File not found
investimenti

Tajani sull'attacco a Susanna Schlein: "Salva per miracolo"

Funerali di Stato per l’ex ministro Maroni, il Cdm delibera all’unanimitàRegionali Lombardia: scende in campo Priscilla SalernoAboubakar Soumahoro si autosospende dal suo gruppo parlamentare

post image

Caso Soumahoro: si indaga sulla suocera dopo diverse denunceAnselm Kiefer,ETF “Engelssturz” (2022-2023) - Georges Poncet / Anselm Kiefer COMMENTA E CONDIVIDI Anselm Kiefer è uno dei più grandi artisti del Ventesimo secolo. Lo è anche del Ventunesimo? La domanda è sincera e pare necessario porla tanto più quanto Kiefer è oggetto in questi tempi di una sorta di venerazione che rischia di escludere ogni possibile dibattito critico. Lo spunto offerto è la mostra in corso a Palazzo Strozzi, a Firenze (fino al 21 luglio). Curata da Alberto Galansino, ha per titolo “Angeli caduti” ed è composta da opere di grandi, se non di grandissime, dimensioni e di realizzazione recente. Le sale sono a carattere monografico, con tele e installazioni in cui tornano molti dei temi, simbolici e iconografici, dell’artista. L’antefatto è costituito da Engelssturz (Caduta dell’angelo, 2022-2023), collocato all’aperto nel cortile del palazzo, una sorta di grande fondo oro che si ispira alla lotta tra Michele e gli angeli del drago dell’Apocalisse. La dimensione escatologica che attraversa tutta l’opera di Kiefer è tematizzata in mostra attraverso la caduta di Lucifero, momento – in questa chiave forse più misterico che biblico – generativo del male come fonte e motore della storia (prima ancora dunque del peccato originale, che di quella causa appare essere il primo effetto): il solo principio del bene, infatti, non sembrerebbe consentirne né genesi né sviluppo. Lo enuncia bene Luzifer, l’opera che apre il percorso espositivo, in cui un’ala d’aereo in piombo, ambiguo simbolo di libertà e di morte, si protende da una tela densa di materia. Lo sprofondamento dell’angelo ribelle non è creazione del male ma tramutazione essenziale del bene, in sintonia con i processi trasformativi che, con espliciti rimandi all’alchimia e alla cabala, interessano e attraversano l’intera opera dell’artista e quindi la mostra stessa.Rovina e resistenza. Maceria e rinascita. Kiefer è stato uno dei massimi interpreti di temi, immaginari e poetiche propri del secondo Novecento: il male e la storia, la memoria e l’abisso del tempo, mito e ideologia, la questione di Dio. Tutto questo, tra l’altro, reinterpretando la pittura di paesaggio attraverso il registro epico e la matrice mistica, tedesca e romantica, del sublime – ossia cavalcando il point break tra l’umano e il suo annichilimento. Ma la forza con cui Kiefer ha affrontato queste tematiche “in tempo reale” si è allentata nel tempo, insieme forse alla loro stessa urgenza storica e al tramonto delle declinazioni che esse hanno assunto. Nessuno come lui, va detto con chiarezza, ha saputo conglomerarle e sigillarle in un inestricabilmente complesso dispositivo estetico, ragione che ne fa un autentico classico. Ma appare, insomma, una sorta di problema generazionale, nonostante il tentativo di portare tali questioni su un piano metafisico e quindi sovratemporale. Allo stesso tempo, e per il medesimo motivo, Kiefer probabilmente non vuole né può staccarsi da questa sfera: ma più il Novecento si allontana e si fa “secolo scorso”, più la sua produzione odierna rischia di apparire epigona a se stessa. Il culto di cui Kiefer è oggetto è sintomo di questo senso (più o meno inconscio) di fine di un’epoca e i cascami della retorica celebrativa che lo accompagnano ne sono una conferma, insieme alla allure decadente che si respira in Palazzo Strozzi (in particolare nella cosiddetta “installazione immersiva” dei Verstrahlte Bilder, ossia “dipinti irradiati”, dove le pareti sono incrostate, come in una sorta di grotta, da tele esposte per decenni a fonti radioattive che ne hanno trasformato materiali e pigmentazione). È, in sostanza, il trattamento che si riserva a l’ultimo reduce.Anselm Kiefer, la sala della mostra "Angeli caduti" a Palazzo Strozzi dedicata a Eliogabalo - Ela Bialkowska, OKNO Studio / Anselm KieferA questo bisogna forse aggiungere che gli artisti, in quanto uomini, invecchiano ognuno a proprio modo. Nessuno potrà mai togliere ad Anselm Kiefer il posto che si è conquistato nella storia dell’arte, ma non è delitto di lesa maestà osservare che non sempre le sue opere più recenti hanno la stessa forza o persino la qualità di quelle del passato. È un fatto rilevabile in mostra, se soltanto lo si vuole ammettere. Se singole opere – alcune vetrine come Locus solus, che mantiene intatta la potenza tormentata di una eliotiana Waste Land, o tele come Cynara, dedicata alla ninfa trasformata da Zeus in carciofo – hanno il passo dei capolavori, intere stanze, come quella esteriormente dorata e strutturalmente fragile di Eliogabalo, o ancora di più quella dedicata ai filosofi, pittoricamente il punto più debole di tutto il percorso, mascherano sotto la grandeur la stanchezza della maniera. Persino l’exploit veneziano del 2022 di Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce nella Sala dello Scrutinio di Palazzo Ducale, una installazione oggettivamente impressionante – e che pure rimandava sotto il profilo tecnico agli anni migliori dell’artista – dichiarava, con la fedeltà alla propria storia e un gigantismo inflattivo e soverchiante, l’impossibilità di rinnovare la propria ispirazione.

