File not found
ETF

Francia, madre e figli trovati morti in casa: sospettato il padre in fuga

Muro di Berlino, 34 anni dalla caduta: le differenze tra Germania Est ed OvestIran, premio Nobel Narges Mohammadi inizia sciopero della fame in carcereMedio Oriente, Israele invia incubatrici all'ospedale al-Shifa: "Vogliamo ridurre i danni ai civili"

post image

Medio Oriente, Israele denuncia la morte di 19 ostaggi: ritrovati alcuni cadaveriAl Giffoni Film Festival,Professore Campanella di fronte alle lacrime accorate di una giovane, Giorgia Vasaperna, che si dichiarava in preda a eco-ansia il ministro Gilberto Pichetto Fratin si è fatto prendere dalla commozione. Lo stesso ministro che, pochi giorni prima, aveva dubitato delle cause antropogeniche del cambiamento climatico e ancora prima aveva schierato il nostro paese contro la Restoration Law. L’uso infido dell’eco-ansia Forse è ora di smettere di usare la categoria di eco-ansia, dal momento che è evidente sia l’uso infido che se ne può fare, sia la scarsa fondatezza politica dell’etichetta. L’uso infido sta nel porgere il destro all’accusa di allarmismo e apocalissi. Si può dire (e molti hanno detto) che chi dà l’allarme, o chi esprime timori per il futuro, non è un lucido osservatore, ma un soggetto affetto da turbe psichiche. In un certo senso, ammettere l’eco-ansia mina la serietà delle tesi sull’urgenza del cambiamento climatico. Se la denuncia degli ambientalisti è una manifestazione di ansia, allora il suo contenuto non è reale. L’eco-ansia diventa un alibi dei negazionisti e degli anti ambientalisti. Sarebbe come dire che chi dà l’allarme per un incendio, e per la possibilità che l’incendio scoppi, sia un pirofobo, che ha troppa paura del fuoco. Ma naturalmente non è così. Gli scenari dipinti come apocalittici sono oggetto di studi scientifici, spesso molto cauti. Che inducano reazioni psicologiche (paura in chi li prende sul serio e rimozione psicologica in molti negazionisti) è segno della loro attendibilità. AmbienteLa mia generazione è in lutto per i figli che non avrà maiMattia Insolia In realtà, i più eco-ansiosi sono proprio i negazionisti, che pur di non ammettere il fallimento di un certo modello di sviluppo negano l’evidenza. Ma non è degli atteggiamenti psicologici che si deve discutere. Non è corretto, di fronte ad argomentazioni, indicare le supposte cause psicologiche che muovono chi le esprime. Oppure dovremmo dire che chi paventa la fine della famiglia naturale soffre dei traumi derivanti da una famiglia disfunzionale? I giovani attivisti e tutti quelli che invocano politiche climatiche vanno ascoltati per il contenuto delle loro parole, non per le supposte cause psicologiche di esse. L’ansia non è la risposta Inoltre, l’eco-ansia non è la risposta politica adeguata alla crisi climatica. Nonostante quel che dicono alcuni negazionisti fatalisti, la crisi non è né irreversibile né necessaria. L’atteggiamento che ci vuole è la risolutezza, la lucida progettazione di politiche e cambiamenti di stili di vita, lo studio dei dati scientifici e di strategie politiche e sociali, la testimonianza efficace di fronte a un’opinione pubblica distratta e preda facile dell’irrazionalità. Non sono le lacrime a costituire la politica efficace e l’attivismo riuscito, come si è visto. Alle lacrime è facile rispondere con altre lacrime e seppellire sotto un velo pietoso le incoerenze di pochi giorni prima, le incompetenze palesi del ministro e gli interessi economici degli sponsor del governo. L’atteggiamento psicologico richiesto dalla crisi climatica è il coraggio e la determinazione, non l’ansia. Nella storia dell’umanità, le persone hanno vissuto in condizioni miserabili e hanno voluto vivere lo stesso le loro vite. E oggi ci sono ancora persone che vivono molto peggio di noi. Quello che dobbiamo fare non è preoccuparci per i nostri figli possibili, ma fare di tutto perché i figli dei più svantaggiati nel nostro pianeta non abbiano una vita peggiore per colpa del nostro benessere. Non ansia, ma rabbia L’ansia è una conseguenza diffusa e ovvia della consapevolezza che stiamo vivendo la fine di un’epoca di prosperità e stabilità sociale, economica e del mondo naturale e del timore che il futuro dei nostri figli sarà più buio del nostro presente. Ma è un errore considerare questo sintomo come un fenomeno individuale, una sindrome di disadattamento dei singoli. L’eco-ansia è un’altra delle conseguenze sociali di un problema politico, il problema dell’incapacità delle élite e delle società che le esprimono di fronteggiare le contraddizioni fra sviluppo e sopravvivenza delle specie e del pianeta. Considerare solo l’ansia e altri supposti disturbi psicologici, mettendoli in primo piano, significa concentrarsi su alcuni effetti perdendo di vista le cause politiche (come spiega M. Rovelli, Soffro dunque siamo. Il disagio psichico nella società degli individui, Minimum Fax, 2022). Le lacrime non servono, insomma. E non ansia bisogna avere, ma rabbia, semmai, e critica per le manchevolezze della politica ambientale del governo. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedigianfranco pellegrinofilosofo Professore associato di filosofia politica alla LUISS Guido Carli. Si occupa di storia dell’etica e filosofia politica contemporanea.

