Perizoma usato come mascherina: passeggero costretto a scendere dall’aereoVariante Omicron, Oms: "Nuova tempesta in arrivo, presto diventerà dominante in Europa"Covid in Francia, il ministro della Salute: "100mila contagi al giorno entro fine mese"
Austria, il cancelliere Alexander Schallenberg annuncia le dimissioniUn gruppo di giudici della Corte Penale Internazionale esaminerà la richiesta del procuratore Khan per i mandati d'arresto nei confronti di Netanyahu,investimenti Gallant e dei vertici di Hamas. Se la richiesta verrà accolta il mandato di arresto sarà emesso e sarà immediatamente esecutivo. Dura la reazione dei vertici israelianiDopo mesi di indagini il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi) Karim Khan ha chiesto che i giudici emettano mandati di arresto internazionale nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, del ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e del leader di Hamas a Gaza Yahya Sinwar per crimini di guerra e crimini contro l'umanità. Ad annunciarlo è lo stesso procurato capo che si è detto «profondamente preoccupato» per le «prove raccolte ed esaminate dal mio ufficio». Tra quelli per cui è stato richiesto l’arresto ci sono anche Mohammed Diab Ibrahim Al Masri, (comandante in capo dell'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam), e Ismail Haniyeh (capo dell'ufficio politico di Hamas).«Il mondo è rimasto scioccato il 7 ottobre quando le persone sono state strappate dalle loro camere da letto, dalle loro case, dai diversi kibbutz in Israele», ha detto Khan aggiungendo che «le persone hanno sofferto enormemente». Secondo il procuratore capo le accuse contro Sinwar, Haniyeh e al-Masri includono «sterminio, omicidio, presa di ostaggi, stupro e violenza sessuale durante la detenzione». Mentre nell’operazione israeliana Netanyahu e Gallant avrebbero «causato uno sterminio», usato «la fame come metodo di guerra», negato gli aiuti umanitari. Inoltre l’esercito israeliano si è reso protagonista di «trattamenti crudeli, atti disumani, la presa di mira deliberata della popolazione civile durante il conflitto».Un alto funzionario israeliano ha detto a Ynet che la decisione di Khan è «ipocrita e imbarazzante a livello internazionale».«Accettare la posizione del pubblico ministero sarà un crimine storico che non scomparirà», ha detto il ministro israeliano Benny Gantz presente nel gabinetto di guerra. «Lo stato di Israele ha intrapreso la strada più giusta dopo un massacro da parte di un'organizzazione terroristica contro i suoi cittadini», ha aggiunto Gantz, «lo stato di Israele combatte nel modo più morale della storia, rispettando il diritto internazionale e disponendo di un sistema giudiziario indipendente e forte» per «proteggere i suoi cittadini».«Non vedevamo una tale dimostrazione di ipocrisia e di odio verso gli ebrei come quella mostrata dalla corte dell'Aja dai tempi della propaganda nazista», ha detto il ministro delle Finanze estremista Ben-Gvir Smotrich. «I mandati di arresto per loro sono mandati di arresto per tutti noi», ha aggiunto. MondoMandato d’arresto per Netanyahu, cosa rischia il premier e cosa contesta IsraeleCosa accade oraUn gruppo di giudici della Corte Penale Internazionale esaminerà la richiesta del procuratore Khan per i mandati d'arresto nei confronti di Netanyahu, Gallant e dei vertici di Hamas. Se la richiesta verrà accolta il mandato di arresto sarà emesso e sarà immediatamente esecutivo. Tuttavia, affinché vengano arrestati devono trovarsi in uno stato che ha aderito allo statuto della Corte penale internazionale. Israele non ha mai ratificato lo statuto di Roma con il quale è stato istituito l’organo, quindi Netanyahu e Gallant possono essere arrestati soltanto nei 124 paesi che riconoscono il tribunale internazionale con sede all’Aia, in Olanda.Tra gli stati che non fanno parte della Corte penale internazionale ci sono Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, India e Ucraina. Sono i singoli stati membri a dover arrestare qualsiasi individuo contro il quale la Cpi ha emesso un mandato. Se venissero coinvolti, vorrebbe dire che Netanyahu e Gallant correrebbero il rischio di arresto nei paesi alleati. Anche per questo motivo il presidente russo Vladimir Putin, nei confronti del quale è stato emesso un mandato di arresto per crimini di guerra, si reca in visita di stato solamente nei paesi alleati.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Belgio, vaccinato 8 volte per vendere green pass falsi: arrestatoAngela Merkel, il messaggio di Ikea: "Finalmente a casa"
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 584
"Edvige" avvistata in Spagna: stupore tra i fan di Harry Potter per il gufo delle neviPicco di decessi in Polonia: sono stati 794 nelle ultime 24 ore
Negli Usa un giudice federale dice stop all’obbligo vaccinale per i sanitariVariante Omicron, caos in UK: sito per la terza dose in tilt, code negli hub e tamponi terminati
Desmond Tutu è morto a 90 anni: addio all’arcivescovo simbolo dell'anti-apartheidOrrore a Berlino: cinque morti trovati in una villetta, tre sono bambini
Nonna decide di viaggiare per il mondo e non accudire i nipoti: la storia di Josefa FeitosaUSA, tornado devastano sei Stati americani: centri abitati rasi al suolo, dispersi e almeno 80 mortiDaunte Wright: l'agente di polizia che lo uccise è stata giudicata colpevoleAustria, l'estrema destra contro il lockdown: "È una dittatura"
Omicron, Cdc ha esortato i cittadini USA a non viaggiare in Francia e Portogallo
Allarme in Africa, una malattia sconosciuta fa 97 morti in Sud Sudan
Giornata storica in Cile: le nozze gay sono state ufficialmente approvateScozia, morta bimba di 7 anni: l’ospedale l’aveva dimessa con una diagnosi di emicraniaCovid Regno Unito, 50mila casi in 24 ore ma diminuiscono i ricoveriCovid, Merkel: "In Germania situazione drammatica, numero di vittime spaventoso"
Molestata sessualmente nel Metaverso: l’accusa di una utente dell’app di ZuckerbergNuova Zelanda, il Governo vuole vietare l'acquisto delle sigarette ai nati dopo il 2013Sudafrica, due bambini mangiano noodles e muoiono subito dopoRegola 2G, cosa prevede il protocollo di restrizioni adottato in Austria e Germania