Via libera dall'Ue a 998 milioni aiuti olandesi per idrogeno rinnovabile - Altre news - Ansa.it10 agosto "Notte di San Lorenzo": dove vedere le stelle cadenti a Roma (e dintorni)Quartiere Africano: ladri sulla Nomentana, in casa avevano una pistola rubata e una cassaforte forzata
Pesaro, Dritan Idrizi ucciso al culmine di una lite tra famiglie per 5mila euro, due fermi per lesioniL’inchiesta sul finanziere Striano è la scusa per un pezzo della politica di cambiare le Sos Le Segnalazioni di operazioni sospette hanno dato il via a delicate indagini su politici e partitiIl dossieraggio ha un preciso significato: confezionare notizie false o verosimili per screditare una persona. Accuse fondate sul nulla,MACD su voci o su pezzi di verità. Lo spionaggio, poi, è un’attività specifica: carpire segreti di nascosto e usarli per scopi personali. I tre giornalisti di Domani sono invece accusati di rivelazione di segreti e accesso abusivo alle banche dati in concorso con il finanziere Pasquale Striano, all’epoca a capo dell’unità Sos (segnalazioni operazione sospette) interna alla procura nazionale antimafia. E di «dossieraggio» o «spionaggio» non c’è traccia nelle carte della procura di Perugia guidata da Raffaele Cantone, che insieme al capo della procura nazionale antimafia, Giovanni Melillo, hanno chiesto di essere auditi in commissione antimafia: mercoledì 6 marzo sarà il turno di quest’ultimo, mentre Cantone andrà il giorno successivo. Quanto la destra voglia cavalcare l’operazione lo si capisce dall’attacco a Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia all’epoca in cui Striano e il pm Antonio Laudati (anche lui indagato) operavano nello stesso ufficio. Forza Italia chiede che Cafiero De Raho, ora parlamentare dei 5Stelle e vice presidente della commissione antimafia, non presenzi alla seduta. La Lega va oltre paventando che dietro tutto questo non ci possa essere solo un finanziere, ma molto di più, un sistema di dossier e spie. Salvini parla di «sistema contro la Lega». Tuttavia non c’è nulla di più distante dalla realtà e dagli atti della procura. Dove i termini dossieraggio e spionaggio non esistono. «Dossieraggio» e «spionaggio», dunque, tutta farina del sacco mediatico, dove notizie vere e pubblicate sono fatte passare per invenzioni usate contro qualcuno. L’inchiesta di Perugia sulla fughe di notizie dalla banca dati della procura nazionale antimafia ha fornito l’assist perfetto a una parte della politica per condurre la battaglia contro le segnalazioni per operazioni sospette. Si tratta delle cosiddette Sos dell’antiriciclaggio di Banca d’Italia, che contengono informazioni sui flussi finanziari considerati sospetti. Una categoria specifica nel mare di segnalazioni è identificata con la sigla “Pep”, che sta per “Persona politicamente esposta”. In questa categoria rientrano i membri dei partiti, di una fondazione o associazione collegate a un partito. Tra questi, però, possono rientrare anche assistenti, consulenti, familiari se hanno legami stabili con le persone politicamente esposte. Il motivo per cui la normativa ha dedicato una precisa categoria è semplice: monitorare con attenzione eventuali movimenti bancari sopra una certa soglia di chi rappresenta le istituzioni, che più di altri hanno la responsabilità della gestione di risorse della collettività. In un paese con il più altro grado di corruzione e distrazione di denaro pubblico in Europa. La procura guidata da Raffaele Cantone ha deciso così di indagare anche sull’accesso a questa particolare banca dati dove confluiscono le Sos inviate dall’Ufficio informazione finanziaria (Uif) di Banca d’Italia. La stragrande maggioranza delle inchieste sulla pubblica amministrazione, sulla corruzione o sul traffico di influenze, ma anche sulle organizzazioni mafiose, è cominciata proprio dai documenti dell’antiriciclaggio. Dall’analisi di queste relazioni i pm hanno ritenuto di avviare verifiche ulteriori scoprendo enormi giri di soldi, dietro i quali si celavano mazzette o riciclaggio. Da Renzi a Salvini