File not found
Guglielmo

Gemelli ammanettati nel ripostiglio costretti a bere la loro urina e a mangiare le loro feci

Guerra in Ucraina, esclusa la possibilità di un'evacuazione totale di KievLa Svezia smentisce Gazprom: "Le perdite nel Nord Stream non sono cessate affatto"Terremoto Georgia del Sud e Sandwich Australi: scossa di magnitudo 5.4

post image

Rapito con la fidanzata fuori dalla sua casa: 43enne ritrovato morto in un bosco pochi giorni dopoHa ancora senso chiederci perché vogliamo pensare a lui,Economista Italiano alla vigilia di un nuovo Mondiale MotoGP, dopo il suo passaggio dalla Honda alla Ducati. Il suo riflesso parla dell’impossibilità di essere i migliori o di come il fallimento vada sempre contemplato. Era l’invincibile, ma da anni non batte nessuno: l’ultimo successo risale al 2021. Ha 31 anni, appartiene a un’altra generazione di piloti, a una modalità di guida feroce che sta per estinguersiAlla fine gli eroi sono tutti uguali, cercano la gloria o al peggio il riscatto. Alla seconda specie appartiene il prode Marc Márquez, al via in questo Mondiale MotoGp in sella a una nuova moto. Correrà per la prima volta con la Ducati del Team Gresini dopo una vita trascorsa alla Honda. «Non penso al ritiro. Vengo da quattro anni difficili, ma ho ancora tanto da dare», ha rassicurato. Le ultime interviste a poche ore dallo start in Qatar dicono molto di questo campione in crisi d’identità, ci mostrano un Márquez emozionato, inedito, fragile. È l’immagine di un uomo tormentato dai dubbi e dalle incertezze, uno che sta ancora ricercando la strada di casa. Certo, ha provato a sorridere lui, «la Ducati rappresenta una grande occasione per me, è un cambiamento importante, ma non credo di poter vincere subito il titolo mondiale».Una verità sbattutagli in faccia dai test di Sepang e successivi, che hanno dunque ridimensionato le aspettative sue («Devo levarmi undici anni di abitudini su un’altra moto e ci vorrà ancora tempo») e di chi ne sognava la resurrezione nel giro di una stagione. Nessuno crede davvero che lo spagnolo, otto volte campione del mondo, antagonista per definizione, possa ritrovare nel giro di un amen la brillantezza perduta. Lo ha scaricato pure Jorge Lorenzo, l’ex pilota della Yamaha e della Ducati, che su Márquez ha detto di covare tre dubbi e un peccato: «Sembra che non abbia ancora capito il modo giusto di guidare questa moto. Arriverà terzo». EPAUna piatta normalitàHa ancora senso chiederci perché vogliamo fermarci a pensare a Márquez. Il suo riflesso finalmente ci parla di noi, dell’impossibilità di essere i migliori o di come il fallimento vada sempre contemplato. Márquez era l’invincibile, ma da anni non vince una gara: l’ultima risale addirittura al 2021 (Gp dell’Emilia-Romagna), in pratica quasi novecento giorni fa. Marc ha ormai 31 anni, appartiene a un’altra generazione di piloti e a un’altra modalità di guida troppo feroce e bruta che sta per estinguersi. Passata la buriana dell’addio alla Honda dopo undici stagioni, tra sofferenza e tormento interiore, l’approccio alla nuova moto è stato poi di una piatta normalità.Tuttavia, una volta chiusa l’epoca di Valentino Rossi, è toccato a Márquez incarnare spirito e corpo del motomondiale. Non è facile comprenderne il motivo; è probabile che abbia a che fare con il suo non saper più vincere. Un’abitudine. Tant’è che pure quest’anno i profeti della velocità lo hanno scartato dai pronostici e sono rimasti al sicuro nelle loro comfort zone.Dicono che il titolo sarà affare per Pecco Bagnaia, al massimo – se il dio delle due ruote lo consentirà – ci sarà un testa a testa tra il pilota italiano della Ducati e Jorge Martín, l’astro nascente delle moto. In nessuno dei due casi, però, si avvertono il furore e l’epica. Bagnaia, del resto, non ha bisogno di infiammare e dividere i fan. Sarà per via di quel carattere educato, da bravo ragazzo: che vinca o che perda, con Pecco sempre di sport si tratta. FattiLe sgasate del pensieroso Pecco Bagnaia. Un anti Valentino come erede di ValentinoGIORGIO BURREDDUCon Márquez no, con lui si entra nel campo della letteratura e del senso religioso. A cominciare dal corpo martoriato. Ce lo ha mostrato lui: nel 2022 Márquez fece vedere in tv le