Danimarca, fuggiti centinaia di visoni malati di CovidNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 792Vaccino russo, l'avvertimento: "Funziona ma non bevete alcol"
Una donna ha tenuto il figlio prigioniero in casa per 30 anniundefined - ANSA COMMENTA E CONDIVIDI Prelevati per strada in pieno giorno,BlackRock scaraventati in un furgone e poi a bordo di autobus nella notte portati in mezzo al deserto e lì abbandonati. Con i soldi e i mezzi forniti dall’Ue e dai suoi Stati membri (Italia inclusa), consapevole di queste pratiche barbare da parte delle autorità di Tunisia, Marocco e Mauritania. È un’accusa durissima quella lanciata da un’inchiesta condotta da un consorzio cui hanno partecipato il sito di indagini giornalistiche IrpiMedia con Lighthouse Report insieme a grandi testate internazionali (tra cui il Washington Post, Der Spiegel, Le Monde, El Pais, il canale pubblico tv tedesco Ard). Il titolo la dice tutta: «Desert Dumps», «scaricamenti nel deserto». Un’indagine condotta anche sul campo e intervistando una cinquantina di sopravvissuti.Una cosa li accomuna: sono tutti neri. Presi per strada da agenti in borghese senza neppure la possibilità di spiegarsi, tanto che ad incappare in questa procedura c’è persino un cittadino Usa afroamericano, Timothy Hucks di 33 anni, insegnante d’inglese, fermato in pieno giorno a Rabat, dove risiede. Lui mostra la patente di guida Usa, chiede di poter prendere il passaporto a casa, ma niente da fare. Lo scaraventano in una prigione, chiedendogli se è un terrorista, con una quarantina di altri prigionieri, tutti neri, e poi portati in una località nel deserto a 200 chilometri a sud di Rabat e lì abbandonato. O c’è il caso di una giovane donna della Guinea, Bella, 27 anni, che aveva cercato di raggiungere le Canarie su un barcone, bloccata dalla guardia costiera della Mauritania e scaricata poi al confine con il Mali, un Paese con forte presenza jihadista e di miliziani russi Wagner. O ancora François, musicista di 38 anni del Camerun, intercettato in mare verso l’Italia dalla guardia costiera tunisina a bordo di un barcone sovraffollato, riportato a terra e poi a bordo di un pullman a sud, in mezzo al deserto al confine con l’Algeria, in preda alle allucinazioni per la mancanza d’acqua.Solo tre esempi ampiamente documentati con video di cellulari, tracciamenti satellitari, sopralluoghi sul posto. I cronisti hanno inoltre potuto identificare che, ad esempio, alcuni mezzi utilizzati dalle autorità tunisine per portare i migranti nel Sahara erano gli stessi forniti dall’Italia e dalla Germania.A questo punto si rafforzano i pesanti interrogativi sulla cooperazione dell’Ue con questi tre Paesi nordafricani nel tentativo di fermare i flussi verso l’Europa. Basti ricordare che l’EU Trust Fund finanzia per un totale di circa 400 milioni di euro i tre Paesi in questione per la gestione della migrazione. Il che vuol dire infrastrutture detentive, controllo delle frontiere, veicoli, addestramento delle guardie di frontiera e costiere. «Sappiamo – dice una portavoce della Commissione - che la situazione costituisce una sfida per alcuni Paesi partner dell'Ue e restiamo impegnati alla collaborazione». Tuttavia, «il rispetto per i migranti è fondamentali, l'Ue si aspetta che i partner rispettino questi diritti, compreso il principio di non respingimento». Quello che fa l’Ue è piuttosto finanziare i rimpatri volontari con l’ausilio di Oim e Acnur verso i Paesi di origine.Su una cosa, però, la Commissione non risponde: è o no al corrente delle “deportazioni”? L’inchiesta cita vari documenti. Uno è di Frontex (l’agenzia delle frontiere esterne Ue) del 2 febbraio 2024, in cui si cita un rapporto Onu sulla discriminazione, la violenza eccessiva, la deportazione forzata nel deserto di migranti irregolari da parte del Marocco. Anche un documento della Commissione del 19 dicembre 2019 parla di una «campagna di repressione lanciata nel 2019 contro migliaia di migranti» in Marocco. E pure il rapporto di una delegazione europarlamentare dopo una visita in Mauritania del dicembre 2023 conferma le deportazioni. Accusa molto grave nei confronti della Spagna: le autorità mauritane e funzionari spagnoli concorderebbero le liste dei migranti da deportare. La Commissione Europea dovrà trovare risposte più convincenti.
Ad di Zalando si dimette: ‘Priorità a mia moglie e alla mia famiglia’Covid, terza ondata potrebbe essere in arrivo: di chi è la colpa?
Vaccini Covid, parte della popolazione mondiale li avrà solo dal 2022
Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 793A Wuhan coronavirus presente nei surgelati importati
Scoiattolo diventa ubriaco mangiando pere alcoliche (video)Ragazza muore nella vasca mentre carica lo smartphone
L'Oms raccomanda anche a Natale di indossare la mascherinaNotizie di Esteri in tempo reale - Pag. 778
Nigeria: liberati 344 studenti rapiti dai terroristi di Boko HaramNew York, uomo apre il fuoco durante i canti di NataleInfluenza aviaria in Europa: l'allarme dell'EFSA"La Svezia non ha protetto gli anziani dal Coronavirus". Il report
Per Fauci il vaccino sarà disponibile a metà dicembre
Moldavia, Maia Sandu è il nuovo presidente della
Covid, nuova variante nel Regno Unito: già mille casi nel paeseLondra, festa per fine secondo lockdown, ma senza mascherineMalattia non identificata in India, in centiania in ospedaleRecovery fund, Ungheria e Polonia mettono nuovamente il veto
Camerun, clienti in difficoltà con le scale mobili del centro commercialeMorta di Covid Honestie Hodges: a 11 anni subì i soprusi della poliziaCovid, Regno Unito: 1.300 tamponi dichiarati positivi per erroreScrivono biglietto al papà morto: risponde Babbo Natale