A Firenze l’indagine sulla fondazione politica Open, collegata a Matteo Renzi e ai fedelissimi dell’ex presidente del Consiglio, si è avvalsa di svariate segnalazioni per operazioni sospette. E non perché gli investigatori avessero tramato contro quell’ambiente politico, ma perché in quegli atti inviati dall’ufficio antiriciclaggio c’erano sospetti specifici: in una di queste per esempio erano emerse donazioni di imprenditori privati alla fondazione ed era anche emerso che uno di loro aveva prestato una somma a Renzi in persona per l’anticipo da usare per l’acquisto della casa di Firenze. Nessun reato farsi prestare soldi da un amico, è inopportuno che quei soldi arrivino però da un finanziatore del politico. Le segnalazioni per operazioni sospette hanno permesso di scoprire anche molto altro, anche reati di una certa rilevanza. È il caso della Lega: nel 2018 L’Espresso rivelò che, attraverso un’associazione, Esselunga e il costruttore Luca Parnasi avevano finanziato il partito. La procura di Roma e poi quella di Milano avevano aperto un’inchiesta. Il processo di primo grado a Milano si è concluso con la condanna in primo grado di Centemero, a Roma è in corso sempre con la stessa accusa: finanziamento illecito al partito. Sos sono state utilizzate anche per la precedente indagine sui 49 milioni della Lega. Senza l’attività di monitoraggio dell’antiriciclaggio questa vicenda non sarebbe probabilmente mai emersa. La reazione del potere I partiti e i leader che usano il termine “dossieraggio” per la pubblicazione di notizie vere e documentate si affidano all’inchiesta di Perugia per provare a cancellare indagini e processi. Il tema delle Sos sarà sicuramente una delle questioni che i partiti di centrodestra porranno al centro delle prossime iniziative parlamentari. Non è difficile immaginare l’esito, vista la riforma della giustizia con la cancellazione dell’abuso d’ufficio fino al bavaglio alla stampa. © Riproduzione riservata© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediFederico Marconi RomaNato a Roma nel 1993, ha collaborato con L'Espresso. Ha realizzato inchieste sul ritorno del neofascismo, la criminalità organizzata, le lobby e il finanziamento della politica, i conflitti di interesse e i rapporti di potere di esponenti di governo.
Hezbollah potrebbe attaccare Israele prima dell'IranAl via i Campionati Italiani di Società maschili e femminili: si parte il 4 novembre - La Gazzetta dello Sport
Colonnello in pensione indagato per propaganda all'odio razziale - Notizie - Ansa.it
Inizio di agosto con forti temporali al Nord - Notizie - Ansa.itTreno deraglia in Russia dopo una collisione con un camion - Europa - Ansa.it
Federnuoto apre inchiesta su Larsen. Procura Coni: "Sapevate dal 4 giugno" | Gazzetta.itOk della Camera alla fiducia sul decreto Infrastrutture - Notizie - Ansa.it
Dai fulmini la scintilla per l'origine della vita - Terra e Poli - Ansa.itTravolta da masso, morta in montagna turista ligure - Notizie - Ansa.it
Caffè Ducale a Rimini: normale bar o caffetteria specialty?open d'italia golf conferenza stampa | Gazzetta.itIngegneri Nissan al traguardo del Baja Aragon Rally - Mondo Motori - Ansa.itVenezuela, polizia appostata attorno all'ambasciata argentina - America Latina - Ansa.it
No al taglio degli olmi: a Monteverde decine di cartelli in difesa degli alberi
Bocce, Campionati Italiani Assoluti Unificati: poker di titoli per il Piemonte - La Gazzetta dello Sport
Olimpiadi, tutti gli italiani a Parigi 2024: sono 402 | Gazzetta.itNetanyahu sul Golan: "La risposta arriverà e sarà dura". - Notizie - Ansa.itGhiaccio: Guignard-Fabbri, l’Europa della danza è ancora loro | Gazzetta.itGuidonia e Tivoli: stop all'alcol nelle ore notturne. Tutti i dettagli
Crosetto, 'garanzie che personale Unifil non sarà toccato' - Notizie - Ansa.itNo al taglio degli olmi: a Monteverde decine di cartelli in difesa degli alberiIncendio ponte Mammolo: diossina ancora superiore ai limitiMusk accusa Google di interferire nel voto a svantaggio di Trump - Notizie - Ansa.it