Belgio, albero di Natale cade su una piazza: un morto e due feritiKenya, Antonietta Bigliotto morta in un incidente: la turista italiana aveva 79 anni

Guerra in Medio Oriente, Israele: "Hamas non controlla più Gaza"

Israele, arrestato il direttore dell'ospedale di Shifa a GazaBerlino, ministro croato tenta di baciare sulla bocca la collega tedesca

Hamas contro Israele: “Morti tutti i pazienti in terapia intensiva all’ospedale Al-Shifa”Covid, rivelate chat di Boris Johnson: "Che i vecchi prendano il virus, meglio del lockdown"

Consiglio di Sicurezza Onu, attesa per il voto sul cessate il fuoco a Gaza: i lunghi negoziati sul testo

Zelensky: "Uccidere Putin? Abbiamo il diritto di difenderci"Messico, trovati più di 100 migranti rinchiusi nel rimorchio di un tir

Ryan Reynold
Myanmar, terremoto al confine con la CinaGuerra Israele-Hamas, bozza Onu per il cessate il fuoco: veto degli Usa blocca tuttoGuerra in Medio Oriente, l'allarme dell'Oms: "A Gaza ogni 10 minuti muore un bambino"

analisi tecnica

  1. avatarGuerra Israele Hamas, ostaggi: “Possibile svolta in 48-72 ore”analisi tecnica

    Caro voli, la Commissione europea indaga: "Compagnie aeree diano spiegazioni"Arrestati 7 membri di Hamas: organizzavano attacchi in EuropaCorea del Nord, si attende un nuovo lancio satellitareTragedia in Spagna, 17enne italiana morta in un incidente stradale

    1. Medio Oriente, la soluzione degli Usa: "Impegno per uno Stato palestinese"

      1. avatarIsraele, Onu: "Passi per aiuti umanitari a Gaza al di sotto del necessario"Campanella

        Myanmar, terremoto al confine con la Cina

  2. Australia, la tempesta causa nove vittime: morta una bimba di 9 anniAttivisti ecologisti prendono a martellate la Venere di Rokeby alla National Gallery di LondraGuerra in Medio Oriente, Netanyahu detta la linea: "Avremo responsabilità della sicurezza di Gaza"Miss 16enne sposa sindaco 66enne

  3. avatar61 migranti morti in un naufragio al largo della LibiaProfessore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock

    Guerra Israele Hamas: finita la tregua, ripartiranno le operazioni militariTelefonata Netanyahu-Biden: non ci sarà un cessate il fuocoCop28, gli Emirati Arabi contro l’eliminazione dei combustibili fossiliIl senatore francese Guerriau è stato arrestato: le accuse a suo carico

    VOL

Israele, due agenti feriti a Gerusalemme: ucciso l'aggressore

Morte Matthew Perry, test tossicologici negativi: polizia indaga anche per furto e omicidioUSA, Tornado colpisce il Tennessee: almeno sei morti*