quattro cicatrici al braccio destro dovute agli interventi chirurgici per le cadute in pista. «Sono come Frankenstein, i dottori mi hanno detto che non c’è più spazio», sorrise. Il corpo lo ha messo in mostra di nuovo, ancora, pochi giorni fa, assieme ad altri piloti del circuito mondiale in una serie di post dal titolo «Under the skin» voluto dalla MotoGp. Sotto la pelle cosa c’è? Lì sta il mistero. Roberto Baggio mostrò al mondo le cicatrici alle ginocchia, segni delle tante operazioni avute negli anni, e dovette passare dal dolore per diventare veramente divino. Le ferite di MarcPer alcuni scrittori il corpo è un luogo di indagine, da lì emergono quesiti e risposte. «Per un po’ il dolore ha superato la passione», ha raccontato Márquez molti mesi fa. Le sue tre vittorie nel 2021 avevano fatto credere a molti che il catalano avesse recuperato definitivamente, che fosse tornato davvero il cannibale di una volta. In realtà stava vivendo un periodo complicato: «Stavo vincendo e mi sono messo a piangere». E ancora: «Quando vincevo pensavo sempre a fare festa, a divertirmi con le persone a cui voglio bene. In realtà mi era venuta in mente la cosa opposta, a causa del dolore, quel dolore al braccio che mi faceva soffrire costantemente e che non potevo dimenticare».Su questi uomini le cicatrici diventano una mappa della sofferenza e avvicinano alla figura del martire. Ma poi c’è l’anima, ed è quella che Márquez sta provando a rimettere insieme un pezzettino alla volta. La strada è appena iniziata. Questo mondiale è dunque un percorso ascensionale fatto a circuiti, tappe con chicane e rettilinei. La prima fu nei giorni del suo passaggio dalla Honda alla Ducati, lo scorso autunno. Marc si tormentava, un rovello interiore durato settimane e condiviso solo con la famiglia e con pochi amici. Lasciare la Honda significava per lui resettare la vita del campione e ammettere il fallimento: «Devo valutare ogni cosa prima di decidere il mio futuro». D’altra parte, tutti i grandi hanno dovuto fare i conti con il dubbio. Toccò perfino a Dante prima di cominciare il cammino nell’inferno. Piuttosto una giungla d'asfalto per Márquez, che aveva bisogno di nuova aria per cercare di comprendersi.Il suo nuovo mondoA cominciare proprio da questo mondiale 2024, da vivere nel segno del nuovo, in un team a conduzione famigliare, capace di restare in piedi grazie alla determinazione e alla competenza di Nadia Padovani (e dei suoi figli) dopo la morte di Fausto Gresini per covid. Pochi giorni fa, con il sorriso e la luce negli occhi, al Corriere della sera Nadia ha raccontato che «sembrava un sogno avere Marc. Soltanto quando l’ho visto guidare nel test a Valencia ho detto: “Allora è vero”. E ancora adesso mi sembra irreale, ma è con noi quindi…».A Faenza lo hanno accolto con semplicità, senza tanti salamelecchi, come fanno in Romagna. Lo hanno inglobato in famiglia. «Ci ha colpito per l’umiltà», hanno raccontato dal team. Non proprio la virtù che veniva in mente pensando a Márquez. E comunque l’altra faccia del pilota non è mai stata smantellata. Per molti, Márquez resta una figura fatta di spine e di veleno, un cattivissimo della motocicletta. Un’immagine nata nel 2015, quando scoppiò il duello tra lo spagnolo e Valentino Rossi. Faida mai terminata, e ancora così viva da alimentare storie di ritorsioni e sotterfugi. Sportitalia ha raccontato che Rossi avrebbe voluto impedirne il passaggio alla Ducati. Un romanzo nero con i tratti della parodia, che naturalmente non ha mai trovato riscontro nella realtà. Reale è invece l’avversione che Márquez ha attirato su di sé nei lunghi anni di carriera. Lo hanno odiato colleghi e fan. Da vincente come da perdente di lusso. Marco Bezzecchi, con cui ebbe un brutto incidente lo scorso anno, lo ha definito «il pilota più sporco della MotoGP. Il suo stile non ha bisogno di spiegazioni, ma è Márquez, quindi nessuno lo può toccare». Márquez non va cercando solo il successo, quello lo conosce già. La rinascita, quella è la vera sfida.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGIORGIO BURREDDUGiornalista e autore. Cresciuto a Bergamo, diventato adulto a Roma, laureato al Dams di Bologna. Ha scritto una decina di libri, l’ultimo per Rizzoli.

