Trump, 'io il miglior presidente per i neri da Lincoln' - Tiscali Notizie300mila in piazza a Tunisi per condannare uccisione Haniyeh - Tiscali NotizieIl braccio di ferro per la riforma del calcio. Perché la Lega minaccia la secessione
Caso Anas, il figlio di Verdini chiede il patteggiamento a 2 anni e 10 mesiLa reazione alle cadute della magistratura dovrebbe essere quella di analizzarne ragioni e trovare rimedi,Professore Campanella tenendo conto che accusare e giudicare sono mestieri difficili in cui l’”errore” è dietro l’angolo e che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una profonda umanità. Ma questo non sembra interessare a nessuno, tutti preferiscono gli attacchi Non credo vi sia consapevolezza della strada su cui a ritmo forsennati ci stiamo incamminando. Mettendo insieme il discredito suscitato dalla vicenda Palamara, le perplessità spesso sfociate in fortissimi attacchi suscitati da recenti sentenze e lo spirito revanscista che ispira parte del nostro sistema politico traiamo il quadro di una drammatica crisi non solo della magistratura, ma dell’intera giurisdizione. Questo dovrebbe allarmare le istituzioni ed i normali cittadini: chi accetterà di buon grado la decisione di un magistrato senza pensare di essere vittima dei sodali di Palamara o di un sistema infetto? Questo é devastante nell’epoca dei social (che fanno pensare a chiunque che la giusta decisione si trova su internet) e della denigrazione della competenza tecnica. La crisi della magistratura La magistratura ha molti problemi, in parte derivanti dalle difficoltà di decidere in un mondo complesso come quello attuale, con una legislazione ambigua, bulimica ed in perpetuo ritardo sulla società, ma in parte endogeni, con una formazione ancora insufficiente, un’incapacità di fare seriamente i conti con una crisi che affonda in anni lontani, ed un progressivo rinchiudersi difensivo in un microcorporativismo sterile e sempre più lontano dalla società. Ovviamente non tutta, ma questo oggi è il trend dominante. Questa situazione viene da molti vista con soddisfazione: è la rivincita con Mani Pulite, con una magistratura vista come troppo autonoma e indipendente, senza capire che la fortissima espansione della giurisdizione e del ruolo delle Corti non è un fenomeno solo italiano, ma mondiale, come ci mostrano esempi in Francia, Usa, Giappone. Una visione che rischia di portare la nostra giurisdizione alla rovina. La reazione a cadute e errori dovrebbe essere quella di analizzarne ragioni e cause, di trovare rimedi, di migliorare complessivamente il servizio, tenendo conto che accusare e giudicare sono mestieri difficili in cui l’”errore” è dietro l’angolo e che richiedono non solo competenza tecnica, ma anche una profonda umanità. Solo attacchi, nessuna soluzione Analisi che invece sembra non interessino a nessuno, perché in tal modo si sposterebbe l’approccio da quello dell’attacco e della demonizzazione a quello della razionalità e delle possibili soluzioni. Così il nostro é uno strano Paese in cui si fanno le leggi senza alcuna valutazione di impatto complessivo sul sistema, in cui non ci sono dati nazionali sulle percentuali di assoluzioni e condanne o sull’esito dei processi in appello o cassazione o ancora sulla tenuta delle misure cautelari nel merito. Quando se passassimo ad un approccio più pragmatico e razionale potremmo individuare le situazioni critiche e mettere in campo gli interventi più adatti. La direzione verso cui stiamo invece correndo è quella di un radicale discredito della giurisdizione, come prologo da molti auspicato di radicali mutamenti che sterilizzino l’autonomia e indipendenza dei magistrati. Discredito che difficilmente potrà essere recuperato. E d’altro lato di una giustizia difensiva, forse a posto con i numeri (ma dubito) e attenta soltanto a non dar torto ai potenti (per evitare responsabilità), tutta tesa a realizzare numeri adottando le soluzioni più semplici e più comode. Sforneremo fascicoli, non giustizia, senza più badare a quel difficile equilibrio tra produttività e qualità che deve accompagnare un’attività delicata come quella del giudicare. È questa la giustizia che vuole il nostro Paese? © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediClaudio Castelli Presidente della Corte d'appello di Brescia
Alonso provoca Hamilton: "I titoli di Verstappen valgono di più", la risposta di Lewis è durissimaCovid: maschi a rischio impotenza e più colpiti dalla pandemia
Covid-19, la mascherina durante l'intimità di coppia: lo studio
Così i giornalisti di Domani hanno spiegato in tv l’indagine di PerugiaSouthport, scontri alla veglia delle vittime davanti alla moschea - Tiscali Notizie
Schlein difende la libertà di stampa e l’AntimafiaRoger Federer si ritira dal tennis: "Conosco i limiti del mio corpo, bisogna sapere quando smettere"
Violenza e degrado, in un'area di Trieste bar chiusi alle 23.30 - Tiscali NotizieBlinken, "fermare l'escalation in Medio Oriente" - Tiscali Notizie
Atp Firenze, niente finale per Lorenzo Musetti: colpito da attacco d'ansiaCondannato per stupro a 4 anni e 6 mesi il calciatore Dani AlvesAgli agricoltori il comunicato letto da Amadeus non basta. «Tutti i trattori a Sanremo». «Non saremo pacifici»Lo sciame delle Quadrantidi dà il benvenuto al 2021
Videogame in quarantena: i consigliati
Motori
Mattarella risponde alla vicepreside di Pioltello: «Apprezzo il vostro lavoro»Fuga di notizie, la solidarietà a Domani. De Benedetti: difendere la libertà d’informazionePonte sullo Stretto, l’ad Ciucci contestato in consiglio comunale a MessinaFase 2 e rapporti: cosa cambierà? Il parere della sessuologa
La tradizione e l'innovazione della Pasta Fresca Morena - Tiscali NotizieCaracas attiva un canale digitale per denunciare le proteste - Tiscali NotizieEuropei di calcio 2024, i sorteggi: l'Italia di Spalletti è in quarta fascia. Ecco contro chi giocaLa provincia di Trento fa abbattere l'orsa Kj1 - Tiscali Notizie