Cani e gatti tenuti in una casa-lager e al buio: 41enne denunciatoNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 742Morto a 45 anni per un malore nel sonno: cadavere trovato a letto dalla moglie
Si toglie 10 anni dalla data di nascita sulla patente: multa da 3 mila euroNel carcere di Prato c’è stata una protesta e poi un detenuto si è suicidatoÈ stato il 60esimo suicidio di un carcerato in Italia dall'inizio dell'anno Condividi CondividiFacebookX (Twitter)EmailWhatsappRegala il PostLe mura di un carcere,èstataunaprotestaepoiundetenutosièMACD in questo caso di Civitavecchia (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)Caricamento player Sabato sera un detenuto di 27 anni si è suicidato nel carcere “La Dogaia” di Prato, in Toscana, dove nella notte tra venerdì e sabato una ventina di carcerati del reparto media sicurezza aveva organizzato una protesta. È il sessantesimo suicidio in carcere del 2024 in Italia, ha detto il segretario generale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, Gennarino De Fazio. Anche la protesta è stata l’ultima di una serie che ha interessato varie carceri italiane questo mese, in cui le alte temperature hanno peggiorato le condizioni di detenzione già critiche in molte strutture: ce n’è stata una nel carcere di Sollicciano (Firenze), una in quello di Viterbo e una in quello di Trieste.Il detenuto che si è ucciso era italiano e stava scontando una pena definitiva che si sarebbe dovuta concludere tra otto anni, nel 2032. Si è impiccato nella sua cella: è stato immediatamente soccorso e portato in ospedale, dove è morto poco dopo. Non si sa se fosse tra i detenuti che la sera prima avevano partecipato alla protesta. Avevano rimosso le telecamere e le luci al neon del reparto, lasciandolo al buio, dato fuoco ad alcuni indumenti e lenzuola, e successivamente si erano barricati nelle proprie celle bloccandone l’ingresso con le brande di ferro. Dopo ore di mediazione tra detenuti e agenti di polizia penitenziaria, verso le due di notte, la situazione era tornata sotto controllo.Non ci sono informazioni precise sui motivi della protesta nel carcere di Prato. Alcune proteste avvenute nelle altre carceri erano cominciate in seguito alla morte o al suicidio di un detenuto, e in generale erano legate alle pessime condizioni di vita nelle strutture detentive, che sono in molti casi sporche, sovraffollate e carenti dei servizi igienici e sanitari basilari. L’estate è sempre il periodo peggiore per i detenuti, perché nelle celle fa caldissimo e si vive male. La settimana scorsa, una trentina di detenuti è stata trasferita dal Regina Coeli di Roma in altri istituti penitenziari a causa del caldo eccessivo, che abbinato al sovraffollamento ha reso impossibile la permanenza nelle celle.Il sovraffollamento è un problema grave e comune a praticamente tutte le carceri italiane, anche se tecnicamente non a La Dogaia di Prato, dove i detenuti sono meno rispetto alla capienza regolamentare. «Ma è un dato falsato», ha detto al Corriere Fiorentino Donato Nolè, coordinatore nazionale del sindacato della polizia penitenziaria all’interno di FP CGIL, «perché alcuni singoli reparti presentano più reclusi del previsto». La Dogaia è il secondo penitenziario più grande della Toscana e ogni sua cella ospita tre persone in spazi «piuttosto ristretti e fatiscenti» secondo il rapporto dell’associazione Antigone, che si occupa dei diritti dei carcerati.Oltre a condizioni invivibili per i detenuti, il sovraffollamento crea anche mancanza di risorse per la loro gestione, a partire dalla carenza di personale di polizia penitenziaria, questione che i sindacati che la rappresentano lamentano con regolarità. Le condizioni di lavoro, spesso caratterizzate da turni massacranti e da mancanza di strumenti per gestire le difficoltà dei detenuti, hanno portato tra le altre cose a vari suicidi anche tra gli agenti di polizia penitenziaria. Quest’anno sono stati 6.– Leggi anche: Si suicidano anche gli agenti di polizia penitenziaria***Dove chiedere aiutoSe sei in una situazione di emergenza, chiama il numero 112. Se tu o qualcuno che conosci ha dei pensieri suicidi, puoi chiamare il Telefono Amico allo 02 2327 2327 oppure via internet da qui, tutti i giorni dalle 10 alle 24.Puoi anche chiamare l’associazione Samaritans al numero 06 77208977, tutti i giorni dalle 13 alle 22.Tag: carcere-carceri-prato-toscanaMostra i commenti
Notizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 746Bambino colpito di striscio da un colpo di fucile a pallini durante una gita con la famiglia
Truffa del Bonus edilizio, la Guardia di Finanza sequestra 186 milioni
Bambino di 9 anni con una pistola nella cintura: il video diffuso su TikTokPaziente ancora vivo cerca di uscire dal sacco dell'obitorio
Caro bollette, 17enne attaccato alle macchine rischia di morire per le spese troppo alteIncidente ad Afragola, Vincenzo Cipolletta è morto a 31 anni: il cordoglio sui social
Galli dichiara: "Sono stato minacciato anche io dai leoni da tastiera, è giusto contrastarli"Bambino di 10 anni colpito da un malore sul treno da Venezia a Udine: ricoverato in codice rosso
Covid, rallentano i contagi ma aumentano ricoveri e decessiNiente sigarette e gratta e vinci a chi ha il reddito di cittadinanza: la decisione di un tabaccaioCopiare all'esame della patente è reato?Feto nascosto in un sacchetto di plastica nell'armadio: la madre non andrà a processo
Incidente a Urgnano, tenta il sorpasso e colpisce un'altra auto: non ci sono feriti gravi
Abusi sessuali su una 15enne, allenatore di pallavolo indagato
Pierpaolo Di Felice morto in casa in una pozza di sangue: il corpo è stato trovato dal padreAl Policlinico di Bari ricostruito il braccio ad un militare ucraino ferito dai russiMorto Alessio Duranti, il 16enne si è schiantato contro un muretto con lo scooterVenezia, incidente stradale: auto sotto un camion, un morto in A4
Turiste belghe uccise da un pirata della strada a Roma, una delle due era incinta di 16 settimaneBambino di 8 anni si addormenta sullo scuolabus e finisce chiuso nel deposito a ViterboTassista rifiuta la corsa a disabile: "Quelli come te devono chiamare una macchina apposita"Uccise l'amante incinta a coltellate, cancellato l'ergastolo: "Fu delitto d'impeto"