File not found
Professore Campanella

Medio Oriente, attesa per la tregua tra Israele e Hamas: i colloqui in Egitto

Raid nella notte a Gaza, colpito rifugio di Medici Senza Frontiere: 2 mortiIran, la donna che ha rifiutato il velo: "Li ho sfidati per tutte le donne"Condanna a morte in USA: prima esecuzione con l'azoto

post image

Florida, approvato Ddl che vieta social ai minori di 17 anniLa produzione non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità,analisi tecnica ma anche per il clima. E dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossiliQuesta settimana parte a Ottawa, in Canada, il nuovo round dei negoziati Onu per arrivare a un accordo internazionale sulla plastica. Erano partiti quasi due anni fa in Kenya con ambizione e ottimismo, entrambe condizioni che sembrano essersi sgonfiate con il tempo.A guidare il nuovo round sarà il ministro canadese dell’Ambiente, Steven Guilbeault, che di recente ha provato a smuovere questo immobilismo. «Diversi paesi sembrano essersi dimenticati delle ambizioni originarie, cioè l’intenzione collettiva di un trattato che avesse armi per combattere l’inquinamento da plastica ed eliminarlo entro il 2040», ha detto Guilbeault in un’intervista a Climate Home.Questo accade nonostante quella contro la plastica sia una delle sfide ambientali con più consenso pubblico a supporto. Un sondaggio pubblicato nel report People vs Plastic di Greenpeace ha misurato che il sostegno internazionale ad azioni radicali è dell’82 per cento.Coalizione trasversaleGuilbeault non ha menzionato i paesi né gli interessi che si stanno opponendo a questo accordo. Ma tra i più ostili c’è una coalizione trasversale. Gli Stati Uniti hanno chiesto che il trattato non sia «legalmente vincolante», mentre tra gli oppositori più feroci ci sono l’Arabia Saudita, l’Iran e la Russia, che di recente si è opposta a «qualsiasi enfasi su misure restrittive alla produzione o al commercio di plastica», cioè le uniche che potrebbero avere un’efficacia su scala globale a un flusso da 400 milioni di tonnellate ogni anno, di cui solo il 9 per cento viene effettivamente riciclato.«Non ne usciremo riciclando» è il mantra dell’Agenzia ambiente dell’Onu che sta guidando il negoziato, ma è un’idea che non sembra fare presa sui paesi contrari all’accordo.La produzione di plastica non è solo una minaccia per gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per il clima, e dietro la lentezza del processo politico ci sono gli stessi interessi che fermano la transizione energetica: la plastica è il grande piano delle B dell’industria dei combustibili fossili.Il grande piano BSecondo un nuovo rapporto del Lawrence Berkeley National Laboratory, la plastica rappresenta il 12 per cento della domanda globale di petrolio e l’8,5 di quella di gas. Il risultato è che questo materiale compromette il clima quanto 600 centrali a carbone e rappresenta il 5 per cento delle emissioni globali di carbonio. Ed è un settore che oggi sta vivendo una traiettoria di crescita esponenziale: senza un trattato che fermi la produzione di plastica vergine, questa si troverà a raddoppiare o addirittura triplicare entro il 2050.A quel punto le emissioni di plastica nel 2050 sarebbero di 6,78 gigatonnellate, l’equivalente di 1.700 centrali a carbone. Se anche trovassimo il modo di avere una produzione elettrica interamente decarbonizzata entro la metà di questo secolo, l’aumento della materia plastica si troverebbe a vanificare molti di questi sforzi, consumando tra il 15 e il 19 per cento di tutto il nostro budget di carbonio a disposizione per rispettare l’accordo di Parigi. Oggi le bottiglie e le stoviglie di plastica sono uno dei principali ostacoli al rispetto degli impegni internazionali sul clima.In vista del negoziato di Ottawa, che prende il via domani, 23 aprile, anche un network di 160 istituti finanziari ha invitato i governi a creare le condizioni per avere questo accordo internazionale sulla plastica. Oggi la traiettoria di aumento della produzione è del 4 per cento ogni anno, per mettere l’economia circolare globale in linea con l’accordo di Parigi servirebbe, secondo i dati del Lawrence Berkeley National Laboratory, iniziare a ridurre la produzione del 12 per cento ogni anno, un risultato che può essere raggiunto solo con un trattato ambizioso e vincolante. Non solo l’accordo internazionale sulla plastica sarebbe il più importante in materia ambientale dai tempi dell'accordo di Parigi, ma ormai ne rappresenta anche una sua fondamentale integrazione per poter funzionare.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFerdinando CotugnoGiornalista. Napoletano, come talvolta capita, vive a Milano, per ora. Si occupa di clima, ambiente, ecologia, foreste. Per Domani cura la newsletter e il podcast Areale, ha un podcast sui boschi italiani, Ecotoni, sullo stesso argomento ha pubblicato il libro Italian Wood (Mondadori, 2020). È inoltre autore di Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra (Il Margine, 2022).

Mar Nero: Ucraina affonda nave russaGuerra Russia-Ucraina, bombardamenti a Kiev e Kharkiv: "4 morti e 92 feriti"

Israele, 21 soldati uccisi nella notte: il più alto numero di vittime israeliani in un solo giorno

Crisi nel Mar Rosso, lo stop al passaggio di gas e diesel mette a rischio l'Europa e l'ItaliaFrancia, al via al nuovo congedo parentale per entrambi i genitori

Inghilterra, bimbo di 5 anni muore dopo aver ingoiato puntina colorataIsraele-Hamas, raid a Nuseirat: almeno 20 morti

Il monito della NATO sulla Russia: "Non è scontato che siamo in pace"

Morte Navalny, alla famiglia è ancora negato l'accesso alla salmaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 134

Ryan Reynold
Medio Oriente, combattimenti nella notte a Gaza: raid su Khan YunisRohan Dennis arrestato: è accusato di aver ucciso la moglieBiden insulta Putin all'evento elettorale: "Pazzo figlio di..."

VOL

  1. avatarFrancia, auto contro manifestanti: morta una donnaEconomista Italiano

    Attacchi israeliani a Gaza: le accuse di genocidio da parte del SudafricaGuerra in Medio Oriente: l'1% della popolazione di Gaza uccisa da IsraeleDecine di fedeli uccisi in un attacco ad una moschea a Burkina FasoCina, scoppia un incendio in un negozio: il bilancio delle vittime

    1. Nuove indiscrezioni sulla morte di Alexey Navalny, sarebbe stato avvelenato

      1. avatarCaso Ilaria Salis, la promessa di Orbán a Meloni: "Avrà equo trattamento"ETF

        Barcellona, due bambini trovati morti in casa: le ipotesi

  2. avatarCalciatore israeliano arrestato per incitamento all'odio in TurchiaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Valencia, incendio in un palazzo: 4 morti e 20 dispersiValanga nell'est dell'Afghanistan, il bilancio: 6 morti e 30 intrappolatiCaso Ilaria Salis, la promessa di Orbán a Meloni: "Avrà equo trattamento"Mar Nero: Ucraina affonda nave russa

  3. avatarAttacchi israeliani a Gaza: le accuse di genocidio da parte del SudafricaETF

    Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 123Russia: il dissidente Alexei Navalny è morto in prigioneNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 133USA, pericolosità dei social in senato: Zuckerberg si scusa

Hamas: "A Gaza Israele sta scavando la propria fossa"

India, almeno 4 morti durante una protestaUSA 2024, Trump attacca anche Haley: "Comunista ed estremista"*