File not found
Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

Vittorio Feltri: "Vorrei essere il padre Greta Thunberg"

Notizie di Politica italiana - Pag. 563Raid Usa in Iraq, il commento di Matteo salvini e Giorgia MeloniSalvini conannato per cori razzisti contro i napoletani: la replica

post image

Ocean Viking a Taranto con 403 migranti a bordoI relatori al convegno sull'affido all'Università Cattolica - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore) COMMENTA E CONDIVIDI “Sono stato otto anni in comunità,Economista Italiano ma avevo bisogno di una famiglia e questa gioia non l’ho mai avuta. Non ho trovato una mamma e un papà che si occupassero di me e adesso dico che questo non è giusto. Eppure, sono sempre stato un bravo ragazzo, ho sempre rispettato le regole ferree della comunità. La famiglia non l’ho trovata, ma non mi pento di essere stato bravo”. È una delle testimonianze più forti presentate oggi al convegno Rilanciare l’affido familiare: l’interesse del minore nei percorsi di accoglienza, organizzato dal Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’Università Cattolica. Tanti esperti a confronto e un dialogo aperto tra istituzioni e associazioni per mettere in fila ostacoli e problemi alla vigilia di tre appuntamenti importanti. Il primo è la ratifica delle nuove Linee di indirizzo da parte delle Regioni che dovrebbe sancire un salto di qualità nelle politiche sociali per i minori all’insegna di quell’uniformità di interventi tuttora mai raggiunta. Poi c'è l’avvio della discussione parlamentare del ddl sull’affido presentato a febbraio dalla ministra per la famiglia, Eugenia Roccella, e dal ministro della giustizia, Carlo Nordio; infine, l’entrata in vigore della riforma Cartabia sulla giustizia minorile prevista per il 14 ottobre, che avrebbe un impatto pesante anche sull’affido. Ma su quest’ultimo punto sono annunciate sorprese dell’ultima ora. Non è escluso che l’ultima tranche della discussa riforma possa slittare di un anno, o forse più. Una scelta che offrirebbe la possibilità di affrontare con più calma le tante emergenze di una situazione complessa. Le testimonianze dei ragazzi appena usciti dall’affido, o ancora coinvolti nel cosiddetto “prosieguo amministrativo” – quella deroga che, dopo i 18 anni e fino ai 21, permette di non interrompere i rapporti con la famiglia affidataria – hanno messo in luce aspetti talvolta sottovalutati. Come la richiesta rivolta agli operatori delle comunità e alle famiglie affidatarie di essere ascoltati, di mettere da parte la teoria e di privilegiare la pratica, di un atteggiamento più accogliente. “Noi siamo contenti di essere stati accolti – ha detto un altro ragazzo – ma siamo anche consapevoli di poter dare indietro qualcosa”.Perché questo scambio sia davvero fecondo non basta che una famiglia apra con generosità le porte di casa a un minore in difficoltà, non basta neppure che sia tanto accogliente e saggia da coinvolgere in un processo di recupero, per quanto possibile – e spesso non lo è - la famiglia d’origine che vive un momento di difficoltà. È necessario che le istituzioni, rappresentate dai servizi sociali e dai tribunali minorili, siano vicine alle famiglie affidatarie e alle reti familiari, ne riconoscano l’impegno e il ruolo. Senza questo impegno corale, come è stato sottolineato, il numero delle famiglie affidatarie continuerà a diminuire e sarà difficile assicurare un futuro ai circa 14mila minori oggi accolti nelle famiglie – altrettanti sono ospitati nelle strutture d’accoglienza.Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore)Ma, per quanto riguarda i tribunali minorili, questo impegno è messo gravemente in forse dall’incombere della riforma Cartabia che, come evidenziato da Maria Carla Gatto, presidente del Tribunale per i minorenni di Milano, “costringerà a un passo indietro rispetto ai traguardi raggiunti”. Secondo il magistrato l’intervento del legislatore dovrebbe essere caratterizzato da una logica di semplificazione, non di maggiore burocratizzazione, ma da quando alcune parti della riforma sono entrate in vigore tutto è diventato più complesso. “A Milano – ha detto la presidente del tribunale minorile – ci sono 13mila procedimenti pendenti che riguardano un numero ancora maggiore di bambini perché un procedimento può riguardare diversi fratelli. Ma la riforma ci impone di concentrarci sui procedimenti urgenti e, vista la nostra drammatica situazione di organico, la maggior parte dei casi rimane inevasa”. Insomma, senza risorse – la riforma Cartabia è stata pensata a costo zero – la tutela che i tribunali dovrebbero garantire ai minori più fragili rimane un’ipotesi sempre più remota. La scomparsa dei giudici onorari renderà impossibile continuare a garantire alcune procedure importanti – per esempio la preparazione dei bambini al passaggio dalle famiglie affidatarie a quelle adottive – ma bloccherà di fatto anche il proseguimento di tanti affidi oltre i due anni stabiliti dalla legge. Un termine che oggi viene prorogato d’ufficio ma che, con la riforma Cartabia, richiederà l’intervento del procuratore minorile, con il rischio evidente di dilazionare all’infinito le procedure. Ora, l’ipotesi che l’entrata in vigore della riforma possa slittare di un anno o più, ridà un po’ di speranza a un settore che non è soltanto in crisi, ma come sottolineato da Michele Cantatore, del Servizio coordinamento affidi del Comune di Milano, sta conoscendo trasformazioni profonde. A Milano – ma sono cifre che possono essere riferite anche ad altre città – gli affidi durano in media 8-9 anni e, al termine, il 20% dei minori va in adozione alla famiglia affidataria; un altro 20% continua a rimanere nella stessa famiglia anche senza adozione. La percentuale restante è rappresentata da ragazzi che sono costretti a cavarsela da soli, mentre solo il 7% torna alla famiglia d’origine. Ma cambia anche la tipologia delle famiglie che si rendono disponibili all’affido. Sono sempre più numerosi i single, le famiglie omogenitoriali, ma anche coppie che – ha spiegato Cantatore – cercano soprattutto una gratificazione personale attraverso la genitorialità. Lo scorso anno, su 150 coppie e singoli che hanno chiesto di partecipare ai percorsi di formazione per l’affido, solo il 44% ha ricevuto l’idoneità, il 31% è stata respinta, le altre sono state congelate in attesa di una riconsiderazione della domanda. Perché l’affido possa continuare a produrre bene, come certamente ne ha prodotto in questi decenni, è importante accompagnare le famiglie a comprendere bene il senso di questo dono reciproco. Raffaella Iafrate, docente di psicologia e delegata per la pari opportunità dell’Università Cattolica, tra gli elementi fondanti dell’affido ha indicato la protezione dell’essere figli, l’appartenenza sociale della scelta, il diritto alla cura nella sua dimensione affettiva, relazionale e cognitiva, oltre all’accoglienza reciproca. “Quella del bambino accolto e della famiglia che accoglie – ha detto – sono due umanità che si possono e devono incontrare. Ecco perché parliamo di fiducia comunitaria”. Riflessioni di grande profondità sono arrivate anche da Eugenia Scabini, per tanti anni docente di psicologia della famiglia, secondo cui “un affido è riuscito, raggiunge il suo obiettivo se il bambino può sperimentare nel corso del tempo, che non deve scegliere o l’una famiglia o l’altra, se può sentirsi parte della famiglia di origine potendo al contempo godere con libertà delle risorse dei nuovi legami (anche intergenerazionali e amicali) che la famiglia affidataria gli offre. Certo non spesso ciò avviene e in ogni caso questa integrazione tra le due famiglie nel vissuto del bambino ha i suoi alti e bassi”. Mentre Giulia Lopez, psicologa del Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia all’ateneo di largo Gemelli, ha passato in rassegna le varie forme di affido con uno sguardo alle diverse ricerche. Assuntina Morresi, ministero della Famiglia - (Marta Carenzi - Università Cattolica del Sacro Cuore)Alle domande delle associazioni – erano presenti Maria Grazia Figini di “Cometa”, Luca Sommacal di “Famiglie per l’accoglienza” e Frida Tonizzo di Anfaa – ha risposto alla fine Assuntina Morresi, vicecapo di Gabinetto della ministra Roccella, che non solo ha assicurato un’attenzione particolare al tema affido che verrà inserito nel prossimo Piano nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, ma ha annunciato che la discussione parlamentare del ddl finalizzato alla raccolta strutturata e costante di dati riguardanti i minori in affido e le famiglie affidatarie, “potrà essere l’occasione per un confronto pubblico tra addetti ai lavori”. Obiettivo quello di arrivare davvero a guardare all’affido come risposta importante alla solitudine dei minori in un’ottica di sussidiarietà.