Notizie di Politica italiana - Pag. 142Calenda smonta il discorso di Meloni: "Una noia mortale"

Energia, Pichetto Fratin: «Inviato a Bruxelles il Piano nazionale integrato energia e clima»

II neo sottosegretario alla Cultura Sgarbi vuole dare un incarico a MorganSperanza e le sue regole "cancellate" dal successore: "Ho seguito la scienza"

Ponte sullo stretto, Salvini: "Basta rinvii, opera strategica"Obbligo Pos, sul tetto sotto i 60 euro il Governo spiega: "In corso dialogo con Commissione Europea"

Apple dichiara guerra all’Ue: così gli europei potrebbero ritrovarsi senza l’ultima versione di Siri

Funerali di Stato per Maroni, il figlio Filippo: “Non è stato facile per te ma il tuo amore ci è arrivato”La Consulta sul fine vita: la nozione di «trattamento di sostegno vitale» va interpretata dai medici e dai giudici

Ryan Reynold
Il ministero della Cultura nomina Francesco Giubilei come consigliereMeloni chiarisce: "Predappio politicamente distante da me"Tajani sui migranti: "La reazione della Francia spropositata, serve un codice Ue di condotta"

MACD

  1. avatarPer i giudici Fini «condusse personalmente le trattative» per la casa di Montecarlocriptovalute

    Governo Meloni, via libera al decreto aiuti quaterSalva-Milano di corsa, Salvini ci riprova: legge d’urgenza e via libera entro l’autunnoAttentato di Istanbul, Giorgia Meloni: "Morti cittadini innocenti"Ischia, Conte: "Quello del 2018 non fu un condono". Renzi attacca: "Si deve vergognare"

    ETF
    1. Matteo Salvini denunciato alla Corte Penale Internazionale

      VOL
      1. avatarSondaggio, la crisi di Berlusconi continua: Forza Italia è in picchiataanalisi tecnica

        Morte e resurrezione dell’abuso d’ufficio

  2. La proposta di Mulè dimentica l’antifascismo degli internati militariIl sindaco di Pozzallo contro le luci con richiamo al Fascismo: "Via la X da Xmas"Reddito di cittadinanza, il piano del governo Meloni: taglio progressivo e limiti di tempoSerracchiani contro la "cura Piantedosi": è un obbrobrio

  3. avatarAlessia Lio, Autore a Notizie.itBlackRock Italia

    Meloni parla al G20: "L'impatto della guerra è stato devastante"Reddito di cittadinanza, Bonaccini: "Stanno facendo un disastro"Migranti, Piantedosi: "Ci faremo carico solo delle emergenze"Sondaggi, aumenta la fiducia degli italiani nel Governo Meloni. Sorpasso di M5S sul PD

Caro Energia, Giorgia Meloni al Consiglio dei Ministri: "9,5 miliardi da usare subito"

Bruno Frattasi è il nuovo prefetto di Roma. Gli auguri di Gualtieri: “Buon lavoro”Reddito di cittadinanza, Durigon: "Non si potrà rifiutare l'impiego"*