori sociali. E la ragione, con ogni probabilità, è la medesima: la Juventus. Eppure, né la squadra serba, né quella ticinese furono fondate secondo queste sfumature. No, le prime apparizioni ufficiali avvennero con divise totalmente bianche. Forse arricchite di rosso e di blu, in onore della bandiera nazionale, per quanto concerne i balcanici. Era il 1908, nel caso dell’FC Lugano, mentre risale al 1945 - nel quadro di una polisportiva fondata ex novo - l’espressione calcistica dell’Armata Popolare Jugoslava.Le magliette di AgnelliDicevamo dell’influenza della Vecchia Signora. Sulle rive del Ceresio si decise di cambiare definitivamente a otto anni dalla nascita della società, per altro dopo che la divisa aveva conosciuto alcuni esperimenti, accogliendo collo e bordini azzurri prima e strizzando l’occhio al già vincente Young Boys poi. Citiamo da Bianconeri Bianconeri, di Mauro Agliati. «Il 14 novembre 1916 si decideva di mutar la maglia da giallo e nera in bianco e nera, tutta nera cioè allora, con bianchi il collo e le manichettes: che forse, ma non siamo sicuri, la suggestione, sempre insomma beneaugurante, veniva stavolta dalla “Juventus” di Torino, già grande squadra, che chiamava anche a Lugano molti ammiratori e quasi seguaci». Per il Partizan Belgrado la svolta avvenne per contro nel 1957. Complice una tournée in Brasile, un’amichevole proprio con la Juve e la cortesia del presidente Umberto Agnelli. A svelare il retroscena fu Stjepan Bobek, autentica leggenda del club e del calcio jugoslavo. «Ricevemmo in regalo due assortimenti delle loro magliette, talmente i piemontesi erano entusiasti del nostro match. Tutti i giocatori erano colpiti dalla qualità e dal colore di queste nuove uniformi e dunque mi chiesero di poterle indossare sempre». Durante gli anni Settanta ne discese così il soprannome affibbiato al Partizan e ai suoi tifosi dagli acerrimi nemici della Stella Rossa. «Grobari», e cioè becchini, considerato per l’appunto che il colore della maglia ricordava quello della divisa indossata dagli impiegati delle pompe funebri della città.Reputazione e fasti del passatoCome ha riconosciuto ieri il tecnico Aleksandar Stanojevic, la reputazione e l’esperienza internazionali del Partizan sono decisamente superiori a quelle del Lugano. «Ma con quale diritto dovremmo ritenerci una squadra di vertice del calcio europeo e di riflesso favoriti? Affrontiamo una candidata alla conquista del campionato svizzero e agli ultimi Europei - beh - abbiamo visto dove si situa la nazionale rossocrociata e dove la Serbia». Non è sempre stato così. Anzi. Nel 1966, il Partizan fu il primo club dell’est europeo a disputare una finale di Coppa dei Campioni, perdendo al cospetto del Real Madrid. Non solo: dodici anni più tardi - nel 1978 - la squadra serba s’impose nella Mitropa Cup, la più antica competizione calcistica europea per club, forgiata nel 1927 e infine abbandonata nel 1992. Pensato per abbracciare il calcio dell’Europa centrale (dal tedesco Mitteleuropa), il torneo conobbe pure la partecipazione di compagini elvetiche. La UhrencupE a proposito di ospitalità. Oltre alla citata Mitropa Cup, lungo la sua storia, e al di fuori dei confini nazionali, il Partizan Belgrado ha alzato al cielo un altro trofeo. Proprio in Svizzera. La Uhrencup di Grenchen. Oddio, parliamo di una manifestazione amichevole e però inserita tra le tradizioni viventi del Paese dall’Ufficio federale della cultura. Inaugurata nel 1962 per volere degli imprenditori dell’industria orologiera, la competizione incoronò la società serba nel 1989. In finale - contro i padroni di casa - decise una doppietta di Milinko Pantic. L’anno successivo, nel canton Soletta, il Lugano dovette invece accontentarsi del terzo posto. In quel periodo, al Partizan, prendeva vita la carriera di giocatori come Predrag Mijatovic e Savo Milosevic. Qualche anno dopo sarebbe quindi arrivato il turno di Goran Obradovic, poi divenuto calciatore cult del massimo campionato svizzero. Pure in tempi recenti, comunque, il vivaio della società di Belgrado è stato definito tra i più prolifici del continente. Qualche nome? Stevan Jovetic, Adem Ljajic, Nikola Milenkovic, Dusan Vlahovic e Aleksandar Mitrovic. Quest’ultimo era in campo, nell’agosto del 2013, nei playoff di Europa League. Allora il Thun di Urs Fischer vinse 3-0 il match di ritorno, ribaltando l’1-0 maturato sette giorni prima in Serbia. Alla Stockhorn Arena la storia si ripeterà?Il Crus: «Affrontiamo un gruppo ferito»Scordatevi il «derby eterno» con la Stella Rossa, comunque. No, questa sera - dalle 20 - allo Stadion Partizana si respirerà un’atmosfera decisamente più dimessa. Tifosi di casa e vertici societari sono ai ferri corti da diverse settimane. E così il match di andata rischia di registrare un numero di sostenitori serbi inferiore a quello che vi sarà a Thun fra una settimana. «Ma affrontiamo un club storico, in un impianto che trasuda storia: sarà una partita tosta» avverte il tecnico del Lugano Mattia Croci-Torti. I bianconeri, ad ogni modo, sono atterrati a Belgrado in totale fiducia. «Con il Fenerbahçe - indica il Crus - abbiamo capito di potercela giocare a determinati livelli. Ora però serve vincere». Già, perché in palio c’è la sicurezza di partecipare ai giochi che contano in autunno. Poco importa se in Europa o in Conference League. «Sfidiamo una formazione ferita nell’orgoglio dalla brutta sconfitta con la Dinamo Kiev» avverte l’allenatore ticinese: «Più che i singoli dovremo essere bravi a bloccare il loro gioco votato all’attacco». Non ci saranno Renato Steffen (squalificato) e Mattia Bottani (infortunato). Non è tuttavia da escludere l’ennesimo undici senza una prima punta di ruolo. «L’importante sarà scendere in campo con umiltà» conclude Croci-Torti. In questo articolo: FC Lugano