Solaroli si autosospende dalla Lega dopo l'audio di PiazzapulitaCoronavirus, l'appello del premier Conte agli italiani

Roberto Saviano commenta il blitz di Salvini a Bologna

Conte sulla fine del mandato: "Non vedo futuro senza politica"Rimborsi M5s, la lista di chi non è in regola con i pagamenti

Elezioni: l'età per il voto al Senato si abbassa a 18 anniNon solo Sardine, a Ravenna arrivano i Sardoni: ecco chi sono

Giorgia Meloni contro il monologo di Rula Jebreal a Sanremo

Chi è Lucia Borgonzoni, candidata leghista in Emilia RomagnaCaso Gregoretti, Salvini: "Mal comune mezzo gaudio"

Ryan Reynold
Fioramonti e le dimissioni: i motivi dell'addio a M5sRaggi contro Salvini, nuovo scontro sui socialSondaggi politici: Lega prima, FdI prende i voti persi da M5s

Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella

  1. avatarCamera e Senato vanno in ferie: il Parlamento chiude per NataleMACD

    Palermo ricorda Piersanti Mattarella a 40 anni dall'omicidioFrenquellucci nella giunta PD a Pesaro, l'ira di CrimiFlavio Tosi contro Salvini: "Buttato fuori dalla Lega"Il vignettista Vauro attacca la figura di Babbo Natale

    ETF
    1. Il PD contro Vespa dopo il lancio di uno spot pro Salvini

      ETF
      1. avatarElezioni Regionali Emilia Romagna 2020: come si votaETF

        Chi è Lucia Azzolina, ministro della Scuola del governo Conte bis

  2. avatarElezioni Emilia Romagna: risultato amaro per la Lega a Bibbianoanalisi tecnica

    Solaroli si autosospende dalla Lega dopo l'audio di PiazzapulitaLegge elettorale, ecco il Germanicum: depositato il ddlReferendum sul taglio dei parlamentari: Cassazione dà via liberaCasaPound ricolloca la scritta rimossa a 16 anni dalla nascita

  3. avatarVertice Di Maio-Zingaretti: "Clima molto positivo e costruttivo"MACD

    Notizie di Politica italiana - Pag. 566Fioramonti è pronto a rassegnare le dimissioniGallerie a rischio crolli: il dossier del Ministero delle InfrastruttureChi è Lucia Azzolina, ministro della Scuola del governo Conte bis

Minacce di morte sgrammaticate a Matteo Salvini

Regionali Emilia Romagna: la gaffe di Lucia BorgonzoniFedez contro Salvini, ma nel post il rapper scivola sull'ortografia*