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Posti occupati in spiaggia all’alba, blitz della Capitaneria di Porto Da Nedo Nadi a Valentina Vezzali,ETF la miniera è senza fine Più di un podio tricolore su cinque è arrivato dalle pedane Giulia Arturi 22 luglio - 07:38 - MILANO Valentina Vezzali Personaggi mitici, eroi ed eroine moderni, una tradizione vincente: la scherma è il cuore pulsante dello sport italiano ai Giochi Olimpici, lo dicono i numeri. Il medagliere azzurro, dalla prima partecipazione a Parigi nel 1900, conta 130 podi di cui 49 ori, 46 argenti e 35 bronzi. Delle 618 totali, quelle della scherma rappresentano il 21% e gli ori pesano per il 22.6%. Un bottino sensazionale. La scherma vanta l’atleta donna e uomo più vincenti nella storia italiana delle Olimpiadi estive: Edoardo Mangiarotti 13 medaglie (6 ori, 5 argenti, 2 bronzi) e Valentina Vezzali 9 medaglie (6 ori, 1 argento e 2 bronzi). Tutti i primi sette di questa classifica sono schermidori: dopo Mangiarotti e Vezzali troviamo Giulio Gaudini, Giovanna Trillini, Gustavo Marzi, Nedo Nadi (6 ori), Giuseppe Delfino. Leggende italiane di ogni epoca che hanno segnato la storia di uno degli sport fondatori dei Giochi: fioretto, spada e sciabola sono nel programma sin dalla prima edizione di Atene del 1896. le donne— La tradizione della scherma è legata anche a storie familiari come quella milanese dei Mangiarotti (Edoardo e Dario, allievi di papà Giuseppe, sui due gradini più alti del podio della spada a Helsinki 1952) o quella livornese dei Montano: nonno Aldo (formato da Nedo Nadi), papà Mario Aldo, fino all’ultimo Aldo, suo nipote, che tra le sue cinque medaglie vanta un oro nella sciabola ad Atene 2004 che mancava da oltre 80 anni. Una rivoluzione parte nel 1952 a Helsinki: l’avanzata delle donne. Inizia con il secondo oro femminile italiano ai Giochi, quello di Irene Camber e vive uno dei suoi momenti indimenticabili a Londra 2012 con un podio del fioretto solo azzurro: oro Elisa Di Francisca, argento Arianna Errigo, bronzo Valentina Vezzali. Quest’ultima si è consacrata come una tra le sportive più grandi di sempre. In Italia siamo abili maestri e maestri di maestri; le nostre scuole sono all’avanguardia: Napoli, Livorno, Frascati (dove sono cresciuti Errigo e Garozzo) e soprattutto Jesi. Fondata nel 1947 da Ezio Triccoli, ha cresciuto tra gli altri Stefano Cerioni, attuale ct del fioretto, Trillini, Vezzali, Di Francisca. Nel 2021, a Tokyo, la scherma ha dato un apporto meno incisivo al record di 40 medaglie. A Parigi c’è voglia di riscatto. Siamo l’unico Paese, insieme alla Francia , ad aver qualificato 24 atleti in tutte e sei le discipline. Scherma: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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