Mamma minaccia di far saltare in aria una scuola dopo aver preso una multa mentre aspetta il figlioNeonata prematura nasce con un tumore grosso il doppio del suo peso: salvata per miracolo

Colpito alla testa da un poliziotto negli Usa, morto un 15enne afroamericano

Migranti, il monito di Metsola: "No ad un'Europa senza solidarietà"India, bambino di 8 anni uccide cobra mordendolo

La moglie scompare e lui la cerca ma l'aveva ingoiata un pitoneNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 346

Guerra in Ucraina, la teoria di Trump: "È stato Biden a spingere Putin"

Bimbo di 7 anni morto dopo 7 arresti cardiaci provocati dalla puntura di uno scorpioneCoppia di cannibali uccide due donne e ne mangia i corpi in un rituale di magia nera

Ryan Reynold
Giorgia Meloni presidente del Consiglio: come hanno reagito i leader esteriFiglia accusa il padre morto di aver ucciso 70 donne: "Ci costringeva a spostare i cadaveri"Insegnante decapitato in Myanmar: testa impalata sul cancello di ingresso della scuola

BlackRock Italia

  1. avatarNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 359trading a breve termine

    Vladimir Putin annuncia che c'è una enorme richiesta di gas russoAutista del bus si abbassa a prendere una barretta di cioccolato: investe e uccide un uomoBimbo di 3 anni ucciso da un proiettile vagante alla testa: era in auto con la madre e i fratelliRegno Unito, niente più taglio alle tasse dei ricchi: marcia indietro di Liz Truss

      1. avatarSpara e uccide per errore la moglie durante una battuta di caccia al cinghialeBlackRock

        Ucraina, Stoltenberg sulle armi nucleari: "Circostanze in cui Nato potrebbe usarle sono remote"

  2. avatarGuerra in Ucraina, esclusa la possibilità di un'evacuazione totale di KievBlackRock Italia

    Il cane compra 80 euro di video porno giocando con il telecomando della televisioneScopre la moglie a letto con un ragazzo più giovane: l'amante la pugnala a morte con un paio di forbicIl padre di Masha Amini: "Nessuno mi dice cosa le hanno fatto"Uccise la figlia di 9 mesi perché piangeva, ora potrebbe evitare la pena di morte

  3. avatarCosa ha provocato la strage di Seul: le ipotesiMACD

    Bambino di 6 anni brucia caramelle gommose e le lancia: incendio in un palazzo in SvizzeraNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 347Tanzania, un aereo precipita nel lago Vittoria: si temono vittimeNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 349

    ETF

Bambina di 3 anni infila la mano nella gabbia dell'orso: l'animale le stacca un braccio

Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 353Si aggrava il bilancio della strage a Seul: 151 morti di cui 19 stranieri. Annunciato il lutto nazionale*