La minaccia di un 32enne che poi picchia la madre: “Dammi i soldi”Il caso della Madonna di Trevignano. I dubbi espressi da un ex seguace di Gisella CardiaMigranti, 35 persone bloccate sull'isolotto di Lampione
Allerta gialla meteo: significato, cosa fare"Hai fatto qualcosa,analisi tecnica però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista". Così, intercettato, diceva Nicola Turetta nel primo colloquio con il figlio Filippo il 3 dicembre scorso, nella casa di reclusione di Montorio. Parole che scavano un baratro umano tra la famiglia della vittima, Giulia Cecchettin, e quella del reo confesso dell'omicidio. E la sorella di Giulia, Elena, nelle stories su Instagram sembra replicare a quelle parole rifiutando "ogni normalizzazione del femminicidio".La conversazione, intercettata dagli investigatori, fa esplodere la polemica sulla diffusione di quelle parole: le Camere Penali giudicano il fatto "grave perchè non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca, si tratta solo di voyeurismo fuori luogo", dice il segretario, Rinaldo Romanelli.Condanna anche da parte del capogruppo di Forza Italia in Commissione Giustizia a Palazzo Madama, Pierantonio Zanettin che sollecita Nordio a "iniziative ispettive per verificare possibili violazioni di legge".Il 3 dicembre, giorno del colloquio intercettato, è una data cruciale: Nicola Turetta ed Elisabetta Martini incontrano Filippo per la prima volta da quel sabato 10 novembre nel quale il 22enne è uscito di casa con la sua Fiat Punto determinato a porre fine alla vita dell'ex fidanzata, Giulia. Filippo è ristretto in carcere dal 25 novembre, dopo essere stato preso in Germania al termine della lunga fuga che ha concluso il suo piano criminoso. Anche i suoi genitori hanno vissuto settimane terribili, nel dubbio che il figlio si potesse essere suicidato.Ma Filippo non c'è riuscito, non ha avuto il coraggio per farlo.Almeno così ha raccontato agli inquirenti. A Nicola Turetta escono così queste frasi, mentre Filippo si guarda intorno nella saletta del parlatorio del carcere, forse sospettando di essere intercettato."Devi farti forza. Non sei l'unico... Ci sono stati parecchi altri... Però ti devi laureare". Filippo si preoccupa per il papà, gli chiede se a causa del clamore della vicenda sia stato licenziato dal lavoro, per colpa sua. "Ci sono altri 200 femminicidi! - risponde il padre - Poi avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti". Affermazioni che, lette oggi, scavano una distanza siderale con le parole di dolore e cordoglio che Nicola Turetta aveva indirizzato Gino Cecchettin e i fratelli di Giulia, implorandoli del perdono. Parole che spingono Elena Cecchettin a una nuova presa di posizione: "continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso -scrive su Instagram- Per Giulia, per tutti gli altri 'duecento' femminicidi, nessuna vittima resti solo statistica". Vittime non di mostri, ribadisce, "ma di una normalizzazione sistematica della violenza".Pur inserite nel fascicolo, queste intercettazioni non avranno probabilmente alcun peso nel processo in Corte d'Assise che si aprirà per Filippo il 23 settembre a Venezia. Negli spezzoni pubblicati non ci sarebbe però tutto: agli atti dell'inchiesta figurano altri stralci nei quali il tono di Nicola Turetta è ben diverso, e non nasconde nulla della gravità del fatto di cui il figlio si è macchiato. Il genitore lo invita poi a "dire tutto" agli avvocati difensori, a non tacere niente. Questo dopo che Filippo dice di temere che il suo legale, il professor Giovanni Caruso, affiancato dall'avvocato Monica Cornaviera, lo possa abbandonare, perchè "magari non ce la faccio a riferirgli tutto". Ma l'avvocato Caruso, in occasione dell'interrogatorio-fiume dell'1 dicembre 2023 aveva sottolineato come Turetta fosse stato "del tutto veridico e completo". Camere Penali: 'Diffusione grave, crocifiggere quei genitori è semplicemente immorale' "Crocifiggere queste persone che stanno vivendo una tragedia è immorale. La pubblicazione delle intercettazioni dei genitori di Turetta è un fatto grave. Non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca, si tratta solo di voyerismo fuori luogo che rischia peraltro di mettere a repentaglio la stessa incolumità di due persone che, non solo non hanno commesso alcun reato, ma si trovano a vivere un'atroce sofferenza". Così il segretario dell'Unione Camere Penali, Rinaldo Romanelli, commenta con l'ANSA la pubblicazione delle intercettazioni tra il padre e Filippo Turetta durante un colloquio in carcere. Riproduzione riservata © Copyright ANSA
Incidente a Osnago, moto si schianta contro un albero: morto un ragazzo di 17 anniNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 466
Soresina, aggressione al fidanzato dell'ex ragazza: gli frattura braccio e gamba
Berlusconi al San Raffaele: Zangrillo non rilascia dichiarazioniVerona, cameriere difende la collega e viene aggredito: "Scene da far west"
Pietro Orlandi: "Il grande giorno è arrivato, vediamo come va"Va a fuoco sul Gra, ma viene ripreso invece di essere soccorso
17enne rapinato, il padre lo aiuta a fermare l'aggressoreCastel San Giorgio, donna trovata morta in un terreno
Alessandria, ragazza minaccia il suicidio da un ponte, salvata da un carabiniereDocumenti segreti a Fuori Dal Coro, appello di Mario Giordano: "Nessuno risponde"Bonafede-Denaro, trovate le corrispondenze: "Eravamo una famiglia"Roma, falso allarme bomba alla scuola Marymount
Liliana Resinovich, il giallo del cordino trovato attorno alle buste: perché è importante?
La sedicente veggente Gisella Cardia: "Quello è sangue vero"
Morte Julia Ituma, la polizia di Istanbul ha sequestrato il cellulare della pallavolistaVenezia, nave container "Nordic Kylie" incagliata al porto per avaria al motoreMorta di parto assieme al bambino, sanitari assolti dopo 7 anniNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 485
Trovato morto in casa: 46enne lascia tre figliNotizie di Cronaca in tempo reale - Pag. 477Lite per motivi ignoti, accoltellato in un parcheggio di RomaI genitori del ragazzo ucciso a Tel Aviv: "Era una persona modesta"