File not found
trading a breve termine

Rai, si dimette la presidente Marinella Soldi

Frasca: "Il metodo Chinnici è sempre attuale"Google perde la causa negli Stati Uniti: «Ha violato le leggi antitrust per le ricerche online», Coinvolte anche Apple e SamsungEventi atmosferici e grandine: raddoppiati i danni alle autovetture

post image

Due bimbi uccisi in accoltellamento a Southport, 9 feritiMitja Gialuz, riformapenaleècriptovalute ordinario di procedura penale a Genova e membro della commissione Lattanzi che ha scritto la riforma, rifiuta le critiche di chi dice che chi ha scritto la riforma penale non conosce la vita vera dei processi nei tribunali La modifica della procedibilità di alcuni reati, diventati perseguibili a querela, ha prodotto uno scontro tra professori e magistrati. Mitja Gialuz, ordinario di procedura penale a Genova e membro della commissione Lattanzi che ha scritto la riforma rifiuta questa contrapposizione tra teoria e prassi giuridica e avverte il governo, che è è già intervenuto con alcuni correttivi: il rischio è quello di disallineamenti che rischiano di influenzare anche il raggiungimento degli obiettivi del Pnrr. E’ vero che i professori non conoscono il processo in concreto? I professori sono spesso anche avvocati e le aule di giustizia le frequentano. Però hanno il privilegio di guardare la mondo della giustizia in maniera indipendente, fuori da logiche corporative e di interessi. I professori che hanno lavorato alla Cartabia hanno preso atto, sulla spinta del vincolo esterno del Pnrr, di un sostanziale fallimento della giustizia penale e si sono interrogati su come correggere le storture di quello che è prima di tutto un servizio pubblico per i cittadini. La critica è stata anche che, basandosi sui dati, si siano scelti i reati sbagliati a cui cambiare la procedibilità, come le lesioni e il sequestro di persona. Per ridurre la domanda di giustizia esistono due strade. Una è la depenalizzazione in astratto e i dati ci dicono che i reati che più incidono nella prassi sono quelli sugli stupefacenti e quelli legati all’immigrazione. Ci sono le condizioni politiche oggi, o c’erano ieri nel governo Draghi, per depenalizzarli? No. Allora la via è stata quella della depenalizzazione in concreto, aumentando i reati perseguibili a querela e razionalizzando l’obbligatorietà dell’azione penale. Anche le modifiche all’obbligatorietà hanno provocato dibattito, ma per ora nessuna richiesta di modifica. Lo spero. L’introduzione dei criteri di priorità da parte del parlamento per l’obbligatorietà dell’azione penale serve a tutelare questo principio, rendendo però trasparenti e condivise le scelte che oggi i pubblici ministeri già sono costretti a compiere, perché il nostro sistema penale semplicemente non può sopportare un processo per ogni notizia di reato. Questa riforma potrà avere delle asimmetrie ma, per vederle davvero, bisogna prima farla funzionare. I magistrati avevano sollevato dubbi ex ante, mentre scrivevate la riforma? Non mi pare che il Csm abbia sollevato perplessità e nemmeno il parlamento. Quella della modifica della procedibilità non è stata una scelta dei professori ma del parlamento, che con legge delega ha indicato la direttiva chiara della estensione della perseguibilità a querela. Il ministro Carlo Nordio ha già presentato i correttivi in un disegno di legge governativo, riportando sotto la perseguibilità d’ufficio tutti i reati in caso di aggravante mafiosa. La vostra è stata una dimenticanza? Ha detto bene: tutti i reati, non solo quelli toccati dalla riforma. Noi non abbiamo dimenticato nulla, perché il problema di come gestire l’aggravante mafiosa si pone da quando è stata introdotta, all’inizio degli anni Novanta. La riforma è intervenuta sulla criminalità medio bassa e non sulla criminalità organizzata, mentre il recente intervento del governo tocca tutti i reati nel caso di questa aggravante. Sono alle porte altre modifiche, come quella sulla prescrizione. Mi sembra irragionevole introdurre la quarta riforma in cinque anni, anche perché creerebbe disallineamenti spaventosi, provocando enorme incertezza. Ora c’è un contemperamento ragionevole tra i diversi valori in gioco, lasciamo che la riforma produca effetti. Questi interventi potrebbero produrre problemi, visto che la riforma è stata studiata per incontrare gli obiettivi del Pnrr? Ogni modifica rischia di impattare sui fondi europei, per questo sarebbe meglio lasciar lavorare la riforma, monitorarla con attenzione e solo dopo intervenire con ragionevolezza. La riforma ha già prodotto effetti indiretti positivi ancor prima di entrare in vigore, perché ha sollecitato gli uffici giudiziari a modificare il modo di lavorare, anche grazie all’ufficio del processo. Il risultato è stato una diminuzione del disposition time del 15 per cento. È la dimostrazione che spesso sono più utili le modifiche organizzative, che i ritocchi processuali. Ma se si delegittima la riforma e passa il messaggio del liberi tutti, si ritornerà al passato e gli obiettivi rischiano di essere mancati. Il rischio è che ora i tecnici diventino il capro espiatorio degli errori, perché è più facile attaccare loro che i politici? Negli ultimi trent’anni, la giustizia penale è stata terreno di guerre di religione. Il governo Draghi ha affrontato la giustizia in modo laico e pragmatico, ragionando, come si fa in Europa, sui numeri con approfondimenti indipendenti. Ora sbaglierebbe la politica se volesse riappropriarsi delle bandierine ideologiche, dalla separazione delle carriere alle intercettazioni, che sono temi sicuramente importanti ma non prioritari per i processi che interessano i cittadini.   © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo

