Accusato di aver molestato l'ex moglie: assolto per aver subito traumi nell'infanziaAlessia Piperno: "La mia compagna di cella condannata a morte"Estradizione del padre di Saman: per la quarta volta salta tutto
Medico preso a colpi d'ascia nel parcheggio dell'ospedaleIl Movimento 5 Stelle ha ribadito l’intoccabilità della riforma Bonafede,ETF complicando ancora l’iter del ddl penale, di cui il Ministero non ha ancora presentato gli emendamenti. Ma rischia di trovarsi in minoranza Il paletto del Movimento 5 Stelle è stato fissato e ribadito: la prescrizione targata Bonafede non si tocca, l’unico elemento accettabile su cui si può discutere è la modifica – concordata già nel governo Conte 2 – di far “ripartire” la prescrizione per gli assolti in primo grado, dividendo il loro percorso dai condannati. Si tratta di uno stop brusco che fa preoccupare il ministero della Giustizia e che rischia di riportare indietro una trattativa che dovrebbe essere invece già in dirittura di conclusione. Italia Cartabia chiama a raccolta i partiti per riformare il CsmGiulia Merlo Il metodo Cartabia L’esecutivo Draghi e soprattutto il mandato di Marta Cartabia erano cominciati con tutt’altri patti: tutti i partiti della maggioranza avevano accettato la condizione di modificare la prescrizione, al momento dell’insediamento con la ministra. L’accordo, però, era che qualsiasi modifica si sarebbe decisa insieme: così i grillini si impegnavano a concedere spazi agli alleati, mentre il centrodestra ritirava gli emendamenti già presentati e che servivano a dare la spallata al governo Conte 2. Oggi, invece, i Cinque stelle minacciano di sfilarsi, nonostante i numerosi colloqui con la ministra e soprattutto un lavoro già in fase molto avanzata in commissione. La relazione presentata dagli esperti presieduti da Giorgio Lattanzi contiene due proposte di modifica, mentre molte altre sono arrivate dai gruppi politici e ora Cartabia dovrebbe fare sintesi e presentare il maxi-emendamento del governo al ddl penale, che dovrebbe contenere una mediazione complessiva sul testo e gradita a tutti. Di più, l’emendamento del ministero dovrebbe arrivare a giorni, come a giorni è attesa l’audizione di Lattanzi in commissione Giustizia proprio a chiarire i contenuti della sua relazione. Invece, il metodo Cartabia, che consiste in piccoli passi di avvicinamento e confronti pazienti con tutti i gruppi, sembra essersi infranto contro il no del grillini, ormai sbandati rispetto alla leadership interna il cui riflesso sarebbe quello di arroccarsi intorno a una delle loro storiche bandiere. Italia L’asse sulla giustizia tra Di Maio e Letta è sempre più forteGiulia Merlo La maggioranza Il rischio, tuttavia, è che se i grillini tentano la prova di forza si trovino in minoranza. Se durante il Conte 2, quando era stata trovata la mediazione delle diverse corsie per assolti e condannati in primo grado, la maggioranza si fondava su di loro, nel governo Draghi non è più così. Ora le forze politiche che hanno dato il sostegno al governo sono di più e soprattutto in buona parte considerano la riforma Bonafede un errore. Addirittura, soprattutto una parte del centrodestra vorrebbe abrogarla in toto. Anche il Partito democratico punta a riformarla in modo sostanziale e i suoi emendamenti puntano a superare anche la mediazione del Conte 2 per introdurre una prescrizione processuale che scatti per fasi. Risultato: se il metodo Cartabia fallisse, potrebbe intervenire lo stesso Mario Draghi che sulla riforma della giustizia basa parte del piano di Recovery e i grillini si troverebbero in una situazione di oggettiva difficoltà politica. I tempi L’unica certezza in questa fase così magmatica è che il ddl penale slitterà almeno di qualche settimana, quando invece la roadmap lo collocava in aula per fine giugno. Una scadenza che sembra improbabile possa essere rispettata, anche perchè Cartabia proverà fino all’ultimo a includere i grillini nel percorso di riforma. Probabile, dunque, che “passi avanti” il ddl civile a cui si è al lavoro al Senato, che pure ha sollevato critiche sul fronte tecnico da parte sia degli avvocati civilisti che dei magistrati. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.
Sparatoria di Fidene, il racconto di una testimone: “È entrato e ha aperto il fuoco”Il summit di ndrangheta per "prendersi le montagne"
Spegne sigaretta nell'occhio della compagna dopo una lite: arrestato
Picchia la moglie davanti ai figli per avere i soldi del reddito di cittadinanza: arrestatoLivorno, esce da scuola e viene investita sulle strisce: una ragazza in ospedale
Finanziere arrestato mentre intasca una mazzetta da duemila euroIncidente in autostrada: un morto e un ferito grave
Frontale nel vicentino: morta una 32enneScomparsa sul traghetto, la sorella: "Non si è suicidata"
Educatore morto in gita con l'oratorio: è caduto in un dirupoMonza, mille euro in più sotto l'albero dei dipendenti AtsLiliane Murekatete: la compagna di Soumahoro denuncia l'autore delle foto oséCentauro muore dopo lo scontro della sua moto con un tre ruote
L'ex marito che la offendeva: "Ti sfregio con l'acido e ti taglio un braccio"
Saman Abbas, eseguita l'autopsia: sul corpo emerge un taglio alla gola
Auto si ribalta in centro a Foggia, due feritiBergamo, lavorava nella ditta di famiglia: Giorgia Manenti è morta a 25 anniSi suicida in carcere a 30 anni: era da poco diventato padre di due gemelliMeteo, mezza Italia a rischio nelle prossime ore: forti piogge e nevicate a bassa quota, ecco dove
San Gennaro: avviene il miracolo e il sangue si scioglieAuto in fiamme a Marostica: indagini in corsoMalore in auto, Enrico muore malgrado il soccorso dei passantiSenza linea telefonica da un mese: residenti inferociti