Domenica drammatica in una piscina del Comasco: gravissimo un bimbo di 5 anni - ilBustese.itMalpensa: come trovare parcheggio nell'aeroporto di riferimento di Milano con MyParking - ilBustese.it

Forever Marilyn? A Palm Springs non piace spiare sotto la gonna

Leonardo: firmato accordo sindacale unitario su rallentamento produttivo e rilancio del sito di Grottaglie - ilBustese.itMillionDay e MillionDay Extra, le due estrazioni di domenica 28 luglio 2024: i numeri vincenti di oggi

Euro 2024, Sisal: la Spagna resta favorita per la vittoria finaleOlimpiadi, storico Martinenghi: oro nei 100 rana. Pilato e Ceccon in finale. Delusione nel fioretto

Torna il Ferragosto Lavenese, quattro giorni di eventi sul lago - ilBustese.it

Olimpiadi, Gallarate fa battere il cuore tecnologico del Cavallo Alato  - ilBustese.itVeratour: andamento positivo dell’estate, Mediterraneo al top

Ryan Reynold
Mara Domenichelli e Pietro Simeoni, incidente all'alba contro il camion dei rifiuti: due vite spezzate in un attimoAll'Università dell'Insubria 239 candidati al test per accedere alle Scuole di specializzazione dell’area sanitaria - ilBustese.itExport aerospaziale lombardo: quasi raddoppiato nel 2023 rispetto al 2022 - ilBustese.it

Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

  1. avatarRubano un camper con un cucciolo dentro, poi lo abbandonano sotto il sole: Tais si salva grazie ai suoi guaitiProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Gadda (Iv), sugli investimenti serve più serietà - ilBustese.itRoma, 3, 5 e 6 agosto Filosofie sotto le stelle allo Stadio PalatinoFilippo Turetta, il padre chiede scusa per le frasi dette in carcere: «Mi vergogno, erano fesserie dette per paura che si suicidasse»Veratour: andamento positivo dell’estate, Mediterraneo al top

    VOL
    1. La regina Elisabetta non è morta per l'età avanzata: svelata la verità dietro la scomparsa della sovrana

      1. avatarAllianz si prepara alle Olimpiadi: assicurazioni e sostegnoCapo Analista di BlackRock

        Filippo Turetta, il padre chiede scusa per le frasi dette in carcere: «Mi vergogno, erano fesserie dette per paura che si suicidasse»

        VOL
  2. avatarSenna inquinata, saltano i test di Triathlon. Paltrinieri: «Presa in giro, non ci sono le condizioni»Capo Analista di BlackRock

    “Let’s dance”: due neo-diplomati del Liceo Coreutico di Busto ballano con i danzatori della Scala  - ilBustese.itCorbetta e Monti: «Agevolare cittadini anziani e combattere abusivi devono essere gli obiettivi principali delle Aler» - ilBustese.itEuro2024, per Sisal Spagna leggermente favorita sulla GermaniaDuomania scalda l'arena del Redentore - ilBustese.it

  3. avatarOlimpiadi live, i risultati e le medaglie di oggi 27 luglioEconomista Italiano

    Viola per 11 volte la misura speciale che lo costringe in casa di notte: arrestato un 35enne in Val Vigezzo - ilBustese.itFederica Pellegrini a Ballando con le Stelle? «Io e Milly Carlucci ci sentiamo, la trattativa è lunga...»Bilancio, Astuti (Pd): «Regione non risponde ai bisogni dei lombardi, ecco le nostre proposte» - ilBustese.itKate Winslet ospite dello Zurich Film Festival

    ETF

Autonomia, Zaia: l’Italia spaccata è figlia del centralismo

Euro 2024, in Inghilterra 2 milioni di "malati": i postumi da sconfitta - ilBustese.itLa voce del canottaggio e della Federica d'oro cerca il bis: «Nessuno come Varese nel remo. A Parigi occhio al vento» - ilBustese.it*