Haniyeh ucciso a Teheran, Litvak: "Suo assassinio umiliante per Iran ma risposta limitata"Post contro Meloni "mamma dei fascisti", bufera su autore Rai

Autonomia, raggiunte le 500 mila firme per il referendum

Punzo, anche in carcere l'utopia diventa possibileHaiti inizia la transizione. Ma solo sulla carta

Benzoni: «I veri problemi sono ignorati. Nessun intervento su lavoro e salute»Luana Alonso rompe il silenzio: «Nessuno mi ha cacciata dalle Olimpiadi». Ma arriva la conferma ufficiale

Russia, ecco i nuovi aiuti di Kim a Putin per la guerra in Ucraina

Di Francisca contro Pilato, si scusa ma deve imparare da AntetokounmpoMaduro si fabbrica la terza vittoria

Ryan Reynold
Rivede il suo cane morto affacciato alla finestra della vecchia casa: «Mi ha fermato il cuore. Una profonda emozione»Hotel a prova di claustrofobia: ecco quelli sotterranei da provare nel mondoLibano, Tenenti (Unifil): "Lavoriamo giorno e notte contro escalation, soluzione non è militare"

BlackRock

  1. avatar«Sport come un farmaco», l'attività fisica potrà essere detratta dal 730: basterà una prescrizione medica e un check-upCapo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Suicidio assistito, Consulta dice no estensione: requisiti restano quelli del 2019Ecco come si formano i consulenti del futuroParigi 2024, Italia oro nella spada: azzurre trionfanoColpo di calore in auto a 90 anni, anziano resta privo di sensi sotto al sole per 3 ore. Salvato dalla nuora che sfonda il vetro

      1. avatarCovid, disturbi dell'udito più frequenti tra i giovani dopo l'infezione: «Rischio sordità tre volte maggiore»BlackRock Italia

        Chi è Thomas Ceccon, medaglia d'oro nei 100 dorso a Parigi 2024

  2. avatarChi è Silvana Stanco, medaglia d'argento nel trap e Italia fa 13Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

    Punzo, anche in carcere l'utopia diventa possibileBillboard Women in Music arriva a Milano e celebra le artiste italianeMarcinelle, oggi il 68º anniversario della tragedia: le parole di Meloni e MattarellaAccusato di abusi, espulso da Parigi 2024 il tecnico di Jacobs e De Grasse

  3. avatarAumentano i minori che scommettono, e nessuno li controllatrading a breve termine

    Aperte le Grotte vaticane per la visita alla tomba di Benedetto XVICoppettazione, Martinenghi e Paltrinieri fan della Cupping therapy: ma serve davvero?Parigi 2024, Paltrinieri eterno: bronzo negli 800 stile liberoStefano Cirillo, il tiktoker ha la leucemia: «La vita è strana, un giorno d'estate scopri di avere un cancro maligno»

Ritorna Opel Frontera: elettrica o ibrida, la sua forza è il prezzo

Partecipazione e cittadinanza attiva per un modello più sostenibileUn inedito di Paolo VI sulle donne e Maria: il testo autografo*